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Creato da scorpione.scorpione il 08/02/2011

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Tornando a casa

Post n°17 pubblicato il 13 Agosto 2011 da scorpione.scorpione

I tetti qui sono diversi che i Piemonte, meno spioventi, già, siamo sul mare, non nevica mai.

Ecco di nuovo il motociclista con la Bmw 1200 GS, sono almeno 100 chilometri che ci superiamo a vicenda, chissà dove va.

Sto guidando da due ore.

Si capisce che è una Bmw 1200 GS dalla forma delle borse laterali, squadrate e dal bauletto, il motociclista non si vede, nascosto dal casco, deve essere un uomo giovane, sicuramente viene da Milano.

Il motociclista rallenta nuovamente, io sono abbastanza costante, sui 120 all’ora, di più non ha senso, qui, fra montagne, curve e gallerie, lui invece cambia spesso andatura.

Magari sta andando a passare il ferragosto in Versilia, di sicuro c’è una donna che lo aspetta.

Quante volte ho fatto questa autostrada, e con quante macchine, mi ricordo di quella volta che abbiamo preso su due autostoppisti tedeschi a Rapallo, un ragazzo ed una ragazza, loro parlavano in tedesco fra di loro e non sapevano che Helga capiva tutto.

Allora avevo una Opel Rekord, madonna, quanti anni sono passati…

Con Helga ho vissuto diciassette anni, poi l’ho beccata a letto con mio fratello ed è finito tutto.

Però un tempo si andava più forte, qui, con la grossa Alfa, facevo anche i centottanta, ma i centosessanta erano normali. Mai preso una multa, ora invece prendo le multe perché in scooter, vado ai settantacinque sulla provinciale.

Supero il motociclista che va, forse, in Versilia, ha un giubbetto leggero ma serio, da motociclista serio.

Ma si, restiamo su Isoradio, tanto, con le gallerie non si può ascoltare nient’altro, ora fanno una canzone brasiliana, mi piace, la cantante ha una bella voce piena che si appanna a volte in roche sensualità.

A pensarci bene, la voce è come il vino: il vino ha una sapore prevalente e, se è buono e ben fatto, un’infinità di altri sapori ed aromi (lasciamo stare le diatribe su trucioli e barriques) che si sentono poi che se li ascolti bene sono una concertazione di umori sulle papille gustative. Anche la voce è così: riconosci al volo la voce di una persona che conosci, ma se ascolti, oltre le parole ed il loro significato, anche le diverse tonalità ed impostazioni, il “colore” della voce nei diversi momenti, scopri un’infinità di varianti.

Con la voce si può affascinare, io lo so perché ho una bella voce.

Mi piacerebbe, una volta, farmi una brasiliana dalle chiappe sode e alte, qualcuno mi ha detto che curano molto il corpo perché serve per l’amore, bello.

Com’è diverso il panorama qui, boschi e montagne ed a sprazzi, il mare, azzurro in mezzo al verde.

Sono stato in Piemonte in questi giorni; grande pianura circondata dai monti, una distesa di granturco ancora verde. Da quasi tutto il Piemonte di vede il Monviso che svetta aguzzo fra gli altri monti. Quando arrivo a casa do un’occhiata al programma del Cai di Torino,magari la prossima volta vado a fare una camminata con loro.

Guido da due ore e mezza, poco traffico, mi sa che sono pochi, quest’anno ad andare in vacanza.

Nel retrovisore vedo avvicinarsi il motociclista che va in Versilia dove lo aspetta la sua ragazza.

Anch’io, anni fa andavo a raggiungere la mia ragazza al mare, partivo il giovedì sera e tornavo in città il lunedì mattina, chissà cosa faceva lei, nelle altre notti. Non l’ho mai saputo, ma non credo che mi avrebbe fatto piacere saperlo, una donna bella ha così tante opportunità ed è difficile dire di no a tutte.

Il motociclista mi supera per l’ennesima volta, va in Versilia e non sa che la sua ragazza stanotte ha dormito (dormito…!?), con un altro, ma certo! si sa che l’estate e le vacanze sono fatte per le avventure.

Ho avuto anch’io avventure al mare, anche Helga l’ho conosciuta al mare, mi ricordo di quella volta a Pietra Ligure che mi sono fatto la vicina di ombrellone, di pomeriggio nella mia stanza mentre il marito giocava con i bambini in spiaggia. Anche la vicina di ombrellone era una motociclista, aveva una moto da trial, siamo andati in moto per i sentieri della collina ligure, un pomeriggio, guidavo io perché lei aveva paura.

Guido da tre ore, sono quasi arrivato, dalle apuane spunta una luna immensa e rossa, ancora pochi chilometri e sono a casa, non la prossima, la successiva è la mia uscita.

Il motociclista rallenta e mette la freccia, esce alla stazione prima della mia, non va in Versilia.

Non importa, le avventure, sua moglie le può avere anche alle Cinque Terre, anzi, è ancora più romantico.

Sono le otto e trentacinque ed è quasi buio, l’estate sta finendo, esco dall’autostrada e la sbarra si alza da sola quando mi avvicino, sembra sempre una magia.

Fra dieci minuti parcheggio e sono a casa.

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