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TuttacolpadellaLuna

"...quando si avvicina troppo alla terra, fa impazzire tutti". William Shakespeare

 

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Buon anno!

Post n°24 pubblicato il 17 Settembre 2017 da Paintedonmyheart

 

"Sei un insegnante se auguri “buon anno” il primo settembre

(e se riesci a trattenere la pipì per un'intera giornata)"

 

È cominciato un nuovo anno. 

È sempre un momento particolare, un misto di adrenalina per tutto ciò che si ha intenzione di fare e di speranza che le cose possano essere un po' più facili dell'anno appena passato. La scuola nei primi giorni di settembre, senza alunni, ha un aspetto particolare: quel silenzio, quei banchi vuoti, i cartelloni tolti che lasciano posto a mura insolitamente vuote. Arrivano i nuovi testi su cui e con cui lavorare, odore di carta nuova, agende ancora immacolate, che entusiasmano noi insegnanti quanto i diari che si compreranno gli alunni. È sempre emozionante la sensazione di doverle riempire presto con tutta la vita che verrà. Si prendono i primi appunti, si segnano i ponti a cui si guarda già con desiderio, consapevoli che vi arriveremo bisognosi di staccare. Con i colleghi si pianifica il nuovo anno: le uscite didattiche, i campi scuola, le prove d'ingresso. La pelle ancora colorata dal sole, i visi distesi, l'organizzazione delle nuove aule per le classi prime. Fiori, pupazzetti colorati di carta, festoni per l'accoglienza in un fermento crescente vengono preparati un po' da tutti, maestre e collaboratrici scolastiche, e così la scuola diventa un piccolo mondo incantato. Banchi che si spostano, alla ricerca di una nuova e più comoda geometria, libri dell'anno precedente ammucchiati qua e là, molti dei quali andranno purtroppo buttati, carte dappertutto, testimonianze del lavoro svolto di un intero anno. Qualcosa viene conservato, altro buttato, per fare posto negli armadi a ciò che di nuovo verrà. È un fermento coinvolgente che, arrivati al giorno prima dell'inizio delle lezioni, ci fa guardare all'aula, ormai pulita, ordinata e addobbata di tutto punto, con una sorta di ammirazione. 

E arriva il fatidico primo giorno di scuola. 

Non so perché bisogna arrivare almeno mezz'ora prima e così sarà per almeno una settimana, perché fuori è il caos più assoluto. Spesso vengono ad accompagnare entrambi i genitori, a volte con due macchine, per essere poi indipendenti, e non si trova un posto vicino alla scuola neanche a pagarlo. I bimbi di prima li riconosci subito, perché sono minuscoli, con i loro zaini nuovi e coloratissimi più grandi di loro. Sapeste quanti all'uscita dovranno essere aiutati a portarli giù per quegli scalini su cui tante volte si siedono, tanto il peso li sbilanci all'indietro. Gli occhi dei tanti genitori assemblati all'entrata ti scrutano mentre passi zigzagando tra tutto quel fermento di grandi e piccini emozionati. A volte i grandi lo sono anche più dei piccoli. L'ingresso della scuola, tra tutta quella folla vociante, sembra un miraggio, ma ce la fai, finalmente guadagni la tanto agognata entrata. Tra di noi è tutto un gridarsi "Buon anno!" ed ecco, che come sullo start di una gara, ognuno prende il proprio posto in attesa che suoni quella prima campanella. Un'orda di bambini urlanti entra correndo, perché da sempre il gioco più bello è a chi arriva per primo in classe, con la disperazione dei collaboratori che invano tentano di rallentare quella folle corsa. Da quel momento in poi, si smette di essere chi si è e si diventa tutte, e per tutti, "maestra", una seconda pelle che col tempo non ti abbandonerà mai neanche fuori scuola. Non si guarderà mai più ad alcun bambino senza quell'occhio da educatrice, senza quella benevola considerazione del suo tempo, senza sentirsi un po' responsabili per lui se anche soltanto incrociasse il nostro cammino per qualche minuto. Diventa uno status, un secondo "io", perché essere maestra non è un lavoro, è un modo di essere. Tra i più belli. 

E che buon anno sia.

 

 

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Commenti al Post:
a.crobata
a.crobata il 17/09/17 alle 15:16 via WEB
Signora Maestra, non dare troppi compiti sin da subito, eh :)
 
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 17/09/17 alle 23:42 via WEB
In genere non ne do mai tanti. Sono buona, io:)
 
Estelle_k
Estelle_k il 17/09/17 alle 15:37 via WEB
È la prima volta che leggo questo evento, vissuto sempre in modo emozionante di certo dalla parte degli alunni, vissuto dall' altra parte:)) E credimi ho sempre cercato di immaginarmelo ogni volta che sono stata alunna dai dieci anni in poi. Non si facevano certe domande...e non mi è mai venuto in mente di farlo in verità all' epoca. Ora apprezzo questo post per un motivo in più...^___^! Un bacione grande Maestra cara :p
 
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 17/09/17 alle 23:43 via WEB
Si pensa, infatti, sempre a ciò che l'inizio dell'anno scolastico significhi per gli alunni e mai a chi lo vive dall'altra parte. Sono emozioni diverse, ma sempre belle. Un bacione a te!:*
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 17/09/17 alle 15:48 via WEB
Immagino l'ansia dei bimbi più piccoli, forse un po' impauriti per questa avventura scolastica. Io mantengo il ricordo dell'unica Maestra che mi accompagnò per i cinque anni. Ora mi pare che ce ne siano di più nelle classi. In bocca al lupo a te e nervi saldi per tutto l'anno scolastico! Buon annooooooo Paint!
 
