pensieri e parole

Carnevale


Carnevale deriva dal latino ‘carnem levare‘ cioè eliminare la carne e si riferisce al banchetto che precedeva il periodo di astinenza e digiuno della Quaresima e che si svolgeva il martedì grasso, da qui la tradizionale scorpacciata di dolci di Carnevale tipica di questo periodo dell’anno. Carnevale, dunque, è una festa tipica della tradizione cristiana, sebbene le sue origini siano molto più antiche, potendo essere ricondotte alle festività dionisiache greche e ai saturnali romani in cui la vita ordinaria fatta di obblighi e convenzioni sue proprie veniva sovvertita all’insegna dello scherzo e del divertimento più sfrenato.Perché ci si maschera a Carnevale? Simbolicamente il mascherarsi indica il mezzo attraverso cui rinnovarsi, cambiando pelle. In generale gli schiamazzi e la baldoria carnevalesche rappresentano una sorta di mezzo di purificazione per tornare ad un ordine più sereno, ritemprati dallo sfogo e dal divertimentoA prescindere da tutto, comunque, se ci chiediamo perché si festeggia Carnevale, oggi come ieri, la ragione principale risiede nell’esigenza di capovolgere l’ordine stabilito, seppur rimanga un capovolgimento autorizzato, limitato e controllato nel tempo e nello spazio dall’autorità costituita. Non a caso a Carnevale ogni scherzo vale! Forse se Carnevale esercita in ogni tempo e luogo un’attrazione così forte su grandi e piccini è per la possibilità che offre di smettere i nostri panni abituali per assumere quelli di una maschera a nostra scelta, senza per questo poter essere rimproverati di nulla. Insomma, come cantò nei suoi celebri versi dedicati al Carnevale, Lorenzo il Magnifico ‘chi vuol esser lieto sia, di doman non v’è certezza…