io non credevo che..

donciuuontmibeibe....donciuuontmi...oooo


"sabato sera c'è una festa anni '80...ti va di venire?"  Ommmmiodddio...gli anni'80...credevo li avessero vietati per legge, censurati, buttati su un sacco e gettati nel fiume...assieme alle spalline imbottite, i fuseaux (che ora ricompiaiono con una verniciata semantica sotto il nome di leggins...), i capelli cotonati , gli orecchini di plastica e la terra abbronzante in tutte le sue sfumature dall'ocra in su...E poi...che mi metto?Insomma...è pur sempre una rievocazione (o riesumazione) storica...mi ci vorrebbe il consiglio della mia amica degli anni  '80, la Lu (Lu...sbrigaticheperdiamol'autobus.... Lu...che dici se quest'estate ci facciamo bionde?...Lu...se mia mamma scopre che ho strappato i jeans di proposito me li butta via...Lu...ma secondo te questo Jovanotti farà strada?)Senza quasi avere il tempo di rendermene conto, mi ritrovo catapultata in un caleidoscopico salto nel tempo...ed è davvero buffo notare come i clichè non siano affatto mutati...Vediamo...c'è la cicciona con l'amica snella...e mentre la prima si affanna a dispensare sorrisini e urletti a chiunque finga di trovarla vagamente simpatica, la seconda si limita a posare distrattamente il suo sguardo annoiato sulla serata , in attesa della dovuta ovazione di gratitudine per il fatto di esistere e di aver preso parte all'evento...C'è quello fuori dal coro, che ha impiegato tre ore a vestirsi e a pettinarsi con il preciso intento di figurare mal vestito e spettinato, cosicchè tutti possano pensare che di sicuro avrà cose più importanti delle quali occuparsi....e se ne sta ai bordi della pista sorseggiando digestivi non perchè non sappia ballare, no, ma perchè la sua anima è attraversata da tempeste che solo l'alcool è in grado di placare...Poi c'è quello bello in maniera assurda, che entra ed esce dal locale una trentina di volte perchè una sola prima entrata non gli può bastare...E c'è il gruppo degli amici sfigati, quelli che di ragazze manco a parlarne , che se ne stanno al loro tavolo osservando avidamente tutto ciò che non possono essere, ingozzandosi di bruschette e patatine fritte...Mi apro a fatica un varco tra griffe impresse a caratteri cubitali, manicure degne dei più rispettabili boudoir macedoni , improbaili abbinamenti bianco-argento e bianco-oro , lycra ormai intrisa di sudore ,tacchi alti e culi bassi , deodoranti a buon mercato, ritornelli incomprensibilmente storpiati ...duiùrilliuanciùortmiiiii....duiùrilliuanciùmeicmicraaaaiiiiiquando , finalmente, mi imbatto in LUI!!Si, lui, l'unico della compagnia a non essere cambiato...ad essere rimasto sempre lì...c'è chi si è sposato e ha messo su famiglia , chi è partito per l'India a misticheggiare , chi amministra fiero un condominio e chi è diventato impiegato di banca...ma lui è rimasto lì..indomito..con la sua magliettina a righe e i pantaloni bianchi appena sopra alle caviglie...e salta da una parte all'altra della stanza, quasi rimbalza , come se da vent'anni a questa parte non avesse fatto altro....fiducioso del nostro ritorno...storpiando i ritornelli con il sorriso della rivincita a fior di labbra...Già...perchè ha vinto...perchè noi, dopo aver rinunciato per vent'anni alle gote sanguigne in favore del pallore intellettuale , ad aver ceduto alle lusinghe della piastra lisciante a discapito di sfacciate cotonature , ad aver abdicato al mangiacassette in favore dell' i-pod , ad aver preferito -senza riserve-il lino alla ciniglia ...noi ora siamo lì...e questa volta siamo noi , dopo lustri di abiura un pò ostinata e un pò snob, a muoverci  impacciati...ora siamo nel suo mondo...Tranne che per un piccolissimo neo, una dettaglio trascurabile, una svista tutto sommato perdonabile.......tutti......lì......a smanettare...La cicciona, l'amica snella, il tenebroso, il bello in maniera assurda, gli amici sfigati...tutti chini sul telefonino , smaniosi di una telefonata, di una messaggino, anche solo di uno squillo...accomunati dalla spasmodica attesa di quell'improvviso lampeggiare che testimoni  che siamo qualcuno, che siamo inseguiti da parole...qualsiasi...ovunque.......un attimo...e il nastro si è immediatamente riavvolto...E' stato allora che mi sono alzata dal mio scranno di osservatrice , perchè, mi sono detta, se questa deve essere la sua serata , allora lo sarà fino in fondo...Con passo fiero e deciso mi sono diretta verso di lui , decisa a rivolgergli QUELLA domanda...la sola che lo avrebbe riportato indietro nel tempo...quella domanda che ai nostri tempi era fondamentale, ma che ora credo non si usi nemmeno più...L'ho fissato dritto negli occhi, confidando nella sua capacità di leggere il labiale visto che ormai il sonoro era fuori discussione, e ho osato : "A che ora devi essere a casa?"Non ha risposto, si è limitato a sorridere di gratitudine....per essere tornata indietro di vent'anni con lui , per aver lasciato il cellulare a casa...o forse perchè  era troppo ubriaco per capire...A quel punto ci siamo ripresi i nostri caleidoscopi , e continuando a rimbalzare da un lato all'altro della stanza abbiamo iniziato a storpiare ritornelli a squarciagola ,endgherlsgiastuannaevfaànnnnnmentre qualcuno  azzardava : "foooorteeee....li filmiamo e poi li mettiamo su iùtiùb?"