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Post N° 137


  TITOLO: I SAGGI.
I saggi dell`antichità erano sottili, astratti, profondi, le parole non possono descriverli. Erano circospetti, come uno che d`inverno attraversa un fiume gelato; prudenti, come uno che teme i suoi vicini. Riservati, come un invitato davanti all`ospite. Duttili, come il ghiaccio che sta per fondere. Rustici, come il legno non lavorato. Comprensivi, come una vallata; turbolenti, come acqua limacciosa. Cosa fa cessare la turbolenza? La calma che chiarifica l`acqua torbida. Cosa può produrre la pace? Il non opporsi al movimento. Colui che segue la via non si consuma in desideri sterili, vivendo nell`oscurità senza pretendere di rinnovare il mondo. Raggiungere il vuoto perfetto, è stabilire la propria dimora nella tranquillità. I diecimila esseri escono e tornano nel non-essere. Proliferano vigorosamente, poi tornano alla loro origine. Il ritorno all`origine è entrare nel riposo. Il riposo è il rinnovamento del proprio destino. Rinnovare il proprio destino è la legge eterna. Conoscere la legge è sapienza, ignorarla è cecità che rende infelici. Conoscere la legge rende magnanimi, come un re, come il cielo, come la Via. Chi è unito alla Via vive a lungo; fino al termine dei suoi giorni non avendo nemici. .