L'OMEOPATIA.
COS'E' E PERCHÉ
Il
padre dell'omeopatia è il medico tedesco Samuel Hahnemann
(1755-1843), anche se già nell'antichità il medico
greco Ippocrate (III secolo a.C.) aveva intuito la similitudine
e nel '500 il medico tedesco Teofrasto Bombast von Hohenheim detto
Paracelso (1493-1542) formulò pensieri molto simili e rivoluzionari
per quell'epoca.
Proprio
traducendo le lingue ed un testo in cui si parlava della corteccia
di china, Hahnemann notò che la china che veniva utilizzata
contro la febbre intermittente agiva perché era in grado
di indurre sintomi simili a quelli della febbre intermittente nell'uomo
sano. Era il 1790 (più di duecento anni fa). L'omeopatia
era nata.
Hahnemann
iniziò poi a diluire la sostanza e a fare esperimenti su
se stesso e sui suoi allievi, ricordando la legge di Ippocrate «Similia
similibus curentur» &endash; i simili si curino con i simili.
Confermò
che la sostanza che intossica un uomo sano lo fa guarire se gli
si somministra la stessa sostanza ma a dosaggi bassissimi.
In
Italia la diffusione dell'omeopatia si deve al generale austriaco
Radetzky che, dopo settimane di sofferenza, riuscì a guarire
da un'infezione all'occhio grazie ad un medico di corte che gli
somministrò un rimedio omeopatico.
Con
la cacciata degli Austriaci è logico che tutto quello che
veniva da loro fosse malvisto e non usato.
Poi
arrivò Pasteur con i suoi vaccini, e l'omeopatia perse sempre
più terreno, non considerando che proprio il vaccino è
quasi un prodotto omeopatico. Infatti è il virus della malattia
diluito molte volte che provoca nel nostro organismo una reazione
di immunità a quella determinata malattia.
Prendendo un farmaco omeopatico è come se noi, per quella
volta sola, ci "vaccinassimo" contro quel malanno prendendo, diluita
molte volte, la stessa cosa che, pura, ci porterebbe il male stesso.
Perché
i medicinali omeopatici funzionino, nonostante la forte diluizione,
non è ancora spiegato. E questa è forse la causa che
ha fatto e fa arricciare il naso ai grandi della Sanità,
non riuscendo a capire come agisca effettivamente.
Si
credeva di aver risolto il problema recentemente con gli studi sulla
memoria dell'acqua, ma gli studi sono ancora in alto mare. Senza
dubbio i nostri nipoti, con la scienza che fa passi da gigante,
riusciranno a risolvere il problema. Ma a noi ora interessa che
finalmente anche in Italia (in Francia i medicinali omeopatici sono
rimborsati dalla mutua!) il Ministero della Sanità abbia
finalmente dato l'OK all'omeopatia, riconoscendola e, soprattutto,
riconoscendo i prodotti come veri e propri farmaci. Per questo i
medicinali omeopatici sono venduti esclusivamente in farmacia &endash;
e sono iniziate molte sperimentazioni cliniche sui vari rimedi,
per avere finalmente una documentazione scientifica, come le medicine
per noi tradizionali.
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