IL CONFRONTO.....

Assisi, fede e laicità a confronto


“Passione laica e profezia” nel campo della famiglia, della politica e della fede. Se ne parla alla Cittadella di Assisi, dove si svolge in questi giorni il 68° Corso di Studi Cristiani organizzato dalla Pro Civitate Christiana con la comunità di Bose e l’editrice Queriniana.      Interrogarsi sulla laicità oggi è di grande attualità se pensiamo alla scelta coraggiosa di Obama di dare il via libera alla moschea a Ground Zero o al dibattito in corso sul testamento biologico. Sabato scorso ne hanno discusso il giurista Stefano Rodotà, il sociologo algerino Khaled Fouad Allam e monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso.      “Laico in quanto autonomo” ha esordito Rodotà citando una definizione di monsignor Luigi Bettazzi. Bregantini ha definito invece la laicità “il colore della vita”, aggiungendo però che “più forte è luce che viene dal cielo e più belli sono i colori”. Insomma, fede e laicità non sono contrapposte. Fouad Allam ha allargato il discorso all'Islam ricordandoci come purtroppo si stiano registrando dei passi indietro sulla laicità, praticata ad esempio a Baghdad nell'XI secolo quando c'erano ministri cristiani ed ebrei. “Se penso al velo islamico” ha detto Fouad: “Mio padre quando sposò mia madre nel 1947 le chiese di toglierselo, oggi accade troppo spesso il contrario”.      La platea dei partecipanti, circa 300 persone da ogni parte d'Italia, si è scaldata poi nel pomeriggio di sabato con l'intervento del magistrato Francesco Forgione: “Non abbiamo bisogno di supereroi per combattere la mafia, ma di tante persone coraggiose che si ribellano al pizzo. Abbiamo bisogno di costruire un'antimafia sociale”.       Ieri ha approfondito il tema “Il cristiano e la polis” il priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi. La Comunità  ha annunciato di aver acquisito il Monastero di San Masseo ad Assisi che, dopo i lavori di ristrutturazione già iniziati, ospiterà una nuova fraternità.   Oggi dibattito all'insegna dell'ecumenismo con una pastora battista, un archimandrita greco-ortodosso, un antropologo e una teologa morale, mentre domani si chiude all’insegna della passione politica con l'eurodeputata Rita Borsellino, Flavio Lotti, coordinatore della “Tavola della Pace” e Gian Enrico Rusconi, sociologo politico. Gabriele Salari