Contro la Chiesa

Io ODIO


E’ da qualche tempo che cerco, dentro di me, uno spunto per pubblicare un nuovo post. Non riesco a trovarne. Forse perché lo sguardo “dei giusti” si è focalizzato altrove, al di là della Chiesa.  Quindi io che sto quì a difenderla non trovo qualcuno contro cui scagliarmi. Questa riflessione mi porta ad una conclusione, ed anche ad mea culpa. Oggi si vive per odiare, un odio che si diffonde con ogni mezzo. Viviamo un momento politico in cui si parla solo per odiare l’altro. Anche noi, dentro questo mondo incantato della rete,  , senza una meta, all’ombra di tutte le precarietà, non riteniamo opportuno dire nulla se non per odiare. Stiamo assistendo  quasi annichiliti ad una commedia, che se non fosse tragica è sicuramente comica. C’è chi odia i rumeni, dall’altra parte chi odia chi li odia. C’è che odia la polizia, dall’altra chi odia i tifosi. Chi condanna senza appello gli uni o chi per assolvere,  condanna gli altri. Non credo che così faremo molta strada. Il vaso è colmo e ogni occasione è valida per scatenare di tutto. La mia paura è che presto assisteremo alla guerriglia scoppiata nelle periferie parigine qualche anno fa. Oggi l’Italia produce solo odio di ogni genere e senza esclusione. Focalizzando sull’odio ci si scorda quali siano le cause della sofferenza di molte persone, dei disagi culturali, esistenziali ma anche economici di troppe persone ormai abbandonate e se stesse senza speranza.  La precarietà non è solo quella lavorativa (anche se a volte sta alla base di tanti disagi esistenziali), ma soprattutto quella esistenziale di una vita fatta di apparenze e virtualità. Non esiste una ricetta per far fronte a tutto ciò, ma forse potrebbe essere opportuno cambiare l’odio, che ognuno di noi nutre per qualcuno, in amore.  Io per primo, che non sono migliore di tanti altri. Saluti.