con-fine - Arte

con-fine n.6 Bologna. L'Arte all'ombra delle Torri.


La città di Bologna è controversa, da sempre luogo di nobili tradizioni culturali, tessili, rivoluzionarie, culinarie ecc. ma che la sua arte sia oggi sempre al centro di dibattito è forse più legato all'ambito fieristico o all'interesse di qualche noto critico televisivo, che non ad una vivacità reale di nuovi artisti emergenti, veramente originali o veramente conosciuti fuori dalle vecchie e rotte mura. Così la possibilità di trovare artisti che anzichè essere rappresentati dalla città all'esterno fossero loro a rappresentare e immortalare quasi con il livore di un rivelamento sessuale, la "dotta e grassa" sembrava un tema originale e pregno di sfumature. Dunque parlare del degrado avvenuto in maniera tragicamente repentina degli ultimi anni; degrado urbano non meno che sociale, culturale non meno che amministrativo è strettamente connesso al rapporto con le gallerie che hanno il coraggio di promuovere giovani artisti, o quelle che chiudono perchè romanticamente incapaci di gestire in modo imprenditoriale internazionale il business che effettivamente è una galleria d'arte. Il tema tuttavia rimane attorno alla rappresentazione narratologica o cronachistica di coloro che sono i protagonisti della scena artistica, quindi l'occhio attraverso cui un'artista bolognese osserva i cambiamenti di cui sopra o quelli epocali piuttosto che architettonici dandoci la possibilità di discutere a trecentosessantagradi del modo in cui è possibile parlare di una città contemporanea attraverso un linguaggio ancora figurativo e discernerne i motivi sociologici, storici, d'attualità che ne conseguono. Vai alla Copertina, al sommario e all'editoriale del n.6