Da “da Il Sole 24 Ore” Si torna in classe, finiscono le vacanze scolastiche più lunghe d’Europa Si torna in classe, finiscono le vacanze scolastiche più lunghe d’Europa Primo squillo della campanella ieri mattina per 78.000 studenti altoatesini. La provincia di Bolzano è il primo territorio in Italia ad aver dato l’avvio all’anno scolastico 2015/16. Domani toccherà agli alunni del Molise. Anche se gran parte delle scuole riapriranno i battenti la prossima settimana: ultime Veneto e Puglia il 16 settembre. A quel punto verrà messa la parola fine a un periodo di vacanza tra i più lunghi in Europa. Come conferma l’ultimo rapporto di Eurydice “Organisation of school time in Europe”. In alcuni paesi, come la Germania, i ragazzi tornano tra i banchi già ad agosto. Le differenze tra Nord e Sud Europa In alcuni Paesi le vacanze sono finite da tempo. In Germania si è tornati in aula nel pieno di agosto, mentre l’anno scolastico è finito solo i primi di luglio. Seguendo una prassi già in vigore in buona parte dei paesi del nord Europa Il primo giorno di scuola in Italia arriva, infatti, molto tardi rispetto alla media europea: insieme a noi anche gli altri paesi del sud Europa come Grecia, Portogallo, Malta. La normalità è invece tornare tra i banchi di scuola il 1° settembre: succede in circa un terzo dei paesi europei. Ma c’è chi se la passa molto peggio: nel profondo nord, nei cinque paesi nordici (Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda) e in alcune regioni della Germania, nei Paesi Bassi, Svizzera e Liechtenstein, si inizia generalmente tra metà e fine agosto. Il record italiano Noi italiani non ci limitiamo a tornare tardi tra i banchi di scuola, siamo anche tra i primi a lasciarli vantando, insieme a Lituania, Lettonia, Portogallo e Turchia,le vacanze estive più lunghe d’Europa: arriviamo a ben 13 settimane. In alcuni Länder tedeschi, nei Paesi Bassi, nel Regno Unito (Inghilterra e Galles), Svizzera e Liechtenstein, la pausa estiva dura meno della metà, all’incirca 6 settimane. Una volta finite le vacanze estive, però, il destino degli studenti italiani è tutto in salita fino all’inverno inoltrato e alle vacanze di Natale. Dopo il week end lungo di Pasqua e qualche ponte qui e lì, non c’è altra possibilità che sognare l’estate. Stessa sorte, chi più chi meno, condividono gli studenti in paesi come Spagna, Grecia, Portogallo. Più pause durante l’anno Come fa notare Skuola.net più lunghe sono le vacanze estive, meno frequenti e lunghe sono le pause durante l’anno scolastico, e viceversa. Così, in paesi più nord della cartina geografica, i ragazzi tornano prima dalla spiaggia ma si godono le vacanze autunnali tra ottobre e novembre, le vacanze invernali tra gennaio e febbraio, oltre allo spring break tra marzo ed aprile. In Germania, ad esempio, se la pausa estiva dura all’incirca 6 settimane, tra ottobre e novembre è prevista una pausa tra i 3 e i 13 giorni. Senza nulla togliere alle vacanze di Natale, di durata pari alla nostra, gli studenti tedeschi avranno fino a 12 giorni di vacanza tra gennaio e febbraio. Non contenti, si prenderanno un break primaverile che può durare una o due settimane. In Francia si va in vacanza a luglio, si torna il primo settembre. Ma anche qui abbiamo fino a due settimane di pausa, oltre a Natale, per le vacanze autunnali, invernali e primaverili. Stesso sistema in Inghilterra: circa 6 settimane di pausa estiva combinate con altrettante suddivise in diversi periodi dell’anno. Commento: quando si vuol parlare male a tutti i costi della scuola italiana si scrive così come ha fatto il giornalista (?) di "Il Sole 24 ore". Ad essere minimamente equi si dovrebbe riassemblare l'articolo mettendo in testa l'ultimo capoverso. L'argomento avrebbe un'altra chiave di lettura. Ricordo a certi giornali e giornalisti che la "Buona scuola" non ha cambiato affatto, al di là dei soliti clamorosi annunci del "buon Renzi", la fatiscenza delle aule scolastiche che, per chi non lo sapesse, sono prive di climatizzatori nè il numero degli alunni (nella mia scuola abbiamo, tra le tante, 2 classi prime composte da 30 alunni) .E fare lezione ai ragazzi, in agosto, nelle "sempreverdi" classi-pollaio ,ad esempio in Sardegna dove quest anno abbiamo avuto temperature superiori ai 40°non è possibile nè per docenti nè per alunni. Preciso che per via degli esami di stato docenti e alunni rimangono a scuola sino al 15-20 Luglio ed anche oltre in base al numero dei candidati da esaminare, che le pause "natalizie" e "pasquali"sono mirate al riposo "mentale" di entrambi e che le ore di lavoro svolte "sulla carta", le criticatissime 18 ore settimanali, sono, nella realtà, + del doppio in quanto alle ore curriculari si aggiungono quelle previste per collegi docenti, consigli di classe ordinari e straordinari, colloqui con le famiglie, preparazione dei compiti da proporre ecorrezione degli stessi, preparazione delle lezioni teoriche. Ma si sa i giornalisti in nome del sensazionalismo omettono la verità o ne scrivono una versione "riveduta e scorretta".Cari giornalisti informatevi meglio e smettetela di invidiare le "vacanze" dei docenti (e degli alunni)! Tra l'altro noi docenti mica invidiamo i vostri stipendi di gran lunga superiori ai nostri e le vostre trasferte "pagate", i vostri buoni pasto gratuiti etc. Fermatevi a pensare e cercate insieme a noi di cambiare l'Italia.Fabiana.Giallosole
Vacanze
Da “da Il Sole 24 Ore” Si torna in classe, finiscono le vacanze scolastiche più lunghe d’Europa Si torna in classe, finiscono le vacanze scolastiche più lunghe d’Europa Primo squillo della campanella ieri mattina per 78.000 studenti altoatesini. La provincia di Bolzano è il primo territorio in Italia ad aver dato l’avvio all’anno scolastico 2015/16. Domani toccherà agli alunni del Molise. Anche se gran parte delle scuole riapriranno i battenti la prossima settimana: ultime Veneto e Puglia il 16 settembre. A quel punto verrà messa la parola fine a un periodo di vacanza tra i più lunghi in Europa. Come conferma l’ultimo rapporto di Eurydice “Organisation of school time in Europe”. In alcuni paesi, come la Germania, i ragazzi tornano tra i banchi già ad agosto. Le differenze tra Nord e Sud Europa In alcuni Paesi le vacanze sono finite da tempo. In Germania si è tornati in aula nel pieno di agosto, mentre l’anno scolastico è finito solo i primi di luglio. Seguendo una prassi già in vigore in buona parte dei paesi del nord Europa Il primo giorno di scuola in Italia arriva, infatti, molto tardi rispetto alla media europea: insieme a noi anche gli altri paesi del sud Europa come Grecia, Portogallo, Malta. La normalità è invece tornare tra i banchi di scuola il 1° settembre: succede in circa un terzo dei paesi europei. Ma c’è chi se la passa molto peggio: nel profondo nord, nei cinque paesi nordici (Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda) e in alcune regioni della Germania, nei Paesi Bassi, Svizzera e Liechtenstein, si inizia generalmente tra metà e fine agosto. Il record italiano Noi italiani non ci limitiamo a tornare tardi tra i banchi di scuola, siamo anche tra i primi a lasciarli vantando, insieme a Lituania, Lettonia, Portogallo e Turchia,le vacanze