senza libretto

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  e vado sorseggiando caffèguardo attraverso e riconosco la mascheracade e mi guardaha la stessa favola dei miei occhie non sa cosa dirmiè successo passando attraverso stralci di fiammee di nebbie e di inedite e magnifiche tempesteancora scivolosprofondo nel vortice anticoe sempre soffocae avvolgee premee brucia sterno e tempiema forse le ginocchia hanno imparato nuovi propositisanno distinguere l'onda dalla muraglia assolatase ancora mi muovo a tentoni sul nastro mobile delle pedineso chi guardare per lo specchio rubatoè stato utile ritrovare le radici del profumoera come coperta sulla brace