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 17/09/17 alle 23:49 via WEB
I più piccoli reagiscono in maniera molto diversa, a seconda del bambino: c'è chi piange per giorni e giorni e chi si sente grande e viene a scuola fiero ed orgoglioso dei suoi anni:) Loro hanno, comunque, sempre bisogno di attenzioni in più. Il numero delle maestre per classe varia, perché dipende dall'organizzazione oraria e dall'organico (il numero degli insegnanti in servizio in una scuola). Io sono maestra quasi unica, poiché insegno tutte le materie tranne inglese e religione, per cui sono un punto di riferimento molto importante per i miei alunni, e ammetto che questa cosa mi piace:)
Pensa che il ricordo che ho io del mio maestro è più che mai vivo perché, ormai ultra ottantenne, mi ha ritrovata su fb ed ora di tanto in tanto ci scriviamo:) Grazie, Grace!
 
out4ever
out4ever il 17/09/17 alle 19:41 via WEB
Ma non si scrive "squola"? Non vorrei fare il saccente.
 
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 18/09/17 alle 00:00 via WEB
Adesso col T9 non più:)
 
   
out4ever
out4ever il 24/09/17 alle 18:13 via WEB
Ho il T8, costava meno.
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/09/17 alle 09:44 via WEB
Ma non vi fanno neanche andare in bagno?
 
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 18/09/17 alle 15:47 via WEB
Siamo la categoria più esposta a soffrire di cistite per questa difficoltà. Non si possono lasciare le classi senza sorveglianza, perché ne siamo responsabili, e spesso i collaboratori scolastici, che potrebbero sostituirti per permetterlo, scarseggiano e non sai come fare... Alla fine la trattieni:) Dal mio lato, poi, non c'è neanche più il bagno per gli insegnanti, essendo stato trasformato per necessità in bagno per alunni disabili. Dovrei farmi tutto il piano o scendere di uno per andarci, e quindi ancora di più ci rinuncio. Ma il problema esiste in generale per tutti noi, davvero.
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 18/09/17 alle 22:08 via WEB
Considero quello dell'insegnante uno di quei lavori che si scelgono per passione e non per necessità...e qualcosa mi dice che tu devi essere una maestra molto amata, come solo una che ci mette molta passione può essere. Notte Paint :-)
 
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 19/09/17 alle 07:26 via WEB
Ti assicuro, infatti, che se non ami questo lavoro, non ce la fai a portarlo avanti, almeno non nel modo in cui deve essere fatto, cioè con assoluta dedizione, perché al primo posto ci sono sempre loro, gli alunni, con i loro bisogni ed interessi. QUesto è ancor più vero alla primaria, dove insegno, per l'età dei bambini, e il fatto stesso che loro spesso si sbaglino e ti chiamino "mamma", la dice lunga sul tipo di rapporto che si crea. Se poi sia molto amata o meno, viste le dimostrazioni di affetto che ricevo anche col passare degli anni, direi che così mi fanno sentire, ed è bellissimo:) Pensa che ex alunni, ormai maggiorenni, hanno voluto organizzare una rimpatriata con me e la maggior parte di loro, definendomi "la loro maestra preferita". Capirai...hanno avuto solo me come maestra!:)) No, ma sono belli... Una rimpatriata della classe delle elementari è cosa rara, direi, e mi ha fatto un piacere enorme.
Ciao fuoco, buona giornata a te!:)
 
   
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 22/09/17 alle 14:33 via WEB
Pochi anni fa ho partecipato ad una rimpatriata come la tua, maestra compresa. C'eravamo praticamente tutti e allora le classi erano molto più numerose..36 bambini! E' stata un'emozione fantastica, torta e targa con dedica in onore della maestra che non ha saputo trattenere le lacrime. Indimenticabile. Ciao Paint
 
     
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 24/09/17 alle 11:10 via WEB
Pensa che noi eravamo 40! Io non so come si facesse, davvero... Certo che eravamo altri bambini, ma forse soprattutto avevamo altri genitori che, quando il maestro (io avevo un uomo come insegnante) ci sgridava o metteva in punizione, loro a casa ci finivano di dare il resto. Altro che quelli di oggi che proteggono a spada tratta anche le intemperanze più evidenti dei propri figli. Ma qui si apre un altro discorso. Ciao fuoco:)
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 22/09/17 alle 13:36 via WEB
Buon Anno di cuore Signora Maestra, anche se adesso signora non si dice più e non ci si alza in piedi con il grembiulino pulito e il fiocco fatto bene. L'emozione della scuola, la scoperta del mondo attraverso le parole rassicuranti di chi insegna quelle non sono cambiate e mai potranno cambiare.
Tempo fa ho scritto una preghiera per gli insegnanti all'inizio dell'anno anche se scritta con l'esperienza di un docente delle superiori, vale per ogni occasione in cui il prezioso trasmettere a giovani menti fertili l'incanto e la complessità del mondo incontra l'arte del sapere rendere semplice ogni cosa.
Prima della sapienza è il cuore di questi giardinieri di fiori ed alberi umani cui bisogna riconoscere un doveroso tributo.
Buon Anno davvero :)
 
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 24/09/17 alle 11:23 via WEB
Ho letto già tempo fa quella tua preghiera, veramente bella e significativa, valida per gli insegnanti di tutti gli ordini di scuola. Come giardiniera di fiori e alberi umani (che bella immagine) spero, però, di riuscire a fare molto meglio di quanto non sappia fare il mio pollice (poco) verde per le piante che ho sul terrazzino... Di sicuro posso dire che i miei alunni sentono l'amore che nutro per loro e per il mio lavoro, e questo credo che sia importante, perché aiuta a creare in classe quel giusto clima di serenità che porta anche ad amare ciò che si fa e che si apprende. Grazie mille per l'augurio, zero, buona domenica:)
 
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