senza libretto

Post N° 34


   per favore spegni quella luceche ci vedo benissimo anche senzavedo i contorni definiti e posso dirmi che si sta formando un disegno più chiaro, è un attimo, me lo sento dire dentro, poi arriva il serpente, arrivano le rane, arrivano i piselli rotolanti e disordinatiprendo tempo allora e mi fermo a galleggiareho un mare di acqua dolce e morbida, mi accoglie e mi culla, a volte però preme da far maleho riguardato nel tunnel dietro, o forse era sotto, forse è ancora attraverso, e ci ho guardato ancorami ha tirato sfilando qualcosa, ha mosso un po' le boe e le corde di sicurezzapoi i rumori e i suoni mi hanno riportata fuori, e si è allontanatoogni volta provo a toccare quel fondo, verifico la consistenza, controllo i margini delle feritecontinuerò fino a che non saranno forti e chiuseprendo il tempo come un viaggio, lo percorro e guardo intorno, e mi lascio attarversare da quello che riesco a percepireanche se a volte vorrei scendere e riposare, altre mi accorgo di volare, e sento le ali leggereguardo i colori e mi sorprendo a sorridere e a tessere intornose un giorno la stanchezza sarà lunga e non mi farà più sentire l'aria dovrò decidermi a smettere questo continuo guardare