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Sacconi: «Per il governo nessuna fase 2». Ma nasce il Pdl-SiciliaLa «questione meridionale» agita il PdlGasparri e Bocchino avvertono l'Mpa: «Sostenga l'esecutivo e non usi il Sud per chiedere poltrone»
Il ministro del Welfare Sacconi (Ansa)ROMA - Il Pdl è alle prese con la «questione meridionale»: il mal di pancia dei parlamentari meridionali (siciliani in particolare) e dell'Mpa che accusano il governo di essere attento solo ai problemi del Nord, mentre Berlusconi è a Villa San Martino ad Arcore dove trascorrerà il fine settimana e il lunedì. «Per il governo non ci sarà nessuna fase due», ha assicurato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, anche limitatamente agli interventi a favore del Mezzogiorno. «Abbiamo sempre tenuto conto del Sud e sappiamo bene che non ha futuro se non ritrova la buona gestione ordinaria nell'amministrazione regionale e in particolare del settore sanitario». Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, ha reso noto che i gruppi Pdl di Camera e Senato «stanno elaborando un documento politico-programmatico sul Mezzogiorno, che costituirà un contributo alla riflessione del presidente Berlusconi che sta predisponendo il piano per il Sud».GASPARRI - «Maggioranza e governo sono pronti a confermare concrete iniziative per il Sud», ha aggiunto il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. «Cioè uso tempestivo e corretto dei fondi, regole nuove per evitare gli sperperi che ne hanno danneggiato l'immagine, apertura di decine di cantieri. Un ostacolo è rappresentato da quegli amministratori regionali che si sono rivelati incapaci di usare i fondi europei, confermandosi i peggiori nemici del Sud, al pari di chi non sostiene il governo in Parlamento perché troppo intento a nominare clientes(chiaro il destinatario di questo messaggio: l'Mpa del governatore siciliano Lombardo, ndr). Il Sud non ha bisogno di chi lo usa per polemiche pretestuose utili solo per chiedere poltrone».BOCCHINO - Sulla questione meridionale del Pdl è intervenuto anche Italo Bocchino, presidente vicario del gruppo Pdl della Camera, dando anche lui un avvertimento all'Mpa: «Governo e maggioranza devono ascoltare con attenzione le ragioni di chi chiede una strategia a favore del Mezzogiorno. Chi vuol difendere gli interessi del Sud deve però confrontarsi all'interno di Pdl e maggioranza, senza aventinismi che sono inaccettabili. Un nuovo meridionalismo è possibile e utile, ma soltanto se è all'insegna del merito e dell'efficienza e se non è piagnone, sprecone e clientelare».IL PDL-SICILIA - Un partito federato all'interno del Pdl nazionale, con uno «statuto autonomo» che consenta alla base di eleggere il coordinatore regionale. Sarà questo il Pdl Sicilia, presentato sabato in cui confluiranno ex forzisti ed ex An. Un progetto diverso dal Partito del Sud, lanciato da Gianfranco Miccichè e bocciato da Silvio Berlusconi, ma sempre fortemente ancorato alla difesa degli interessi della Sicilia. « Vogliamo uno statuto speciale per il Pdl che consenta di creare un laboratorio politico legato alla specificità della nostra isola», ha spiegato l'ex An Fabio Granata. L'idea del Pdl Sicilia nasce soprattutto, come ha spiegato l'altro ex An Pippo Scalia, dal fatto che «il governo non ha posto grande attenzione al Sud. Bisogna adesso fare sentire la nostra voce con una formazione politica che parta dal basso».25 luglio 2009