sursum corda

articolo sul Papa di maria rizzo


Ciao a tutte ,  Anch’ io ho partecipato alla visita pastorale del Santo Padre a Monza, anche se per qualche problema di salute stavo rischiando di non andare, ma poi mi sono detta: ma perché devo star male?; in cuor mio ero sicura che ce l’avrei fatta e quindi animata di antidolorifico , sgabello e telo sono andata.Già durante il viaggio si respirava un’aria di gioia e di commozione, insomma si capiva che non era una gita , bensì un pellegrinare verso una meta comune quella di un popolo che ha sete di Dio.Ho incontrato e parlato con tanta gente, che conoscevo e non, l’attesa è stata piacevolissima, passata velocemente tra chiacchiere , canti e condividendo anche i panini che avevamo  portato per il pranzo.Alle 14.45 circa arriva il nostro Francesco, salutando e benedicendo dalla papamobile la folla festante dei fedeli che sventolava sciarpe gialle e bianche, e che urlava e applaudiva . C’era nell’aria e nei volti delle persone un senso di gioia e di appartenenza, si ci sentiva  un’unica cosa: la Chiesa di Dio.All’inizio sentendo la voce affaticata  del Santo Padre eravamo preoccupate, ma poi  si è ripreso ,e come al suo solito ha fatto un ‘omelia toccante, ha usato parole forti ma ricche di  speranza .Mi ha colpito molto l’ invito rivolto alla folla a prendere le strade del mondo e non a chiudersi nei recinti, facendoci capire che non esiste solo la chiesa milanese o ambrosiana , ma che facciamo parte del grande popolo di Dio, formato da volti , storie e provenienze , insomma un popolo multietnico.Dobbiamo essere capaci di ospitare le differenze, a integrarle, rispettando le diversità, insomma è proprio la diversità che ci arricchisce.Non dobbiamo avere paura di dare accoglienza a chi ne ha bisogno, perché è proprio li che c’è il Signore.Ho meditato molto queste parole per analizzare  come  agisco davanti a queste situazioni, sono io portatrice di pace? Vivo la gioia del vangelo? al  lavoro e negli ambienti che frequento? sono capace di portare la speranza cristiana che il nostro Papa ha citato? Sono interrogativi molto duri e difficili da attuare, ma come dice il Papa nulla è impossibile a Dio, in quanto è Dio stesso che prende l’iniziativa e sceglie di inserirsi, , è necessario rispondere con il Sì come ha fatto Maria.Condivido pienamente la tristezza di Lilly nel non aver potuto vivere  questa esperienza come gruppo ,sarebbe stato molto bello, anche perché sono momenti di forte intensità spirituale  che sarebbero stati utili per la nostra crescita e per sentirci  appartenenti ad un gruppo che vive il servizio come dono per se stesso e per gli altri. Auguro a tutti un Serena Pasqua e che ognuno di noi possa viverla come giorno di gioia, per poter rinnovare e trasformare la propria vita secondo l’insegnamento del Cristo risuscitato, che ci fa diventare uomini nuovi inviati nel mondo per essere testimoni del Risorto. Buona e Santa Pasqua a tutti Un abbraccio Maria