SUGAR FREE

Parole

Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai...

e che ne so...

Sono qua davanti con fazzoletti impregnati di lacrime.
Per fortuna ho il raffreddore, che in questi casi ben maschera gli occhi lucidi e la voce bassa.
Mi sembra anche inutile scrivere qua sopra. Mi sembra tutto inutile.
Tempo perso.

POLVERE

Odio spolverare, ma forse è arrivato il momento di farlo in questo blog...
Rispolverare ricordi e sensazioni non è poi così male.
Se penso che l'ultima capatina risale a giugno, mi preoccupo un po'...
Qualcuno penserà che di cose non ne siano accadute, al contrario, ne sono successe.
Ho superato indenne 3 (4) matrimoni, ho bevuto un mojito, ho ripreso qualche chilo, ho letto due libri, sono diventata esperta di decoder, sono caduta di nuovo all'università e ho scoperto di essere molto intollerante.
La vita a volte ci riserva delle sorprese. Ci ritroviamo a fare cose che mai avremmo pensato di fare, cose che poi in un modo o nell'altro cambieranno il corso dei giorni che verranno a seguire. Cose belle.
Com'è bello aspettare qualcuno che sai che arriverà. Com'è tremendo accettare il fatto che non verrà.
Un cd, una lettera, dei cioccolatini e un cofanetto: un puzzle che si ricomporrà presto.

PENSIERI VANNO E VENGONO...

...la vita è così...
Spesso finiamo conversazioni dicendo "è la vita", ma io penso, che pronunciamo queste tre parole perché non sappiamo darci una spiegazione plausibile, e quindi ce la prendiamo con la vita.
Oggi potrei prendermela anch'io con la vita perché non è che sono insofferente, no, di più. Io stessa fatico a sopportarmi.
Ho smesso di prendermela con i cambiamenti climatici, ho smesso di sorridere anche, oggi. E non so perché.
Vorrei solo pensare a qualcosa di possibile e reale.
Questa giornata mi sembra interminabile, ma passerà anche questa.
Almeno fumassi...

TITOLO OBBLIGATORIO

Invece di star qui a farmi domande su domande potrei fare il cambio di stagione.
Già. Potrei.
Fatina degli scatoloni, aiutami tu!

E CHI LO SA...

Eppure ero convinta di averci messo una pietra sopra, e invece c'è voluto un attimo per riprovare quella sensazione, quella di rabbia, di confusione mentale, di volere per forza una spiegazione a quello che agli occhi di tutti -ma anche ai miei, se non si fosse trattato di me- appare come un fatto ovvio. 
Ci sono milioni e milioni di studi scientifici che affermano che per piacersi bastano pochi secondi, il feeling, il piacere di stare insieme o di rivedersi, o c'è o non c'è.
E' talmente così facile prevedere dei comportamenti, che non me ne sono voluta, e con questa testaccia che mi ritrovo, non voglio, farmene una ragione.
Mi chiedo cos'altro aspetto e dove intendo far arrivare la mia dignità, semmai ne ho avuta.
Non prenderò più decisioni drastiche. Non riesco a portarle fino in fondo. Non sono nemmeno riuscita a stare 11 giorni senza mangiare cioccolata, figuriamoci, una vita intera a fare la donna orgogliosa.
Il punto è che parlarne non cambia le cose e piangerci su, peggio ancora.
Adesso vorrei solo chiudere gli occhi e trovarmi lontano da tutto e da tutti e stare serena. Ma è così difficile/impossibile???

VERDE SPERANZA

Io sono una donna che crede all'amore che vuole il suo uomo soltanto per sè voglio essere mamma perché la mia mamma è la cosa più bella che c'è.
Mi  piace il Natale, domenica al mare, poi alzarsi da tavola verso le tre perché la famiglia a me mi meraviglia, mi piglia, vorrei farne una da me.

00.01 17/03/2009

Buon compleanno piccolina!
Visto? Mi sono ricordato del tuo compleanno. Sai quanto vorrei essere lì con te ed essere il primo a farti gli auguri, e sai anche che per ora non è possibile.
Grazie per la tua pazienza, sei davvero UNICA.
Tieniti libera questo fine settimana, perché ti rapirò per festeggiare insieme il tuo compleanno e farmi perdonare per l'assenza di oggi... aspettati tante sorprese!
Sono un po' stanco, questa giornata è stata interminabile.
Buon compleanno piccolina mia... Sei importante per me, ricordalo!

Quest'email non è mai stata ricevuta e probabilmente non sarà mai inviata.

Difficile...

Se volessi dire tutto quello che mi porto dentro in questo periodo, dovrei cominciare ora, e chissà quando smettere!
Che poi se ci penso bene, non è successo niente. Proprio NIENTE.
Persone, solo persone. Certe volte sembra che vogliano far parte della mia vita, sembra. E mi rendo conto, che la mia vita è complicata, che per quanto mi sforzi, quei meravigliosi occhi verdi, li ho ancora stampati davanti ai miei, e qualche lacrima, di tanto in tanto, ancora la verso.
Menomale che ci sono quei cuccioli d'uomo, che per cinque ore, sanno come tenermi occupata, facendomi sorridere e qualche volta anche arrabbiare, ma son cuccioli, a loro è concesso.
Avrei voluto che i non-cuccioli, i grandi, non mi facessero più soffrire, in parte ci sono riuscita, ma quanto è difficile osservare le vite perfette degli altri, e non provare un po' di invidia.
Spesso mi domando, quando comincerò a dimenticare, o quando smetterò di ricordare.

Castelli di rabbia, A. Baricco

I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto.
Così, alle volte, vale la pena di non dormire pur di stare dietro ad un proprio desiderio.
Si fa la schifezza e poi la si paga. E solo questo è davvero importante:
che quando arriva il momento di pagare uno solo non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare.
Solo questo è importante.

