Docenti Inidonei e +

Blocco scrutini


Da “adnkronos” Scuola, si va verso 'blocco' scrutini dopo fumata nera governo-sindacati Fumata nera dall'incontro avvenuto questo pomeriggio, durato oltre tre ore, tra i sindacati, sia confederali che di categoria, e il governo sul disegno di legge di riforma della scuola, tanto che i sindacati di categoria hanno annunciato mobilitazioni e forme di protesta, che potrebbero arrivare anche al blocco degli scrutini. L'esecutivo "ha accusato il colpo della manifestazione e questo ha determinato l'incontro di stasera del quale non si può dare un giudizio positivo in quanto non c'è stata nessuna risposta anche se il governo ha detto di aver preso nota", ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. "Rispetto ad altre occasioni abbiamo un altro appuntamento delle categorie insieme al ministro per discutere del ddl con il governo dopo le audizioni", ha aggiunto. "Da parte del governo -ha detto il segretario generale dello Snals Confsal Marco Paolo Nigi- non c'è stata nessuna apertura, si è limitato ad ascoltare e a prendere atto delle singole posizioni sostenendo, per bocca del sottosegretario Vincenti, che terrà conto delle obiezioni e vedrà cosa si potrà fare in sede di modifica durante le audizioni al Senato. Oltre questo è stato ottenuto un nuovo incontro con il ministro Giannini, ne abbiamo già avuti tre speriamo che il quarto possa andare meglio". Gli ha quindi fatto eco il segretario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo: "Da parte nostra -ha detto- siamo insoddisfatti e continueremo la lotta". I sindacati hanno quindi annunciato una serie di incontri per stabilire azioni unitarie che potrebbero arrivare anche al 'blocco' del contratto. Per il portavoce nazionale dei Cobas Piero Bernocchi quella di oggi, da parte del governo "è stata solo una formalità, perchè nonostante su diversi punti ci fosse un accordo praticamente unanime da parte dei sindacati sulle modifiche da apportare non hanno indietreggiato nemmeno di un centimetro". Anche per il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, è necessario proseguire nella mobilitazione. "Dal governo, infatti, oltre a una generica disponibilità all'ascolto -ha sottolineato- non è giunto nessun impegno ma la conferma che potranno esserci emendamenti fino alla fine dell'iter parlamentare". "Il governo sui punti qualificanti del ddl scuola non ha la volontà di fare passi indietro", ha affermato il ministro Giannini. "Quella che stiamo facendo una riforma culturalmente importante", ha aggiunto ribadendo che l'esecutivo non intende scardinarne l'impianto. "Restano divergenze forti, ma c'è la volontà di dialogo", ha proseguito, evidenziando che è stato concordato un incontro al Miur con i sindacati e spiegando che le audizioni al Senato saranno un'altra occasione per ascoltare le parti sociali e migliorare ulteriormente il provvedimento. "Sconcerta che, a fronte di una manifesta volontà del governo di dialogare su un tema così delicato come quello di una necessaria riforma della scuola e di una altrettanto necessaria stabilizzazione dei precari, si risponda- da parte di alcune sigle sindacali- minacciando il blocco degli scrutini", ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. "Un'iniziativa del genere sarebbe irresponsabile perché finirebbe unicamente per colpire studenti e famiglie".