senza libretto

Post N° 55


  amarcorduomini e donne e bambini deportati a svanire nel puzzo di morte dei macellaie i fratelli soggiogati dalla nera ignoranza becera e violentail nulla ha sempre dominato qui da noiallora aveva il nome di forza e la forza nera ha schiacciato menti e corpida noi è memoria scomoda orala nostra storia ha tasselli da vergogna che è più facile rimuovere o relegare nelle ultime pagine non lette di un libro di storiaanche in tempo di pace non c'è mancata l'arroganza vile e brutale dei più fortiamarcordi fratelli come bestie affamate in cerca di vitanon solo mafia abbiamo esportatovolti rugosi e braccia muscoloseventri di donne pregni di vitae capelli raccolti sulla nucaavremmo bisogno di memoriauna mostra permanente di quelle immaginidegli sguardi persi e preoccupatidelle famiglie con le loro valige di cartonenessuno sapeva cosa avrebbe trovatola speranza di vivere da uominiil limbo dell'umiliazione pronto ad aspettarlile nostre case dal puzzo di aglio e cipollasbeffeggiati dai popoli del nord europa e del nuovo mondocosì diversi da noicosì diversiin 20 raccolti in un appartamentofamiglie numerose come tribùrelegati nei posti più scomodi, persino nei pullman di città eravamo gli ultimiavremmo bisogno di memoriaberlino l'ha imparatomusei e monumenti a ricordare il dolorequello inflitto, non la lamentosa piagnistea del vittimismoe le nostre tragedie dimenticate producono il ricorso della storiae ricominciamo a prendere impronte digitali