CORE NAPULITANO

canzone napoletana


Con l'espressione "canzone napoletana" si indica comunemente tanto quella produzione che si afferma dalla seconda metà dell'Ottocento - la canzone d'autore del periodo d'oro, la "classica" - che buona parte della musica vocale con testo in dialetto. Nasce nell'Ottocento come punto di arrivo di un lungo processo storico in cui giocano un ruolo fondamentale le condizioni culturali e politiche insieme alle forme poetiche e musicali.Dal 1880 ha inizio quella che viene considerata l'epoca d'oro della canzone napoletana. È l'anno in cui viene composta e diffusa Funiculì funiculà, destinata a diventare una delle canzoni più eseguite e popolari in tutto il mondo. Tutto contribuisce, negli ultimi vent'anni del secolo, all'esplosione del fenomeno "canzone napoletana", che avrà inizialmente carattere locale e guadagnerà poi una diffusione nazionale e internazionale.È in questo periodo, durato più o meno quarant'anni, che la canzone napoletana non segue più due percorsi diversi: non più canto popolare nelle taverne e villanelle colte nelle case aristocratiche, non più canzoni occasionali per i cantanti di strada e romanze nei salotti. Nelle cantine di via Tribunali e nei ristoranti eleganti di Posillipo, nei vicoli poveri e nelle case dei "signori" si cantano le stesse canzoni. Queste diventano patrimonio di tutte le classi sociali, svolgendo così una funzione aggregante delle diverse anime della città, che in essa si riconosceranno.Si vengono a creare contemporaneamente condizioni favorevoli ed irripetibili:- si forma un gruppo di autori di assoluto valore: compositori e poeti, alla cui testa è Salvatore Di Giacomo, che scrivono canzoni di grande bellezza e popolarità;- nasce un'editoria musicale ricca di competenze e iniziative, e nei primi del Novecento muove i suoi primi passi l'industria del disco;- la canzone si lega in modo indissolubile alla tradizione della festa di Piedigrotta, il cui mito ne diventa un formidabile veicolo promozionale;- nascono i primi caffè-concerto e i primi teatri di varietà, che diventeranno punti di riferimento stabili, dove poter ascoltare, più o meno quotidianamente, canzoni napoletane;- il varietà produce i suoi primi divi che legano il loro nome alle canzoni di successo e le diffondono anche fuori di Napoli;- i posteggiatori, oltre che nei ristoranti, trattorie e caffè napoletani, cominciano a essere ricercati e si esibiscono in tutto il mondo;- le canzoni napoletane entrano nel repertorio della maggior parte dei cantanti lirici che le diffondono, specialmente all'estero, nel corso dei loro concerti;- l'ultimo elemento, non meno importante, è l'assenza di una vera concorrenza: non esiste ancora la canzone italiana, né giungono gli echi di musiche straniere.Tratto da: Salvatore Palomba, La Canzone NapoletanaEd. L'ancora del Mediterraneo - Napoli 2001