Lucy di Narnia

la consapevolezza del soffrire è atto d'amore. Passando in tempeste buie avendo sempre presente in me la velleità che mi rende uomo. Non ho mai abbandonato quella velleità, la mia credenza ed il mio sentire. La nostra storia è solo un passaggio nel quale non siamo completatori degli altri nè dovremmo aspirare ad esser completi. E' un transito al pari della sofferenza. Ma solo avendo presente la bellezza del firmamento riusciremmo ad attraversare la tempesta "a riveder le stelle (dante)". I tuoi occhi son riflesso di quel firmamento che la nostra debolezza oscura come cataratta sul volto gentile e paziente di una madre. Cosa può frenare l'immenso? Una cataratta su un volto d'amore?