Già nel 2006, aveva detto sì all'utilizzo del condom per combattere l'aids ed aveva aperto alla possibilità di adozione per i single.
Il pensiero di Carlo Maria Martini anche oggi, in merito al caotico vociare massmediatico intorno alla chiesa che da qualche tempo riempie le pagine dei giornali, continua a rappresentare una voce fuori dal coro rispetto alle posizioni ufficiali della gerarchia ecclesiastica. Questa, talvolta, uniforma il proprio linguaggio a quello di altre gerarchie di potere, le quali, non trovando giustificazioni migliori al proprio operato, sono dedite a generiche accuse di non ben identificati complotti.
Senza entrare nel merito di devianze o di malattie particolari e sulle loro origini, discussione che spetta solo a chi è competente in materia , il cardinale pone oggi al centro del dibattito un'altra questione, quella del celibato dei preti auspicando anche una riformulazione ed un ripensamento nell'ambito della chiesa sulle domande fondamentali della sessualità.
Si rivela ancora una volta anticipatore dei tempi; il suo spirito giovanile si manifesta anche nell'incontro quotidiano su internet attraverso l'uso di wikipedia e facebook, dove si ritrova con i grandi e con i dimenticati.
...credo che il porre l'attenzione verso certi temi e cercare di rimanere inseriti nel mondo e nel tempo sia doveroso e urgente da parte della Chiesa...il rischio potrebbe essere (...è già) un allontanamento di massa...che di fatto non condivido...
credo che confrontarsi e cercare di cambiare....da dentro...sia l'unica risorsa che ci rimane...a Noi Chiesa...
notte...ade
Sono questi uomini che aprono le speranze verso un cambiamento.Se non esistessero,dovremmo voltare le spalle alla Chiesa.Sono credente,ma critica e
la necessità di figure limpide,coerenti,realmente calate nel sociale,umanamente presenti,sono importanti per allargare le voci dello spirito..Buona domenica:)))
Io sto con Pietro, ossia con la Chiesa e col Papa. Più che il Martinipensiero, consiglierei di rileggere le catechesi sulla sessualità di Giovanni Paolo II, che riprendeva e attualizzava la "Humanae vitae" di Paolo VI. Che il popolo cristano non segua più gli insegnamenti del Magistero è un problema. Oggi la natalità è scesa in Italia all'1,2 figli per coppia, la stessa percentuale che si ritrova anche all'interno delle coppie cattoliche. E molti sposi cristiani che usano anticocezionalivanno in chiesa e si accostano all'eucaristia, come nulla fosse.Naturalmente la Chiesa ha profetizzato sui problemi drammatici che i governi dovranno affrontare quando si troveranno di fronte ad una società di vecchi che peseranno sulle spalle di pochi giovani, e sugli scenari conseguenti. Come sempre è non è ascoltata, e preferisce seguire i consigli del vecchio card. Martini. Naturalmento io mi rivolgo da cattolico a cattolici. Gli altri in materia sessuale hanno sempre fatto e fanno quello che gli pare.Riguardo al celibato dei preti dimostra di essere parecchio fuori strada. E meno male che non lo hanno eletto papa!
Grazie del tuo commento. Forse ho scelto un argomento un pò "pesante" per un blog, che sicuramente non è riducibile alle poche righe di questi post. Io penso che la non elezione a papa di Martini sia dipeso dai suoi problemi di salute. Non penso che l'eventuale elezione sarebbe stata un dramma... Buona serata
..io invece, permettimi di dirlo, trovo che tu abbia scelto un ottimo argomento. Ché la vita altro non sono che coriandoli, giustappunto....e quando 'escono di questo colore', non possono che suscitare il mio interesse. In merito al post quindi, mi limito ad osservare e dubito perplessa, ma mi compiaccio di chi, in certe gerarchie, riesce ad emerger fuori. Chissa' che non cambi davvero qualcosa, anche se il mio è un piu' che convinto scetticismo.
Quando tratto argomenti "pesanti" qui, è perchè mi stanno a cuore; sentendomi infinitesima parte ma membro vivo dell'unico corpo che è la Chiesa, espongo i disagi e le inquietudini del mio sentire. Di fronte ad un mondo che va a velocità dissennate, mi sembra di assistere ad una chiesa talvolta apparentemente immobile. Pur nel sottolineare modelli ideali bellissimi ed altissimi ma che inevitabilmente deve fare i conti con i freddi numeri i quali raccontano di un distacco sempre maggiore tra gli insegnamenti del magistero ed il cammino del popolo di Dio che non da ultimo si manifesta nella crisi delle vocazioni, una voce che interroga e che invita ad profonda riflessione critica penso che debba sempre essere ben accetta.