TRE SETTIMANE...

C'è una canzone di Fred Bongusto che s'intitola Tre settimane da raccontare e mi viene in mente oggi, a tre settimane di distanza.
A quest'ora stavo uscendo dal parrucchiere, nuovo taglio, nuovo colore e lui m'aveva già chiamato 3 volte. Il tempo di rinfrescarmi ed essere pronta e bella per lui.
Quante volte avevo sognato quel momento e quante volte avevo immaginato quegli occhi meravigliosi...
In effetti quella giornata cominciò in maniera strana, avrei dovuto capirlo. Non sono mai stata brava a leggere i segni e si vede...

Post N° 84

Nonostante in alcuni punti sia alquanto spaccapupille, è davvero ben fatto e vero...

Post N° 83

Eccomi. Pensavo di riuscire a postare almeno un *Buon Anno*, ma non l'ho fatto, ero troppo occupata da altri pensieri. Tanti pensieri, troppi pensieri.
Sono 3 giorni che non faccio altro che dire a chi mi circonda e mi conosce, che sto male, ma sto male davvero per essere stata trattata in un modo che assolutamente non merito e per aver creduto per l'ennesima volta. Piango, sono arrivata a piangere in mezzo a 263 persone, a farlo per strada sotto la pioggia, a farlo in casa senza che nessuno se ne accorgesse. Che poi, seppure qualcuno se ne accorgesse non potrei fare altrimenti. Ho fatto una cosa più grande di me, m'ero convinta di essere quella forte, di poterci provare ma ho fallito, come d'altronde succede spesso quando si tratta di me. E ora ho solo bisogno di sfogarmi con chiunque, per sentirmi dire che non è come sembra, pur sapendo che è proprio così.

Buon Anno a tutti 

Buon Natale...

Scusate, ma io mi sento proprio così...

Post N° 81

Che carini...

NATALE E' NELL'ARIA...

...

Seguendo il consiglio della saggia Rox, ho cominciato a dare un aspetto natalizio a questo mio piccolo appartamento virtuale e devo dire che più lo faccio, più è divertente.
Sarà perché finora ho solo preso gli scatoloni con presepe, albero, palle, centrotavola, angioletti e candele, e attendo che dall'alto qualcuno mi illumini, o quanto meno trasformi casa mia in una reggia, tipo quella che ho visto stamattina a Rai2, e faccia apparire un superalbero di Natale bellissimo, con tanto di regali sotto belli e impacchettati, quasi tutti miei, ovviamente.
Visto che a quanto pare, le magie di Natale accadono soltanto nei film che Rai1 e Canale5 ci propineranno fino al 6 gennaio, domani mi rimboccherò le maniche e con un po' di fantasia cercherò di dare un'aria natalizia anche a casa.
Per il resto, avrei un po' di desideri e di richieste da fare a Babbo Natale, ma penso che non gli chiederò nulla, dicono che le cose belle succedano quando meno te l'aspetti, o addirittura quando te ne sei scordata. Difficile scordare certi sorrisi, certe parole, certi sogni, quindi mi affido al buon cuore di Babbo Natale, che si passi una mano per la coscienza e faccia ciò che deve.

Nataliziamente vostra

Caro Babbo Natale...

Post N° 77

E' strano. Nonostante abbia tantissime cose da dire, nonostante rimandi ogni giorno un post, evito accuratamente di scrivere qua sopra.
Ma è passato troppo tempo, e più volte mi son ripromessa di buttare giù qualche pensiero.
Quel malessere del post precedente è passato, anche se di altre giornatine nere ne ho passate, poi ho cercato di prenderle col sorriso.
A qualcuno che sta a 6000 km dalle mie... ehm... da me, avevo detto che avrei raccontato i casini che mi hanno vista protagonista mercoledì scorso. E a cominciare dalle 9 del mattino, con un fioraio che non aveva fiori, si sono succeduti ritardi di autobus, paesi in culo al mondo senza fiorai, orari non rispettati, parrucchiere chiuso... Una rabbia, quasi da piangere. Per fortuna è passata quella giornata infernale.
Penso che vorrei decorare l'albero con palle e addobbi più belli, e vorrei una macchinetta per il caffè, semplicemente perché ora ho visto la televendita di una.

P.S.
La foto è per chi sta a 6000 km

Post N° 76

A volte diciamo la verità perché è tutto ciò che ci rimane da dire. A volte diciamo la verità perché abbiamo bisogno di dirla ad alta voce per sentirla noi stessi. E a volte diciamo la verità perché non possiamo fare altrimenti. E a volte lo diciamo agli altri perché gliela dobbiamo. E' il minimo che possiamo fare.

Sempre tratta da Grey's Anatomy, questa riflessione, oggi mi rimbomba nella testa.
Ho detto la verità, ho detto una spiacevole verità. Mi sono lavata la coscienza e da quel momento in poi, non era più solo responsabilità mia, ma anche un po' sua.
E così, è uscito fuori il vigliacco che è in lui. Non chiedevo niente in cambio. Non io che ho sempre messo i paletti, dal primo momento. E alla fine, dopo averla girata e rigirata, la frittata me l'ha tirata in faccia.
Mi sento proprio così, come se m'avessero tirato un uovo sul viso, non ho manco voglia di versare mezza lacrima. Non per lui. Non la merita.
Era così: dovevo leggere i segni e non fare di testa mia.
Chi mi conosce, sa che fingo che la cosa non mi tocchi, ma dentro sto malissimo. Non perché non potrò mai averlo, ma perché l'ho sempre saputo e non ho mai preteso niente in cambio.

La prossima volta, la verità, me la tengo per me.