Contro la Chiesa

Indivuduo, essere umano, persona. Tre concetti non sinonimi


Vorrei ragionare su tre termini: Individuo, essere umano e persona. Questi tre concetti, diversi tra loro, sembrano sinonimi, ma nascondono le diverse concezioni della vita e della società oggi esistenti.Iniziamo col dire che, secondo alcuni:  ogni “individuo” ha il diritto di avere soddisfatti i bisogni primari, quali alimentazione, istruzione e salute. Dal diritto degli individui deboli nasce il dovere degli individui forti. I rapporti tra indigenti e supplenti sono regolati da norme positive (legali), alle quali ognuno è obbligato in virtù della legge. Inoltre, sempre in virtù di una legge, si stabiliscono quali sono i  bisogni primari. Con “essere umano” intendiamo, invece,  un elemento appartenente al genere umano. Il benessere, la qualità di vita, gli obiettivi sono misurati tenendo conto dell’intera umanità o di una collettività. Quindi, se per il bene della stragrande maggioranza dell’umanità o della collettività, bisogna, per così dire, sacrificare i diritti o i bisogni di  una esigua minoranza,  questa scelta oltre ad essere  opportuna è addirittura necessaria.    Il concetto di “persona” è  diverso dai primi due, in particolare posso dire che: La persona è un essere umano complesso, unico e irripetibile, con propri personali bisogni, speranze e condizioni. Tutte le persone sono uguali ed hanno pari dignità e opportunità.Le differenze tra i tre concetti sono evidenti. Il primo sottintende alla legge, ogni individuo si sottomette alla legge, sia per senso di giustizia, sia per evitare sanzioni.  L’equilibrio sociale serve per garantire alla collettività sicurezza ed equilibrio nei rapporti.      Il secondo concetto, prevede una visione complessiva di una collettività e non si sofferma, perché sarebbe sbagliato, ai singoli.Il terzo concetto è il più equilibrato ed eticamente corretto, infatti la Costituzione Italiana (e la maggior parte di quelle europee), per l’appunto, parla di persona. Ogni posizione ideologica, politica  e religiosa deve essere interpretata e letta in funzione di questi tre concetti. Oggi, invece, in un mondo senza ideologia, i tre concetti, antitetici tra loro, si confondono. Confondendo anche le decisioni che devono dare un indirizzo e un futuro, non prossimo,  a tutti noi.