senza libretto

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 ho voglia di vacanza, di quelle che prendo la macchina e vadocome dice l'opzione del profiloquanto l'ho desiderata una moto, ma davvero, la desideravo di desiderio soffertocome fosse un amante impossibilee sognavo di partire con la mia motouna laverda millenon una guzzi, che sarebbe stato di sicuro più condivisoma proprio una laverdae andarecon la mia motoho immaginato persorsi da stabilire viaggiando, senza frettaho immaginato di arrivare sull'oceano e lì fermarmiho immaginato una scogliera e tanto sole da proteggersi gli occhiho immaginato il vento e i gabbianiil profumo del mare e nessuno vicinoho immaginato di sentire il silenzio che si riempie di suoni e nessuna vocee ho immaginato di cullarmi senza attesedi sentire le voci senza ascoltarledi chiudere le finestre e lasciare i vetri scopertie prendermi l'aria senza intrusionic'è un piccolo bar in quella piazzettai tavolini sono all'ombra, sotto la tettoia di legno scuroprendo il caffè e leggo il mio libro, nessuno mi guarda e io non ho bisogno di farlosento solo un sottile e morbido soffioè intornomi guarda di sbieco e sorride