L'avvocato risponde

Alla riscoperta del diritto di tutti alla casa.


I cittadini hanno il diritto di avere le stesse opportunità di crescita e vedere rispettati tutti i diritti fondamentali della persona e della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio (artt. 2, 3,  29, 30, 31, della Carta Costituzionale).L’uguaglianza tra i cittadini consiste sopratutto nel fatto che tutti, sia pure nella diversità delle loro posizioni sociali, debbono poter essere orgogliosi della società in cui vivono e non vergognarsi del luogo dove dimorano condizionati dalle gravissime condizioni indecorose di abbandono del patrimonio pubblico residenziale oggetto, sempre più spesso, di speculazione e tristi azioni di sciacallaggio che privano i più deboli dei loro scarsi diritti. Tutti i cittadini debbono ricevere dallo Stato e dalla Società le stesse opportunità di crescita all’interno della comunità in cui vivono ed è compito della Pubblica amministrazione rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3 Cost.). Questo vuol anche dire che ogni espressione dell'ammionistrazione pubblica locale e centrale deve impegnarsi nella realizzazione di politiche abitative. Altrimenti la città non offre ai cittadini uguaglianza di opportunità e dunque è una città iniqua, ingiusta che mortifica i propri cittadini frustrando le specifiche prerogative di appartenenza alla comunità e sopprime lo spirito di solidaietò che naturalmente muove dall’identità locale e dalla tradizione, di accoglienza ed integrazione. E’ questo spirito tipico della nostra cultura, solidale e volta alla sussidiarietà che si vuole rivalutare per l’affermazione del diritto sempre più trascurato alla casa per realizzare il bene delle famiglie in difficoltà e delle tante madri e padri in situazione di disagio e di tutti coloro i quali, se abbandonati a se stessi, vedrebbero i loro problemi degenerare sino alla sconfitta civile rappresentata dalla vita di strada di uomini e donne privati dei propri diritti e trascinati ai margini di una società che si illude di essere "civile" e che finge di non vedere  e di non avere responsabilità limitandosi a voltare lo sguardo sempre più spento  al proprio egoismo trionfante. I diritti dei cittadini e delle famiglie non meritano di essere intese come suppliche ma, piuttosto, legittime istanza di applicazione e rispetto delle leggi e dei diritti individuali, sociali e costituzionali. I cittadini e, comunque, tutte le persone hanno diritto ad una amministrazione efficiente che si impegni nella realizzazione delle finalità proprie di interesse pubblico e quindi: 1. al recupero del patrimonio immobiliare pubblico e privato; 2. alla valorizzazione urbana del centro storico e promozione delle ricchezze artistiche, culturali ed ambientali delle perififerie; 3. allo sviluppo nel rispetto dell’ambiente politiche di accessibilità e l'abbattimento delle barriere architettoniche; 4. a favorire politiche di integrazione multiculturale favorendo una politica di solidarietà ed accoglienza nella sicurezza e rispetto delle leggi; 5. a promuovere politiche per i giovani, per lo sport, per le attività ricreative, per lo sviluppo dei parchi ed impianti sportivi e la promozione di una cultura sportiva e benessere per tutte le età; 6. a sviluppare la viabilità, il trasporto, il traffico ed i parcheggi; 7. a promuovere i servizi sociali ed i consultori familiari per le problematiche di genere; 8. a potenziare i servizi all’infanzia: nidi, asili, scuola ed educazione; 9. ad attivare centri di segretariato sociale  per garantire l'accessibilità ai servizi pubblici ed agli uffici comunali semplificando l’accessibilità delle categorie deboli e disagiate. Il diritto alla casa costituisce una premessa indispensabile per poter affrontare lealmente le problematiche sociali e la lotta alla emarginazione. inviato da Alleanzaconsumatori il 2010-08-31 12:42:36