estive più lunghe d’Europa: arriviamo a ben 13 settimane. In alcuni Länder tedeschi, nei Paesi Bassi, nel Regno Unito (Inghilterra e Galles), Svizzera e Liechtenstein, la pausa estiva dura meno della metà, all’incirca 6 settimane. Una volta finite le vacanze estive, però, il destino degli studenti italiani è tutto in salita fino all’inverno inoltrato e alle vacanze di Natale. Dopo il week end lungo di Pasqua e qualche ponte qui e lì, non c’è altra possibilità che sognare l’estate. Stessa sorte, chi più chi meno, condividono gli studenti in paesi come Spagna, Grecia, Portogallo. Più pause durante l’anno Come fa notare Skuola.net più lunghe sono le vacanze estive, meno frequenti e lunghe sono le pause durante l’anno scolastico, e viceversa. Così, in paesi più nord della cartina geografica, i ragazzi tornano prima dalla spiaggia ma si godono le vacanze autunnali tra ottobre e novembre, le vacanze invernali tra gennaio e febbraio, oltre allo spring break tra marzo ed aprile. In Germania, ad esempio, se la pausa estiva dura all’incirca 6 settimane, tra ottobre e novembre è prevista una pausa tra i 3 e i 13 giorni. Senza nulla togliere alle vacanze di Natale, di durata pari alla nostra, gli studenti tedeschi avranno fino a 12 giorni di vacanza tra gennaio e febbraio. Non contenti, si prenderanno un break primaverile che può durare una o due settimane. In Francia si va in vacanza a luglio, si torna il primo settembre. Ma anche qui abbiamo fino a due settimane di pausa, oltre a Natale, per le vacanze autunnali, invernali e primaverili. Stesso sistema in Inghilterra: circa 6 settimane di pausa estiva combinate con altrettante suddivise in diversi periodi dell’anno. Commento: quando si vuol parlare male a tutti i costi della scuola italiana si scrive così come ha fatto il giornalista (?) di "Il Sole 24 ore". Ad essere minimamente equi si dovrebbe riassemblare l'articolo mettendo in testa l'ultimo capoverso. L'argomento avrebbe un'altra chiave di lettura. Ricordo a certi giornali e giornalisti che la "Buona scuola" non ha cambiato affatto, al di là dei soliti clamorosi annunci del "buon Renzi", la fatiscenza delle aule scolastiche che, per chi non lo sapesse, sono prive di climatizzatori nè il numero degli alunni (nella mia scuola abbiamo, tra le tante, 2 classi prime composte da 30 alunni) .E fare lezione ai ragazzi, in agosto, nelle "sempreverdi" classi-pollaio ,ad esempio in Sardegna dove quest anno abbiamo avuto temperature superiori ai 40°non è possibile nè per docenti nè per alunni. Preciso che per via degli esami di stato docenti e alunni rimangono a scuola sino al 15-20 Luglio ed anche oltre in base al numero dei candidati da esaminare, che le pause "natalizie" e "pasquali"sono mirate al riposo "mentale" di entrambi e che le ore di lavoro svolte "sulla carta", le criticatissime 18 ore settimanali, sono, nella realtà, + del doppio in quanto alle ore curriculari si aggiungono quelle previste per collegi docenti, consigli di classe ordinari e straordinari, colloqui con le famiglie, preparazione dei compiti da proporre ecorrezione degli stessi, preparazione delle lezioni teoriche. Ma si sa i giornalisti in nome del sensazionalismo omettono la verità o ne scrivono una versione "riveduta e scorretta".Cari giornalisti informatevi meglio e smettetela di invidiare le "vacanze" dei docenti (e degli alunni)! Tra l'altro noi docenti mica invidiamo i vostri stipendi di gran lunga superiori ai nostri e le vostre trasferte "pagate", i vostri buoni pasto gratuiti etc. Fermatevi a pensare e cercate insieme a noi di cambiare l'Italia.Fabiana.Giallosole