Creato da corrieredellanotte1 il 16/07/2009

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Post n°91 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

Tragedia a Gaeta: Il giovane che ha perso il controllo dell'auto è in stato di fermoUn 19enne investe una famiglia:
la bimba di 5 anni muore in ospedaleLa madre ha una frattura con prognosi di 40 giorni. Illeso l'altro figlio che era sulla carrozzina

Un fiore sul luogo dell'incidente a Gaeta (Ansa)
Un fiore sul luogo dell'incidente a Gaeta (Ansa)
LATINA - È morta la bambina di cinque anni investita ieri sera a Gaeta, nel sud pontino da un albanese che ha travolto con l'auto anche la madre, il fratello di due anni. Alessandra è morta questa mattina all'ospedale Bambino Gesù di Roma, dove era stata ricoverata in nottata dato l'aggravarsi delle sue condizioni. L'operaio albanese di 19 anni, regolarmente in Italia, che ha causato l'incidente è adesso indagato per omicidio colposo.

TENTATO LINCIAGGIO - I carabinieri l'hanno sottratto al linciaggio della folla. I successivi accertamenti sull'eventuale uso di alcool o droga da parte del giovane sono risultati negativi. Avrebbe raccontato ai carabinieri della compagnia di Gaeta, diretti dal capitano Daniele Puppin, che per evitare uno scooter all'incrocio fra via Genova e Corso Italia, in centro, ha sbandato e urtato le auto in sosta. Una di queste avrebbe travolto il passeggino con la bambina, investendo anche la mamma, il fratello di due anni e la nonna rimasti feriti però in modo lieve.

 


25 luglio 2009

 
 
 

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Post n°90 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

La difesa del segretario uscente: nessuno può dire ad altri di andarseneBindi vs Rutelli, Franceschini: «allibito»La «pasionaria» del Pd all'ex sindaco di Roma: il partito è anche di sinistra, se non ti va accomodati altrove

Rosy Bindi (Eidon)
Rosy Bindi (Eidon)
MILANO - Acque sempre agitate nel Pd mentre entra nel vivo la battaglia pre-congressuale. Francesco Rutelli esprime dubbi su un partito che possa essere considerato di sinistra. Rosy Bindi - oggi schierata con Pierluigi Bersani assieme all'altro ex dei Popolari Enrico Letta - gli manda a dire che se non gli piace l'idea di un partito in cui anche la sinistra possa riconoscersi può anche trarne le conclusioni, ovvero accomodarsi altrove. E il segretario uscente, Dario Franceschini, si dice a sua volta «allibito» dalle parole della Bindi, pronunciate nel corso di un'intervista alla Stampa. E ammonisce: «Dobbiamo toglierci dalla testa quell’idea pericolosa per la quale c’è qualcuno che vince e gli altri stanno fuori».

Dario Franceschini (Ansa)
Dario Franceschini (Ansa)
IL RICHIAMO ALLA BINDI - La Bindi, che nell'intervista ne ha anche per Franceschini per i suoi continui riferimenti ai giovani e all'esigenza di un ricambio generazionale («con certe polemiche si rischia di cadere nel dipietrismo e nel grillismo (...), bisognerebbe invece discutere di cosa è andato male negli ultimi due anni», ovvero dell'avvio del Pd firmato Veltroni-Franceschini, ndr), ha ipotizzato che le prese di posizioni di Ruelli contro il «partito di sinistra» siano soltanto «un pretesto». Perché «lui per primo ha sperimentato sulla propria pelle, nelle elezioni di Roma, quanto conti il rapporto con l'elettorato di sinistra. E poi perché immagino che sappia che nemmeno io ed Enrico Letta vogliamo un partito socialdemocratico». Ma a Franceschini la presa di posizione non è piaciuta: non si può dire «a uno dei fondatori del Pd» che «se non sei d’accordo accomodati fuori»: «Questo modo di pensare - sostiene Franceschini va contro il Pd. Noi dobbiamo rispettare le diversità. Nessuno di noi può dire all’uno o all’altro ’Accomodati fuori’».

