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Post n°61 pubblicato il 01 Aprile 2010 da comunic_terr

Tutto pronto, a Maenza, per la 41esima edizione della Passione.

L'appuntamento è per venerdì 2 aprile, alle ore 20.30.



Gigantesche scenografie sono state già montate nelle piazze principali del paese, che si trasformano in teatro degli eventi immediatamente precedenti la crocifissione di Cristo.

Come si svolge

Si partirà da Piazzale san Rocco, ove si svolgeranno le scene dell'ultima cena e dell'orto degli ulivi. E' una zona particolarmente suggestiva dal punto di vista ambientale, perfettamente somigliante alle alture di Gerusalemme e ai luoghi storici in cui avvenne la cattura di Gesù.

In Piazza Santa Reparata, all'ingresso del paese, si svolgerà il tribunale di Hanna, laddove Gesù fu condotto dopo la cattura nel Getsemani.

Nel rispetto del testo evangelico, che tace sulla reazione di Hannah davanti all'accaduto, e dopo un interrogatorio che a nulla approda, Gesù verrà inviato al sommo sacerdote Caifa.

La scena di svolge in Piazza della Portella, l'antica piazza d'armi antistante l'austero palazzo Baronale di Maenza. Qui, presente il Gran Sinedrio, Gesù subisce un nuovo interrogatorio per esser poi inviato a Pilato prima e ad Erode poi in quella Piazza Lepri dove, in un crescendo di musiche e di emozioni, si consumerà poi anche il dramma della crocifissione e della morte della Cristo.

Chiuderà la rappresentazione la suggestiva scena della Resurrezione.

Istruzioni per i visitatori

400 gli "attori", tutti rigorosamente e per scelta maentini, sono impegnati nell'evento che come tutti gli anni richiamerà un gran flusso di turisti a Maenza (tremila le presenze stimate lo scorso anno). Numeri destinati a moltiplicarsi grazie alla diretta di Roma Sat che porterà le immagini della Passione di Maenza in tutta l'Europa e non solo, raggiungendo anche la zona settentrionale dell'Africa, gran parte del Medio Oriente e le zone dell'Asia occidentale n(canale 851 del bouquet Sky).

L'Amministrazione Comunale di Maenza come sempre metterà a disposizione dei turisti un servizio di navette bus gratuito che consentirà di lasciare le auto nei grandi parcheggi all'ingresso del paese e di essere trasportati direttamente nei luoghi delle rappresentazioni, salvo poi essere ricondotti alle proprie auto, dopo la mezzanotte, a manifestazione conclusa.

E' consigliabile raggiungere il paese almeno un paio d'ore prima dell'inizio dell'evento. Potrà essere un'occasione per visitare il paese, magari a cominciare dal magnifico castrum Magentiae, nato nel suo nucleo originario attorno alla prima metà del IX secolo: una costruzione possente a fronte della piana dell'Amaseno, nella classica struttura medioevale, con tanto di sotterranei trabocchetti e antiche prigioni e, al secondo piano, la stanza che ospitò San Tommaso d'Aquino.


Le tunichette per esser parte dell'evento

Vivere la Passione da protagonisti anziché da spettatori. Esserci "dentro", provare le emozioni che furono di quanti vissero le fasi cruciali della cattura, della condanna e della crocifissione di Cristo. E' l'opportunità, unica nel suo genere in Italia, offerta dall'Associazione "Sacra rappresentazione del Venerdì Santo" di Maenza, agli appassionati che sempre più numerosi, la sera del venerdì Santo, affollano le tortuose stradine del "paesino di pietra" per assistere alla più originale delle Passioni che si svolgono nel periodo di Pasqua.

Duemila tunichette bianche vengono messe a disposizione di quanti vorranno più che assistere alla Passione esserne parte, provando le emozioni che furono del popolo quando Gesù fu catturato, legato e condotto davanti ad Anna e Caifa, e poi ancora a Pilato ed Erode per esser giudicato ed infine condannato.

