senza libretto

87. 2004


 eccolomiseroocchi in giùquelli che avevo amatoera amore da abissoda abbagliare di luceda scoppiare in fragori da strappo||_||**||_||**||_||**||_||**||_||**||_||sapeva di foglie e di tabaccodi mandorle e di solitudineera fuoco e violento uraganomare calmo e candido dondolaresapeva di fiore e di inverno coloratodi biancoe azzurroe verde di mareaveva il rosso del sangue/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/ma già avvertiva la fine senza appellosolo di sbieco l'ascoltavacome a dimenticarlae il treno di ferro scriveva la sua profeziapresagio di sale e di catene|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|*|poifu tutto un imploderefu stasi di cenere a copriree silenzi urlati al mareunico rifugio possibileche il fuoco non sapeva addormentarsi