io non credevo che..

Post N° 32


...hmmmm....
io dico che bisognerebbe non sottovalutarla troppo,la mediocrità...limitandosi ad uno stizzito gesto della mano...come quando d'estate provi a scacciare le mosche che non ti lasciano dormire...perchè quella,la mediocrità,è abituata a starsene a terra...e a studiarti da sotto...e a forza di passarti tra le caviglie va a finire che riesce a farti vacillare...finchè una buona volta cadi veramente...per terra,dico....e le blocchi pure il passaggio...cosicchè è costretta a passarti sopra per continuare a muoversi..e tu rimani lì...inebetito...schiacciato dalla mediocrità...di ostacolo alla mediocrità...mentre lei se la ride,se la ride di brutto...e ti passa sopra......hmmmm.....
che poi bisognerebbe anche imparare a distinguerla,la mediocrità : perchè mica è tutta uguale...c'è quella indispettita,quasi buffa,giusta giusta per volpi maldestre che disdegnano l'uva un pò acerba...si,insomma...quella che ti viene in aiuto ogni qualvolta ti sia venuta la malaugurata idea di arrampicarti su specchi decisamente troppo scivolosi...quella te la perdonano un pò tutti...non è poi così grave...
poi c'è quella che ti fa tirare un sospiro di sollievo e ti rimette in pace con te stessa...come quando ero piccola,e impazzava il gelato al gusto puffo...e tutti ne andavano matti...ma il mio era un ambiente che opponeva uno strenuo rifiuto al consumismo...e il gelato te lo beccavi solo al pistacchio...se ti andava bene alla stracciatella...e tutti,dai vecchietti del bar sotto casa al gelataio in persona,mi assicuravano che questa cosa del gelato al gusto puffo fosse una grandissima idiozia...una sorta di edulcorazione della realtà...l'oppio dei popoli,insomma...quella roba là...ma io non ci credevo,perchè tutti i miei compagni di scuola mi assicuravano che fosse paradisiaco...finchè un mio amico mi ha portato nella gelateria sotto casa sua...dove il gelataio era professionale e mica le faceva le dissertazioni sull'etica dei gusti...tu lo pagavi e lui ti dava quello che volevi...e così l'ho assaggiata,questa roba azzurrina dal vago sapore di anice scaduto...e mi sono resa conto che davvero era un'idiozia,e che avrei potuto tranquillamente farne a meno...
però poi c'è anche la mediocrità bastarda...quella vigliacca...quella che ti arriva come un pugno proprio in mezzo allo stomaco,e ti costringe a guardarla dritta negli occhi...che quasi gli occhi te li risucchia...quella che trionfa tutte le volte che ti rendi conto che non ne valeva la pena...come i fiori di plastica,insomma...che a volte sono talmente belli che ti avvicini....ma poi scopri che odorano solo di colla...e non ti sembrano più così belli...e vorresti tornare al momento in cui li guardavi e basta,così potevi immaginarti tutti i profumi del mondo....allora forse bisognerebbe avere sempre uno specchio in tasca...guardare solo i riflessi...così ,se per caso ti incanti a guardare un tramonto e senti che il sole ti sta scivolando giù per la gola...tu ti metti di spalle e punti lo specchio verso il sole...in teoria i riflessi non dovrebbero scivolare giù per la gola...