Un'esperienza unica, per vivere la quale basterà prenotare l'abito contattando direttamente l'Associazione attraverso il sito internet (
http://www.passionedicristo.eu) o recandosi direttamente presso la sede della pro Loco (Piazza Lepri), qualche ora prima della Rappresentazione. "E' un modo per accentuare il carattere fortemente "popolare" di questa nostra tradizione" - sottolinea il presidente Roberto Ciccateri evidenziando la caratteristica che fa della passione di Maenza un evento davvero rappresentativo delle radici storiche, culturali e cristiane della gente lepina: "Non legare il nome della nostra passione ad un nome famoso - afferma il presidente - è una scelta precisa ed irrinunciabile a tutela del carattere genuino e vero di questa manifestazione che nasce dal popolo ed intende restare espressione del popolo". L'iniziativa è parte integrante di un progetto turistico più ampio: vi hanno aderito, infatti, i titolari dei bad&breakfest, agriturismo ed alberghi della zona che in occasione dell'evento hanno anche predisposto - a favore degli attori/visitatori - pacchetti straordinari che offriranno la possibilità di dormire a Maenza e di conoscerne più approfonditamente storia, usi e tradizioni.

L'Associazione

Sovrintende all'organizzazione dell'imponente evento l'Associazione Sacra rappresentazione del Venerdì santo, presieduta da Roberto Ciccateri, e composta da Umberto Cacciotti, Davide Risi, Raffaele Ciccateri, Riccardo Loccia (che è anche direttore artistico), Antonio Di Girolamo, Marco Listoli, Riziero De Rita, Rino Cammarone, Fabio Todi, Remo di Girolamo, Raffaele Polidoro. Il costumista è Benito Trichei, sarto di fama nazionale. Trucco e make up sono di Moreno Salerno.

La storia

3.107 residenti su un colle a 359 metri sul livello del mare, posto proprio al confine fra tre provincie: Latina, Frosinone e Roma. Questa è Maenza, famosa nella storia per esser stata teatro del primo miracolo di San Tommaso d'Aquino (che vi si recava spesso per far visita a sua nipote Francesca. Maenza) e per la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo che per caratteristiche e contenuti non ha eguali in altre parti d'Italia (è l'unica in Italia ad avere caratteristica di rappresentazione teatrale - e non di processione - ed ad essere concentrata esclusivamente sulle ultime ore della vita di Gesu').
Quando Padre Roberto Fastella decise di far vestire alla sua gente i panni dei personaggi storici di cui ogni domenica parlava in Chiesa, nei suoi sermoni, probabilmente non immaginava che quella rappresentazione in costume - nata per aggregare la gente del posto attorno ad una riflessione storico/religiosa - sarebbe divenuta nel tempo una tradizione fondante della cultura locale. Era il venerdì Santo del 1970 e per la prima volta, le piazze e le vie del paese, solitamente silenti e vuote nelle ore serali, si animarono di gente incuriosita nel vedere il panettiere, l'elettricista, il nonno, il nipotino, recitare vestiti alla meglio, sotto la seriosa e attenta regia dello stesso parroco del paese. L'improvvisata via crucis negli anni è diventata una vera e propria manifestazione teatrale, mantenendo intatto il suo spirito di rievocazione religiosa e la genuinità dei suoi protagonisti, ma con colonne sonore, costumi ed effetti scenici, he ne fanno oggi una delle manifestazioni di maggior pregio, nel campo, in ambito nazionale.

"E' grazie a questa manifestazione," dichiara il sindaco Francesco Mastracci, "che Maenza è conosciuta nei più celebrati circuiti turistici tant'è che dal 2000 l'associazione "Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo" fa parte dell'Euro Passione, associazione europea raggruppante le migliori rappresentazioni della passione di Cristo in Europa".


QUALCHE CURIOSITA'

Tutto il paese interagisce a partecipa all'evento: basti pensare che alcuni fra i più famosi ristoranti della zona nell'occasione della sera del venerdì santo propongono, a scelta del cliente, menu rigorosamente ispirati al periodo e agli eventi.
Scegliere di partecipare alla Sacra Rappresentazione significa anche conoscere meglio Maenza, la sua gente ospitale, la sua storia, le sue antiche tradizioni locali, molte delle quali legate proprio al periodo pasquale.
Tra queste, l'usanza in prossimità della festa di lucidare nelle case gli utensili di rame con il limone e sabbia ed i mobili con olio e aceto. Nei giorni di Pasqua questi odori aleggiano fortemente per il paese, unitamente a quelli degli ingredienti delle "caciottelle", crostate di ricotta e uova, e delle "pupe" (bamboline di pasta dolce) che rappresentano qui il dolce tipico della Pasqua.

 
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