senza libretto

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 salgoa misurare le altezzeche sia più alto lo leggo nella mia incoscienzaè meno appariscente di quella lunga prova di orchestraè morbida e insinuante la sciae intravedo le spine e gli artiglii ganci e le sabbie a coprirema il serpente si curva ad avvolgeree io risalgoche prima non era veracon la consapevolezza nuova di una ammissione di colpae non chiedo dove e comenon ho sei ma spenti a riposarese dalla perdita si rinasce potrei ricavare nuovo insegnamentoun sorriso e un grazieposso ancora sentirmi il mandarino e la fogliale radici e la lucee tutto quello che ho aspettato da sempre