«UN PARTITO NON DEL SECOLO SCORSO» - Parlando ad un incontro con un gruppo giovanile a sostegno della sua candidatura, Franceschini torna poi sul dibattito "partito liquido-partito solido"’, anche se, ammette che «come al solito siamo capaci di far durare un dibattito troppo a lungo». «Tutti vogliamo un partito solido, radicato, ma fare un partito solido - afferma - non vuol dire farlo del secolo scorso. Deve essere organizzato su un modello di società diverso, perché i tempi sono cambiati».

IL CASO MARINO - Nel frattempo la battaglia tra i candidati alla segreteria si gioca sempre più sul personale e oltre agli aspiranti segretari sembrano dunque impegnati in prima linea anche i rispettivi colonnelli. Intanto tiene banco la polemica su Ignazio Marino, uno dei contendenti alla guida del partito, che stando ad una denuncia del Foglio sarebbe stato costretto a lasciare tutti gli incarichi presso l'università di Pittsburgh per una questione di note spese non conformi. Franceschini ha espresso solidarietà all'avversario con una telefonata, la Bindi dal canto suo chiede che Marino faccia chiarezza.


25 luglio 2009

 
 
 

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Post n°89 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

Contrari a Milano e a Bologna: «Sarebbe un torto ai cittadini più onesti»Sanatoria per le multe, comuni divisiRoma e Napoli favorevoli alla riscossione senza sanzioni delle vecchie contravvenzioni non ancora pagate

Una manifestazione contro le «multe pazze» a Roma (Benvegnù-Guaitoli)
Una manifestazione contro le «multe pazze» a Roma (Benvegnù-Guaitoli)
MILANO - Comuni divisi in vista della mini-sanatoria per le multe fino al 2004, contenuta nel decreto anti-crisi. La misura prevede che le sanzioni, comprese quelle per le quali sia già stata emessa l'ingiunzione di pagamento, potranno essere sanate senza il pagamento degli interessi, ma con un tasso del 4% per l'agente di riscossione a titolo di rimborso. Il Comune di Roma è soddisfatto. Del resto, è stato proprio l'assessore al Bilancio e deputato Pdl Maurizio Leo, a presentare l'emendamento originario. Così, ha detto il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, «si apre una via d'uscita all'annosa questione delle multe arretrate nella nostra città, i cui mancati pagamenti derivavano non tanto dall'inadempienza dei nostri concittadini, quanto a quella dell'amministrazione».

IL CASO ROMA - La sanatoria a Roma interessa ben 2,7 milioni di verbali, che, secondo prime stime, riguarderebbero tra i 400 e i 600 mila romani. «Nel passaggio tra la riscossione affidata ai privati, ovvero il Monte dei Paschi di Siena, e il pubblico, la Gerit - ha spiegato l'assessore Leo - c'era stata una penalizzazione del cittadino. Se ci fosse stata, invece, una riscossione efficiente il cittadino avrebbe pagato subito senza altri oneri». Proprio in questo passaggio a Roma si è creato il problema delle «cartelle pazze» che hanno costretto molti cittadini ad interminabili file negli uffici della Gerit per contestare somme superiori alla realtà oppure sanzioni già pagate. Ora, ha aggiunto Leo, «i romani possono andare in vacanza tranquilli: se c'è stata prescrizione ovviamente non dovranno pagare nulla, mentre se non c'è stata, al loro ritorno pagheranno soltanto la sanzione base come se la stessero onorando entro i 60 giorni».

