TuttacolpadellaLuna

La simmetria del cuore


 da "Il contrario di uno" di Erri De Luca(Un uomo e una donna in cordata escono da una nube addensata intorno a un pilastro di roccia che stanno scalando)"Siamo quasi fuori, anche se non si vede la cima. Siamo due; non il doppio ma il contrario di uno e della sua solitudine sufficiente. La corda s’ammucchia sopra i piedi, lei si avvicina e io le guardo il nodo stretto in vita. Non per controllare se è a posto, ma per affetto verso un’alleanza di corda."Che stai guardando?" dice la sua voce. "Guardavo il tuo nodo." Se lo controlla: "È a posto, no? Si può sapere che pensi?" "Al numero due," rispondo.“Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato.”                                      Mi è sempre piaciuto molto questo pensiero di Erri De Luca, uno scrittore napoletano che io amo particolarmente. Vi vedo tutto il riconoscimento della bellezza  dell'essere insieme, ma ognuno secondo la propria individualità, che per questo diventa ricchezza, valore aggiunto. E’ un sentirsi in due, che non ha bisogno di un “doppio”, di un altro sé, ma di “altro da sé", di qualcuno che con la sua diversità ed unicità in qualche modo ci completi, arrivando laddove non possiamo  noi.L’esempio della cordata nello scalare una montagna ne è l’espressione più piena: due persone che in completa autonomia, contando ognuna sulle proprie forze, si dirigono nella stessa direzione, affrontano le medesime difficoltà nell’arrivare in cima, “sufficientemente” sole, ma mai del tutto, perché indissolubilmente legate tra loro da una corda che, nel caso in cui l’uno mettesse un piede in fallo, la sola presenza dell’altro gli eviterebbe di cadere. Nessun  preciso atto di volontà, però, in questo, atto che presupporrebbe forse un sacrificio, ma una naturale conseguenza di quel legame che ormai si è stretto che non permette più di andare avanti diversamente. Sentirsi in due non è facile, però.Si parlava tempo fa in classe della simmetria e di come la si possa trovare in tantissime cose, compreso il corpo umano. Facevo notare, infatti, ai miei piccoli alunni come, nel dividere e nel ripiegare idealmente il nostro corpo esattamente a metà lungo il suo asse di simmetria, le varie parti di un lato combaciassero perfettamente con le altri parti poste dall'altro lato. E’ così che succede praticamente con tutto: occhi, braccia, gambe, orecchie... Ma con il cuore non è così, perché posto leggermente a sinistra, non trovando nessuna parte simmetrica dall'altro lato, resterebbe "solo", spezzando così questa meravigliosa immagine di armonia ed equilibrio. E andandomene un po' di fantasia, riflettevo allora su quanto sia significativa questa cosa, perché l’unico modo per riequilibrare questa "mancanza" è trovare la simmetria del proprio cuore in un'altra persona che sappia abbracciarci così stretti da farci diventare tutt'uno con lei, così che, corpo contro corpo, bocca su bocca, con il cuore dell’una posto a sinistra e quello dell’altro a destra, anche il cuore può trovare, non in un "altro sé" ma in quell'"altro da sé" così auspicabile, la sua parte simmetrica, quella che combacia perfettamente con il suo sentire...L’amore, forse, così si spiega. 
 (per volare non basta un'ala sola)