Conncorso "anti rom"

UN vero e proprio concorso per restituire all'Italia il concetto reale di meritocrazia. A bandirlo è Alessio Sundas, manager toscano noto per la propria agenzia di comunicazione e moda ma soprattutto per la vicenda del rom Marco Ahmetovic, da lui scelto più di un anno fa come testimonial di una campagna di sensibilizzazione a livello nazionale contro l'abuso di alcol al volante e di una linea di jeans, accessori e profumi poi messa in vendita sul noto sito di aste on line E-Bay (tutti con il marchio "Linearom", promosso da Sundas). Ahmetovic è stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione per omicidio colposo plurimo e resistenza a pubblico ufficiale per aver ucciso la notte tra il 22 ed il 23 aprile 2007, mentre guidava il suo furgone ubriaco, quattro giovani ad Appignano del Tronto. Tra le polemiche, Sundas decise di scegliere proprio lui, Ahmetovic, per promuovere le due iniziative, con l'intento di farne una star.
Perché? "Una sfida rivolta al sistema - disse allora Sundas - per dimostrare che in Italia non va avanti chi merita, ma solo chi fa audience e si macchia di crimini infamanti e terribili". La provocazione sortì l'effetto desiderato. Per mesi non si parlò altro che di Ahmetovic, finché l'allora ministro alla Giustizia Clemente Mastella non spense i riflettori con un'indagine mirata. "Ne sono felice - questo fu il commento di Sundas - vuol dire che il sistema ha recepito il messaggio". Ora, a distanza di più di un anno, la nuova sfida di Alessio Sundas, che ha appena bandito un concorso per individuare e rendere celebre un personaggio di calibro opposto: una persona brillante, con caratteristiche peculiari, non banali, che spicchi per particolari meriti ( e non aspiri a diventare velina o tronista) ma di cui l'Italia non si sia mai accorta o non si sia mai voluta accorgere. Dovrebbe essere estremamente intelligente e versatile, ma anche anticonvenzionale, quanto basta. Non un cantante o un ballerino. Per quello c'è già la trasmissione "Amici". Insomma, in poche parole, dovrebbe incarnare l'anti-rom, espressione che letteralmente traduciamo con "l'opposto del rom Marco Ahmetovic".


"Se riuscirò nel mio intento - spiega Sundas - vuol dire che il sistema ha davvero recepito il mio messaggio. Se fallirò significa che la provocazione messa in atto con Ahmetovic non ha scosso gli animi a sufficienza, che avevo ragione, e che dall'Italia chi merita deve fuggire via".
Sundas ha pagato a caro prezzo la sfida lanciata col rom. "Da allora - dice - non vivo più. Ricevo minacce via mail, sono vittima di aggressioni verbali in strada. Appena qualcuno sente pronunciare il mio nome inveisce contro di me. Mi arrivano addirittura lettere dalle carceri, in cui criminali di vario genere mi chiedono di diventare famosi. Un vero calvario. Se tutto questo servisse a qualcosa sarei lieto di portarne il peso". "Tempo fa - aggiunge - ho ideato una proposta di legge che avrebbe proibito alle persone coinvolte in fatti di cronaca nera di apparire in televisione. L'ho trasmessa a senatori e deputati nonché al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma non ho finora avuto nessun riscontro concreto. Ora lancio questa nuova sfida: vediamo se riusciamo a rendere famoso qualcuno che lo meriti davvero".