CORRIERE DELLA NOTTE

CORRIERE DELLA NOTTE


Metamorfosi a sinistraE Debora la vincente diventò nel Pd una giovane petulanteIl «paradigma Serracchiani»: prima era un soprammobile pregiato, adesso una presenza molesta e petulante. Sono bastate due battute di un’intervista
Debora SerracchianiIl «paradigma Serracchiani» prescrive che nel Pd il giovane adottato da tutti sia trattato come un cucciolo da vezzeggiare con paternalistica accondiscendenza, ma se è un giovane che sceglie una parte e dice la sua, allora sono rampogne severe, commiserazione, persino dileggio. Da un giorno all'altro il volto nuovo di Debora Serracchiani si deforma nel simbolo dell'ingenuità. La fresca energia si rovescia in sventatezza. La schiettezza in dabbenaggine. Prima era un soprammobile pregiato, adesso una presenza molesta e petulante. Sono bastate due battute di un’intervista a Repubblica per compiere questa repentina metamorfosi. Giovane, e donna, ha appena ottenuto un record di preferenze alle europee, addirittura battendo Berlusconi nel suo Friuli. Il voto, in democrazia, dovrebbe pur fare la differenza.Non la solita cooptazione oligarchica, l’ennesima candidatura in «quota giovani». Ma un’investitura popolare, con una messe di consensi che molti dei notabili della corrente a lei avversa, oggi in prima fila nell’accanirsi sulla poco sorvegliata creatura, neanche possono sognarsi. Invece, due battute e parte il fuoco d’interdizione. La Serracchiani ha detto che sta con Franceschini perché è più simpatico. Una leggerezza, ma da quanti anni, e con quanta stucchevole ripetitività, nella sinistra ci si avvita nella ricerca smaniosa di un leader che sia dotato di un appeal comparabile a quello di Berlusconi? Mai un rimprovero, nemmeno un buffetto: niente di paragonabile all’orrore suscitato dalla irriverente giovane (e donna). La Serracchiani ha anche detto che Massimo D’Alema rappresenta a suo parere una logica d’apparato da cui il Pd dovrebbe emanciparsi. Magari è una ruvida e ingiusta semplificazione. Ma è esattamente quella che pensano e non dicono, o forse sussurrano, esponenti ben più esperti e stagionati del Partito democratico.E poi, se la sfida tra i candidati è una gara vera e appassionante, si ha un’idea della brutalità politica con cui è stata condotta la competizione delle primarie democratiche tra Obama e Hillary Clinton, oggi sullo stesso fronte?La Serracchiani, ex astro nascente quando si prestava a un unanime appoggio pre-elettorale, ha parlato troppo e male. Non dispone di paracadute di partito (a parte il dettaglio dei voti conquistati) e dunque su di lei è più agevole esercitarsi nell’arte della demolizione ad personam che sfiora il linciaggio politico. Non c’è bisogno di concordare con le sue tesi per non accorgersi che in tanta virulenza c’è qualcosa di smodato e di paradossale. Un partito che invoca il rinnovamento si trasforma in un consesso di arcigni professori che bacchettano la giovane che ha osato valicare i confini dell’irriverenza. Un partito che invoca le «primarie» a ogni passo non tiene in nessun conto il consenso elettorale che quella giovane ha ricevuto. Un partito che non fa che dichiarare la propria insofferenza per le oligarchie di appartenenza si scandalizza se la critica alla nomenklatura viene espressa con parole e concetti decisamente poco diplomatici.Il «paradigma Serracchiani» è anche la spia di una schizofrenia politica che rischia di ipotecare seriamente la rude verità di una battaglia politica da cui scaturirà il volto del nuovo Partito democratico. Si spera solo una caduta di stile, non il sintomo di una voglia d’ordine ( interno).Pierluigi Battista 03 luglio 2009Pierluigi Battista e il PD
03.07|20:03Lettore_10671Personalmente non mi importa con chi si schiererà la Serracchiani al prossimo congrasso PD. Se a Bersani ha preferito Franceschini e Veltroni avrà i suoi buoni motivi e li espliciterà nelle sedi opportune. Ciò che vorrei far notare a quanti alimentano le polemiche, è che il commentatore del Corriere, Pierluigi Battista, sono giorni ed editoriali che martella in maniera "strisciante", attraverso il falso distacco in vecchio stile democristiano, su tutto quanto oggi avviene in orbita PD, arrivando sempre alla stessa conclusione: questi non sono buoni e credibili come classe dirigente del Paese. Scrivilo oggi, scrivilo domani e il gioco è fatto. Le buone maniere e il mestiere di equilibrista, lo faranno sempre cadere in piedi. E' il Bruno Vespa della carta stampata. Immagino che per il dott. Battista essere equiparato a Vespa è un onore. Beato lui. Come apprezzerei una uguale attenzione e perseveranza di fronte all'assenza totale di discussione nel centrodestra (senza trattino). Salvatore Cuocoministre di Berlusconi? non mischiamo la lana con la seta!
