le catene mentalila schiavitù è legata alla impossibiltà di ognuno di liberarsi delle catene mentali che ci tengono legati strettamente alle nostre "sicurezze" |
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Le catene mentali sono una prigione senza sbarre, l'antropologa Ida Magli parla di modelli culturali, da cui non puoi uscire mentalmente, pena l'esclusione dall'ambiente in cui vivi. In realtà tutti abbiamo catene mentali per poter sopravvivere nella società in cui viviamo, per il semplice fatto che dentro questi schemi hai una sicurezza di vita e psicologica. Per es. nell'ambiente di lavoro, nella scuola, nella vita quotidiana, devi coesistere con certe regole che non sono scritte da nessuna parte, che ti schiavizzano, ti limitano, ti bloccano la tua personalità. Se esci da queste catene mentali sei un "diverso", gli altri ti escluderanno, ovvero ci sarà un certo razzismo nei tuoi confronti. Per questo si ha "sicurezza" entro queste catene mentali, perché ti senti uno di loro, non pensi più con la tua testa, le loro idee sono le tue, basta che tu segua la corrente e sei sicuro di piacere agli altri, altrimenti se ragioni con la tua testa fai il salto nel buio, le tue idee devono “cozzare” con quelle della massa, rimani solo, isolato, ti senti inferiore e debole, sei scoperto, sei insicuro. Così, uno si adegua e perdere la propria personalità, è schiavo del pensiero degli altri. Fabio |
Post n°19 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da firefidelis
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò:"Stai scrivendo una storia che è capitata a noi?" La nonna sorrise e disse al nipote: " Sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto." Incuriosito il bambino guardò la matita, senza trovarvi alcunchè di speciale. "Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!" "Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasportarle nell'esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo. "Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. "Dio": ecco come chiamiamo questa mano!Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà. "Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. E' un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perchè devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore. "Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia. "Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te. "Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione." |
Post n°18 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da io.sochisono
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Post n°17 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da dorianobello
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Post n°16 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da io.sochisono
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