(SENZA TITOLO)

Birmania


Un fiume di monaci vestiti di rosso marciano, rischiano la vita, e qualcuno è già volata via nel cielo piovoso di Rangoon...finalmente dico hanno sentito l'aria di libertà, dopo 45 anni di terrore militare, e per questa parola che per noi è così naturale, ma così bella da assaporare, marciano ed io purtroppo non posso farci niente, sto qui a migliaia di chilometri di distanza...ma ho lasciato andare il mio pensiero con loro, in quelle strade a rischiare una fucilata...affinchè la libertà diventi una passeggiata su una strada senza armi che ti sorvegliano...E spero soltanto che questa volta l'Onu si comporti da Onu e non si faccia schiacciare da interessi degli altri, e non si lasci influenzare dagli altri tiranni che appoggiano questa tirannia birmana e agisca davvero e spero davvero che non si fermino ancora e continuino a marciare nonostante tutto...E spero che forse questo sia l'inizio di un cambiamento totale da tutte le parti che soffrono di mancanza di libertà perchè forse si può......inventare nuovi sogni, che nessuno ha mai sognato, scrivere un libro di tre fogli senza una parola amara e una canzone senza fine, per cantare tutti insieme, forse si può...come hanno cantato i nomadi.