Docenti Inidonei e +

PRECARI ROMA


Da “OrizzonteScuola” I Precari Uniti di Roma protestano contro riforma con sciopero della fame Comunicato Precari Uniti di Roma – I precari della scuola di Roma e provincia hanno lanciato uno SCIOPERO DELLA FAME a partire da oggi, lunedì 9 marzo. L’iniziativa sta già raccogliendo un considerevole numero di adesioni da più punti d’Italia. Tantissimi anche i messaggi di solidarietà.Lo sciopero sarà per ora a staffetta, ognuno sceglierà per quanti giorni aderire, ed è rivolto a tutto il personale della scuola (precario e non). Si potrà aderire dandone comunicazione all’interno dell’evento Fb al seguente link https://www.facebook.com/events/944064768939949/ Riteniamo necessario e ormai inevitabile ricorrere a tale azione di protesta, in quanto non siamo più disposti a tollerare le prese in giro del Governo Renzi.Mentre continua a slittare la presentazione del Ddl scuola, centinaia di migliaia di precari vivono con trepidazione quest’attesa diventata estenuante. Intanto Renzi continua a vomitare slogan, giocando col destino di lavoratori che da troppi anni ormai attendono il riconoscimento dei propri diritti, e una stabilizzazione che sembra non dover mai arrivare. Ma la nostra lotta di fronte a questo scenario sconfortante non si arresta. Chiediamo a gran voce l’ ASSUNZIONE IMMEDIATA E SENZA RICATTO DI TUTTI I PRECARI DELLA SCUOLA, non subordinata all’accettazione dell’organico funzionale e del progetto di Riforma renziano di cui non condividiamo minimamente contenuti e impostazioni.Le assunzioni sono un atto dovuto (si tenga presente la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea) e non un’elargizione, dietro ricatto, del Governo Renzi.E non possono prescindere – così come qualsiasi riforma della scuola – dal ritiro dei tagli Gelmini e da una nuova politica di rifinanziamento della scuola pubblica, che permetterebbe di tutelare la qualità dell’istruzione (per esempio attraverso la diminuzione degli alunni per classe, l’investimento sul sostegno, ecc). Nè possono prescindere dal ritiro della Legge Fornero, che blocca i pensionamenti. Ci opponiamo quindi con forza ad ogni tentativo di ricatto ed esprimiamo il nostro “no” convinto nei confronti della politica di tagli e dequalificazione della scuola pubblica statale di questo Governo (in perfetta continuità con i governi precedenti) e nei confronti del disconoscimento dei diritti di chi nella scuola pubblica lavora da anni in una condizione di precarietà che non è oltremodo tollerabile.