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LA PRINCIPESSA SCOMODA


La missiva è stata acquisita nell'inchiesta in corso nel Regno UnitoLa principessa la consegnò al maggiordomo: era un'assicurazione sulla vita Lady D: "Carlo mi voleva uccidere"Spunta una lettera shock di Diana
LONDRA - Spunta una lettera ad infittire il mistero sulla morte di Lady D. Una lettera nella quale la principessa accusa il marito Carlo di volerla uccidere con un incidente d'auto. Motivo: potersi unire in matrimonio con l'amante Camilla. La missiva è stata acquisita dall'inchiesta in corso nel Regno Unito sulle cause della sua morte, avvenuta a Parigi il 31 agosto 1997. "Questa fase della mia vita - si sfoga Diana nel testo di dieci pagine scritte dieci mesi prima della tragica fine - è molto pericolosa. Mio marito sta pianificando un incidente d'auto con la mia macchina, un guasto ai freni e una ferita mortale alla testa, in modo da sgomberare la strada per sposarsi di nuovo". Secondo quanto riporta oggi con grande risalto il tabloid britannico "Daily Express", la lettera è "agghiacciante" se si pensa che Diana è deceduta in una disgrazia non molto diversa da quella da lei descritta. E testimonia la paura crescente in cui lei, a ragione o a torto, era piombata. Il documento, mai pubblicato nella sua versione completa, è stato presentato ieri per la prima volta ad un'udienza preliminare presso l'Alta Corte di Londra. Finora, era stato sempre ignorato dagli agenti di Scotland Yard mobilitati per l'inchiesta in quanto non sarebbero mai emerse prove a supporto di un "complotto" ordito dall'erede al trono o da qualche altro membro della famiglia reale britannica nei confronti della 'pecora nera' Diana. La lettera sarebbe stata consegnata personalmente dalla principessa all'ex maggiordomo Paul Burrel come "forma di assicurazione sulla vita". In seguito alle richieste dell'avvocato Michael Mansfield - ingaggiato da Mohammed Al Fayed, padre del fidanzato di Diana Dodi, anche lui morto nell'incidente d'auto a Parigi dieci anni fa - le parole scritte da Diana verranno, dunque, lette durante l'inchiesta-processo che avrà formalmente inizio il prossimo 2 ottobre. Secondo il legale la lettera trovata dagli investigatori non sarebbe completa. Mancherebbe, infatti, la prima pagina contenente la data e il nome del destinatario. Un altro giro di boa nel corso delle indagini è rappresentato dalla richiesta di comparire in giudizio inoltrata dall'avvocato Mansfield per il principe Filippo di Edimburgo e per la sua augusta consorte, la regina Elisabetta. Il presidente dell'Alta Corte Lord Baker ha, però, rifiutato di ammettere nuove testimonianze al processo, specificando che "non è appropriato nè necessario chiedere al principe Filippo spiegazioni su lettere che avrebbe scritto a Diana o interrogare la regina a proposito degli avvertimenti lanciati al maggiordomo Burrel circa l'esistenza di forze oscure al lavoro". Il no del giudice ha fatto infuriare il magnate dei grandi magazzini Harrods, convinto che il figlio Dodi e la principessa Diana "siano stati uccisi dai servizi segreti di Sua Maestà su mandato del duca di Edimburgo perchè Diana aspettava un figlio da Dodi". "Il presidente dell'Alta Corte non lo ritiene appropriato nè necessario, ma noi sì. E prima o poi riusciremo ad avere delle risposte. Non abbiamo nessuna intenzione di gettare la spugna", ha dichiarato il combattivo Al Fayed. Il principe Filippo ha finora rifiutato qualsiasi forma di collaborazione con l'inchiesta. (10 luglio 2007)http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/diana-lettera-accuse/diana-lettera-accuse/diana-lettera-accuse.html