IL NO DI MILANO E BOLOGNA - Contrario al mini-condono, invece, l'assessore al Bilancio del Comune di Milano Giacomo Beretta. «Questo è un provvedimento che non ci piace - ha affermato Beretta - perchè tende a premiare chi ha fatto il furbo e quindi penalizza tutti quei cittadini onesti che invece pagano regolarmente le sanzioni. Sono proprio questo genere di misure che alimentano la disaffezione dei cittadini verso la politica». Sulla stessa linea di Milano si trova Bologna. Tanto che per l'assessore al Bilancio Villiam Rossi, il sindaco Flavio Delbono potrebbe anche decidere di non avvalersi della norma. «Personalmente sono contrario eticamente alle sanatorie», ha spiegato Rossi, secondo cui, comunque, la misura«non inciderebbe più di tanto sul bilancio cittadino, perchè le multe vengono inserite solo quando è accertato il pagamento, senza contare che il recupero delle multe è già stato fatto negli anni precedenti, quindi non si tratterebbe di grosse cifre». Napoli è invece sulle posizioni di Roma. La misura, secondo il presidente della commissione consiliare al bilancio del Comune, Saverio Cilenti, «potrebbe aiutare il recupero di fondi per il Comune. Soprattutto per quanto riguarda quella parte cospicua di multe che l'amministrazione, non riuscendo a recuperare, ha dovuto togliere dal bilancio». Un provvedimento positivo, quindi, che Cilenti spera possa contribuire a fare ordine nel caos di pagamenti dovuti e mancati.


25 luglio 2009

 
 
 

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Post n°88 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

Le ultime stime elaborate dall'Ente federale per il controllo delle malattieNegli Usa l'influenza H1N1 potrebbe colpire il 40% della popolazioneSecondo l'Oms nei prossimi due anni il contagio arriverà a colpire due miliardi di persone

(Ansa)
(Ansa)
MILANO - Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la nuova influenza ha quasi raggiunto il «100% del pianeta» ma è appena alle battute d’avvio, perché nei prossimi due anni potrebbe arrivare a contagiare fino a 2 miliardi di persone. E, negli Usa, secondo le ultime proiezioni elaborate dal "Centers for Disease Control and Prevention" (l'ente federale americano per il controllo delle malattie), potrebbe colpire quasi la metà degli americani in 2 anni, con il rischio di centinaia di migliaia di morti senza una campagna efficace di vaccinazione e altre misure di controllo della pandemia.

USA IL 40% DELLA POPOLAZIONE POTREBBE ESSERE CONTAGIATO ENTRO IL 2001 - Secondo questa proiezione il 40% della popolazione potrebbe essere contagiato fra quest'anno e il prossimo. Il doppio rispetto a una normale influenza stagionale. Al momento, negli Usa, i Cdc hanno registrato 43.771 casi e 302 decessi. Ma il virus si diffonde a una velocità tale che rende difficile 'contarè il numero esatto dei casi. Secondo alcuni esperti, oltre un milione di persone si è giá preso la nuova influenza. I Cdc, in queste nuove proiezioni sull'andamento dell'epidemia, calcolano che i morti potrebbero variare da 90 mila a diverse centinaia di migliaia se non dovesse essere disponibile un vaccino e altre misure si rivelassero inefficaci.

STIME POCO ATTENDIBILI - A mettere in dubbio le cifre sui possibili casi di contagio è poi intervenuto l'epidemiologo Giovanni Rezza, capo dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), secondo il quale è impossibile fare una stima di quante persone nel mondo potranno essere colpite dal virus dell'influenza A H1N1. «L'epidemia è appena all'inizio e ogni stima in questo momento non può che essere molto rozza e approssimativa». Secondo Rezza «i numeri sui quali si discute in questo momento si basano essenzialmente su quanto si osserva nelle popolazioni finora colpite dal virus». Ma in questa fase ha poco senso estrapolare dalla situazione internazionale un dato relativo al tasso di attacco del virus in una sottopopolazione. Per esempio, spiega Rezza, se i casi osservati rappresentano il 30% di una realtà circoscritta è molto approssimativo riferire questo dato ai sei miliardi di individui della popolazione mondiale, prevedendo quindi due miliardi di casi.


25 luglio 2009

 
 
 

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Post n°87 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

Roghi anche in Sicilia, nel palermitano e nel messineseSardegna, si lotta contro gli ultimi focolai
Almeno 10 roghi sono dolosi: inchiestaAperta indagine per incendio doloso contro igntoti.
La situazione sembra sotto controllo sull'isola

CAGLIARI - Vigili del Fuoco e forestali hanno lavorato tutta la notte per soffocare i numerosi focolai d'incendio ancora attivi in Sardegna, soprattutto nella zona di Bonorva, nel sassarese una delle più devastate, sui monti di Dolianova, in provincia di Cagliari e sul Monte Arci, nell’oristanese. La situazione sembra ormai sotto controllo anche se, dopo una mattinata di relativa tranquillità, è scattata di nuovo l'emergenza nel Cagliaritano. Dopo il rogo che è divampato venerdì a Dolianova, e che è ripreso con intensità sabato mattina, è scoppiato alle 10.40 un altro vasto e pericoloso incendio a Siliqua. Sul posto sono intervenuti un Canadair e un elicottero del servizio regionale antincendio. Dal Corpo forestale è stato chiesto anche un altro Canadair ma al momento gli aerei sono tutti impegnati su altri fronti.

