Contro la Chiesa

Il Limbo l'altra verità


Dopo qualche giorno di assenza ritorno sul blog. Avevo già un post molto interessante, ma lo pubblicherò in seguito. Invece mi ha incuriosito il fatto che la Chiesa abbia sancito l’inesistenza del limbo. Dire mi ha incuriosito, significa, che mi hanno fatto pensare le cose che ho letto, su internet. La questione, come al solito, è stata strumentalizzata. Si cerca di argomentare sul fatto che la Chiesa fa e disfa tutto quello che vuole. Quindi potrebbe anche disfare tutta la morale come sarebbe più opportuno e democratico. Voglio entrare nel merito per dire la mia e forse dire come stanno veramente le cose. L’esistenza del limbo è solo una teoria teologica, che sarebbe rimasta tale se il Sommo Poeta non l’avesse inserita nella Divina Commedia. Nella dantesca commedia, si dice che sia il luogo in cui i bambini non battezzati, senza soffrire, non hanno la visione di Dio. Il limbo non ha mai fatto parte del magistero (insegnamento) della Chiesa. Tanto è che non si trova nessun riferimento nel Catechismo (che ricordo è l’insieme di questo insegnamento) anzi nel punto 1261 leggiamo: “Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio che vuole salvi tutti gli uomini [Cf 1Tm 2,4 ] e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite” ( Mc 10,14 ), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l'invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo.”. Quindi l’avversione del magistero contro l’esistenza del limbo non è una cosa nuova. In sintesi il pronunciamento della Chiesa, si deve intendere, come la messa la bando di una teoria teologica che oggi diventa eretica. Quindi non un cambio di direzione, ma il mancato accoglimento di una teoria, fino ad ora considerata poco attendibile. Da questo momento non “viene eliminato il limbo”, ma si dice che affermare l’esistenza dello stesso è un’eresia. Il fatto che la Chiesa ci abbia impiegato dei secoli per pronunciarsi in maniera magisteriale è la conferma che le cose si fanno con moderazione e adottando le più grandi cautele. Le cose sono diverse per i temi morali, da sempre la Chiesa ha detto quello che oggi afferma, da sempre lo ha insegnato, da sempre “questa” morale ha fatto parte del magistero. Per evitare le suggestioni alle quali spesso ricorrono anche i Testimoni di Geova, di seguito vorrei spiegare cosa la Chiesa insegna circa la vita nell’aldilà: Il Paradiso è lo stato dell’anima, che si trova alla presenza di Dio e insieme a Dio; il Purgatorio è lo stato dell’anima, che deve purificarsi, per essere accolta alla presenza di Dio; l’inferno è lo stato dell’anima alla quale viene negata la visone e la conpartecipazione a Dio. Nulla a che vedere con le descrizioni della Divina Commedia, niente cerchi, gironi, cornici, fiamme e castighi. Le uniche cose che la Chiesa insegna sono queste il resto è lasciato a chi vedrà. E tutte le teorie sono discutibili (tranne per il limbo che è da oggi eretica). Il resto è solo odio, fomantato non so per quale motivo!