CORRIERE DELLA NOTTE

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RietiPerseguita minorenne con mille messaggini: denunciato per stalkingProtagonista un 34enne che si era invaghito di una ragazzina di 17 anni e le inviava sms deliranti 
Oltre 1.000 sms (foto Epa)Mille messaggi molesti. E poi continui pedinamenti e tentativi di approccio. E’ stato denunciato a piede libero dalla squadra mobile di Rieti, G.M., 34enne che dopo essersi invaghito di una 17enne, aveva cominciato a inviarle sms e mms sul telefonino. Il risultato del corteggiamento, però, non è stato un appuntamento, ma un fascicolo aperto con l'accusa di stalking.LA DENUNCIA DEI GENITORI - Nel marzo scorso i genitori della minore, esasperati dai continui messaggi ricevuti dalla figlia, ma soprattutto dai numerosi tentativi di avvicinamento di G.M., attraverso pedinamenti e frequenza nei luoghi frequentati dalla ragazza, hanno presentato una denuncia alla questura. Oltre ai messaggini, i genitori hanno raccontato agli agenti tutta una serie di tentativi che l'uomo ha fatto per avvicinare la ragazza che si è sempre sottratta. In parrocchia così come fuori da scuola, G. M. Ha cercato di avvicinarsi, di esser presente. Gli agenti della squadra mobile hanno accertato la fondatezza «dell’attività persecutoria» raccogliendo numerose testimonianze, effettuando appostamenti.MILLE MESSAGGI DALL'INIZIO DEL 2009 - Il successivo esame dei messaggi inviati è stato sconcertante: dal mese di gennaio ad oggi, il giovane ha inviato oltre 1000 sms ed mms, tutti contenenti frasi ritenute dagli investigatori «deliranti» e dal contenuto «passionale» e «mistico-religioso». Il tribunale ha disposto alcune misure di prevenzione nei confronti del giovane. A G.M. è stato fatto divieto di avvicinarsi alla ragazza, ora maggiorenne; di frequentare i luoghi abituali di vita della giovane e dei suoi genitori, nonché di comunicare con lei ogni mezzo, anche tramite posta. Alle prescrizioni imposte dal giudice seguirà l’iter processuale dove G.M. dovrà rispondere del reato di «atti persecutori», che prevede la pena del carcere da sei mesi a quattro anni, aumentata della metà poiché il fatto è stato anche commesso in danno di una minore.25 luglio 2009