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Il commiato;  Giorgio Almirante

Post n°13 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da contender88
 

Il commiato : Desidero che questo libro si chiuda con un commiato, come le antiche canzoni, che andavano tra la gente dopo essere state congedate dall'autore. Vorrei che questo libro andasse tra i giovani, perché nel nome di tutta una generazione di anziani l' ho scritto per loro. Noi siamo profondamente mortificati, giovani, perché verso il declinare dei nostri anni ci accade talora di veder declinare anche le nostre personali speranze; e ci accade comunque di temere di consegnarvi una Italia ben diversa ....Sono stato educato nel quadro di un sistema che ho visto crollare, sono stato proiettato in una guerra che ho visto perdere e che ho perduto fino in fondo, ho preso parte ad una guerra civile dalla quale sono uscito sconfitto.... (..e, ormai, da quasi un trentennio, partecipo...alla vicenda politica della democrazia parlamentare italiana) ....ebbene, giovani, io scelgo vicino a me, scelgo nel tempo nostro, e scelgo proprio tra voi, tra quelli di voi che mi sono stati accanto in questi ultimi anni. Se io in questi anni avessi potuto darvi soltanto lacrime, sudore e sangue, e tanti tra voi si fossero ugualmente accostati alla Destra nazionale, come in verità è accaduto, dovrei esservi comunque riconoscente. Ma io, e la mia generazione con me, non abbiamo dato a voi soltanto ardue prove e dure lotte e pesanti sacrifici; vi abbiamo dato mortificazioni continue, nello spirito e nella carne, abbiamo predicato il verbo più sgradito alla giovinezza, che è quello dell'attesa e della continuata pazienza. Ve lo predichiamo ancora, vi diciamo che non bisogna reagire....vi invitiamo ad una serenità che può sembrare addirittura sovrumana; io stesso vi ho detto, dinnanzi alle salme degli assassinati o dei bruciati vivi, che non si lotta per la civiltà usando le armi che la barbarie usa per combattere la civiltà. Voglio dire, giovani, che vi ho chiesto, e continuo a chiedervi, l'assurdo : di essere pienamente giovani e compiutamente maturi, di fondere l'entusiasmo con la saggezza, il coraggio con l'intelligenza, la naturale ansia di vincere con la consapevolezza della lunga necessaria proiezione della battaglia nel tempo........... ......Noi siamo caduti e ci siamo rialzati parecchie volte; e se l'avversario irride alle nostre cadute, noi confidiamo nella nostra capacità di risollevarci. In altri tempi ci risollevammo per noi stessi. Da qualche tempo ci siamo risollevati per voi, giovani, per salutarvi in piedi nel momento del commiato, per trasmettervi la staffetta prima che ci cada di mano....... Accogliete dunque, giovani, questo mio commiato come un ideale passaggio di consegne; e se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi, ricordate :

Vivi come se tu dovessi morire subito;pensa come se tu non dovessi morire mai.

Tratto da: Autobiografia di un Fucilatore - Giorgio Almirante - Ed. "Il Borghese" 1972 

 
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