CORE NAPULITANO

PALAZZO REALE


La genesi del palazzo reale di Napoli risale all'epoca vicereale: ai primi del '600 i viceré spagnoli sentirono l'esigenza di una reggia ampia e elegante che potesse ospitare sfarzosamente la corte, e i sovrani nel corso dei loro viaggi in città. Il progetto fu affidato a Domenico Fontana (proveniente dalla corte papale), che si ispirò a canoni tardo-rinascimentali; successivi ampliamenti e abbellimenti si ebbero nel '700 e nell'800. Dal 1600 al 1946 il Palazzo Reale è stato ininterrottamente la sede del potere monarchico a Napoli e nell'Italia meridionale: suoi inquilini furono dapprima i viceré spagnoli e austriaci, poi i Borbone e infine i Savoia. Dal 1919 il complesso ospita il Museo dell'appartamento storico, e la Biblioteca Nazionale.Nella facciata si apre una serie di archi e di nicchie; all'interno di queste ultime, i Savoia vollero far porre 8 statue rappresentanti i più illustri sovrani delle varie dinastie ascese al trono di Napoli compresa la statua che raffigurasse Vittorio Emanuele II nonostante il fatto che prima lui centrasse poco con i Re di Napoli e delle due sicilie, e che poi lui non era il capostipide dei Savoia, quindi la sua statua era ed è decisamente fuori luogo.Dal cortile d'onore si accede al Museo dell'Appartamento storico di Palazzo Reale, che conserva l'arredo e le decorazioni del piano nobile; incantevole è lo scalone di ingresso del palazzo, rivestito di marmi e stucchi, e molto interessanti sono il teatrino di corte e la Cappella Reale. Suggestivi sono anche i giardini, mentre di fondamentale importanza culturale è la ricchissima Biblioteca Nazionale, ospitata nella parte posteriore del complesso.