senza libretto

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 il mareogni mattina riesco a vederlo appena sveglia e, se passo dallamia stanza al primo piano, anche nel pomeriggioriesco a vedere anche gli ultimi bagliori all'orizzonteil tramonto come premiovado su apposta e aspettoallora posso ammirarlo tutto, ma proprio tuttoe controllo l'orizzonte che diventa luna ad arco coloratomi sono trasferita al mare e mi addormento con la sua vocecome quando ero piccolala mia storia è anche lì, sono quel mare e i suoi profumii suoi suoni e i fragorie ritrovo anche chi conosco da sempregli eleganti saluti e i formali sorrisile medaglie e i trofei da mostrare compiaciutiritrovo anche la mia non appartenenzasi può vivere tutta una vita senza sentirsi mai parte di nulla?lotta di classenemmeno lì avevo una collocazione certaero per strada ad urlare ma a casa era tutto prontola puntina del che rimessa al suo postola radio spentae le foto di angela davis riordinate sulla pareteil tramonto però mi fa sentire in ordineè come una carezzarassicura e ti guarda comprensivonon hai che rimetterti in pace e cercare un posto comodo*≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈*riguardo quelli che ho avutotutti nascondevano una lama in obliquo, di quelle che poi sispostano e s'infilano così dolcemente che ti accorgi del tagliosolo quando ti ha amputato l'animaricomporsi è sempre più facileuna volta trovato l'incastro puoi saldare il tutto a occhi chiusi