IN GALLURA INDIVIDUATI DIVERSI INNESCHI - Le diverse procure dei territori maggiormente colpiti dai roghi dolosi in Sardegna hanno aperto un'inchiesta per individuare i responsabili degli incendi. All'attività investigativa collaborano anche gli uomini del Corpo forestale regionale. Sulle indagini vige al momento il massimo riserbo. In Gallura, dove le indagini sono coordinate dalla procura di Tempio Pausania, sarebbero stati già individuati diversi inneschi. Il vasto rogo che giovedì ha devastato 700 ettari di alto valore ambientale tra Scivu e Is Arenas, e intrappolato sulla spiaggia circa 200 bagnanti, provocando anche l'evacuazione dei detenuti della colonia penale di Is Arenas, sarebbe stato scatenato da un palo della luce.

SITUAZIONE CRITICA A BUDONI - Situazione di «estrema criticità» nel territorio comunale di Budoni, nella provincia di Olbia-Tempio, dove un vasto incendio sta minacciando le numerose abitazioni, molte delle quali sono affittate a turisti, immerse nel verde. L'opera di spegnimento con i mezzi aerei, hanno spiegato al Centro operativo regionale, è resa particolarmente impegnativa dal fumo che ristagna sulla zona. Il vento è calato e le fiamme hanno rallentato la loro corsa, favorendo così l'innalzarsi di una coltre di fumo che blocca completamente la visibilità a elicotteri e Canadair. Guidati dagli osservatori a terra della Forestale regionale, i velivoli effettuano gli sganci, ma sono costretti a mantenersi a quote più elevate rispetto a quelle più redditizie. Ancora attivi risultano, alle 17:30, i roghi di Bonorva e Banari, mentre tutti gli altri focolai nelle varie parti dell'isola sono ormai sotto controllo.

IN SICILIA - Fiamme anche in Sicilia: mezzi aerei del corpo forestale sono impegnati a domare, dalle prime luci dell'alba, due vasti incendi divampati nella notte in provincia di Palermo e nel messinese. Le fiamme hanno investito le località palermitane di Poggio Ridente e Baida, nel monrealese, in località Rocca, e una vasta area sul monte Pecoraro, a Carini. Questo mentre intanto i vigili del fuoco sono impegnati su più fronti a Trabia, ad Altavilla Milicia, sempre nel territorio di Monreale, a Terrasini ed in alcune zone delle Madonie. Ettari di macchia mediterranea e zone boschive in fiamme in provincia di Messina, a Mirì San Pietro. Anche qui sta operando un elicottero della forestale.

PUGLIA - Giornata difficile in Puglia. La situazione più sensibile si registra tra la Selva di Fasano (Brindisi) e Monopoli (Bari) dove dalle 10,40 è in corso un vasto incendio che sta interessando una zona boscata. Sul posto c'è un ampio dispiegamento di uomini e mezzi con circa 120 unità e l'area è sorvolata da aerei antincendio. Alcune persone sono state fatte evacuare. Un altro incendio, sicuramente doloso, è scoppiato nel Parco nazionale dell'Alta Murgia tra Altamura e Quasano di Toritto (Bari).

MARCHE - Ha ripreso a bruciare la zona dell'incendio boschivo nel territorio di Ripatransone (Ascoli Piceno), sorvolata venerdì in elicottero dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso per un sopralluogo. Le fiamme, circoscritte in serata, si sono alzate nuovamente intorno alle 11 in contrada San Silvestro, non si sa ancora se a causa delle raffiche di vento o per la mano di un piromane.


25 luglio 2009

 
 
 

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