03.07|20:03lbo_lbocito da un commento precedente: "quante ministre di Berlusconi sono più giovani di lei? 2 o 3? tanto per segnare la differenza.". no, dico, li abbiamo visti e sentiti quali sono i requisiti per entrare nelle stanze (metaforicamente e non) della politica richiesti alle giovani filo-berlusconiane? sulle ginocchia di chi si è mai dovuta sedere la Serracchiani? da chi si è fatta regalare gioielli? a quali ville si è fatta invitare? chi ha mai dovuto o dovrà chiamare "papi"? su quali calendari si è dovuta spogliare? davvero, non scherziamo, per carità. ok, le "ministre" hanno avuto una botta di fortuna, hanno svangato la disoccupazione e il precariato che altrimenti avrebbero meritato (e da precario dico buon per loro, ci fosse una Berluscona ninfomane al potere forse l'avrei fatto anche io), ma insomma, adesso non prendiamole troppo sul serio, eh? se no arriveremo a credere che pure i leghisti sono stati fatti ministri perché seri, rappresentativi e competenti.Non fermiamoci alla superficie
03.07|20:03Daniele RamellaCome spesso accade, è molto più semplice fermarsi alla superficie. Ma quello che veramente ha scatenato l'orticaria dei vertici pd è che la giovane ed ELETTA Serracchiani ha sottolineato che il pd si è dimenticato di temi come sicurezza, lavoro, economia, etc, focalizzandosi solo su Berlusconi. I cittadini invece non se ne dimenticano. Che la "giovane ed inesperta" Serracchiani venga linciata per debolezze dialettiche è una simpatica copertura per evitare di ammettere che le sue parole sulla disattenzione del pd ai temi importanti siano molto più taglienti. Lei ha vinto perchè parla di temi concreti mentre il PD ha perso perchè parla di Berlusconi (che gli italiani hanno a noia). Se il PD non accetterà il cambiamento interno perderà ancora... cari amici che voterete per le primarie del PD, scegliete voi da che parte stare!vittoria
03.07|20:03swammmSi vince con 100, 1000 Serracchiani e senza D'Alema, Fassino, La Torre e altri dello stesso stampo. Questi ultimi dovrebbero convincersene e sacrificarsi per le ragioni del partito, devolvendo la loro attenzione ad altre cose. Se volete vi dico anche quali cose.Il VERO problema è il NON-DIBATTITO all'interno della destra, non il DIBATTITO all'interno della SINISTRA.
03.07|20:03nunzio61Lì se qualcuno dice "bè" viene licenziato (V. Mentana, Montanelli , Biagi, etc.)e tutti ad applaudire qualsiasi cosa succeda (bruttissimo segno). Stranizza questa parola, "petulante", da parte del Corriere ... - fra un pò vedremo l'ex-moglie di qualcuno in prima pagina come su Libero? - Buon weekend