Creato da corrieredellanotte1 il 16/07/2009

CORRIERE DELLA NOTTE

GIORNALE ITALIANO ONLINE

 

 

CORRIERE DELLA NOTTE

Post n°121 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

ARCHEOLOGIAVentotene, cinque relitti di navi romaneRisultato di un progetto congiunto Italia-Usa
Gli archeologi: «E' come un museo sott'acqua»

 

«Un museo sott'acqua». Così , responsabile del Nucleo operativo archeologia subacquea Soprintendenza Beni Archeologica del Lazio ha definito i reperti ritrovati nei cinque relitti di navi ritrovate al largo delle coste dell'Isola di Ventotene. Un patrimonio archeologico il cui ritrovamento ha già fatto il giro del mondo, rilanciato dai giornali Usa, dal New York Times al Boston Globe, che hanno sottolineato come il rogetto stia procecendo in stretta collaborazione tra la Soprintendenza italiana e l'Aurora Trust, il cui team di archeologi guidati da Timmy Gamblin, ha fornito le attrezzature tecniologiche necessarie.Annalisa Zarattini

SONAR - Scandagliando con il sonar il fondo marino al largo di Ventotene, ha scoperto i relitti di cinque antiche navi romane, perfettamente confermate Si tratta di navi commerciali naufragate tra il primo secolo avanti Cristo e il quinto secolo dopo Cristo. Sono tra i relitti a maggiore profondità scoperti negli ultimi anni nel Mediterraneo, e proprio il fatto di essere a una profondità di circa 100 metri li ha preservati così bene. «Le navi cercavano riparo, ma non ce l'hanno fatta», spiega Timmy Gambin, capo archeologo del gruppo che ha condotto l'esplorazione. Le navi trasportavano pregiata salsa di pesce dalla Spagna al Nord Africa, e un carico di lingotti di metallo dall'Italia, destinati probabilmente alla costruzione di statue o armi. Secondo gli archeologi le navi danno indicazioni sugli scambi commerciali nell'impero romano: dapprima Roma esportava i suoi prodotti alle province in espansione, poi cominciò gradualmente a importare sempre più dalle province i prodotti che un tempo produceva.

Ma secondo Gambin la crescente popolarità delle immersioni subacquee in acque profonde minaccia i tesori archeologici del Mediterraneo. «E' una corsa contro il tempo», afferma. «Nei prossimi dieci anni ci sarà un'esplosione di immersioni subacquee e questi siti saranno accessibili ai comuni cacciatori di tesori».

 


25 luglio 2009

 
 
 

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Post n°120 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

Lo juventino Poulsen chiesto da quattro squadre inglesiHleb: «Non voglio andare all'Inter»Il centrocampista bielorusso fa parte dell'affare Eto'o-Ibrahimovic con il Barcellona. Bojinov vicino alla Lazio

Hleb (Getty)
Hleb (Getty)
MILANO - Alexander Hleb non alcuna ha intenzione di trasferirsi da Barcellona a Milano. Il centrocampista bielorusso fa parte della trattativa che ha portato Eto'o all'Inter e Ibrahimovic al Barça: sarebbe ceduto in prestito gratuito dai catalani alla società di Moratti, ma il giocatore, in un'intervista alla rivista tedesca Sport Bild, non è d'accordo: «Io ho un contratto con il Barcellona e mi sto preparando in vista della prossima stagione. Il mio obiettivo è rimanere qui ed essere utile alla squadra». Comunque sia, secondo la stampa spagnola Ibra sarà presentato ufficialmente lunedì dal Barcellona. «Ciao Inter, ci vediamo in finale di Champions», ha detto l'ormai ex nerazzurro come riporta il quotidiano svedese Aftonbladet. Mino Raiola, procuratore dello svedese, ha riferito che la trattativa per il passaggio di Ibrahimovic al Barcellona è nata un anno fa. Secondo Raiola, Ibra voleva andare al Barça, ma se non fosse stato possibile sarebbe comunque stato contento di restare all'Inter. Ha scelto il club catalano soprattutto per la qualità del gioco espresso dalla squadra di Guardiola.

POULSEN - Buone notizie per la Juventus. Sarebbero ben quattro le squadre inglesi (Fulham, West Ham, Tottenham e Portsmouth) interessate al danese Poulsen, scrive il Daily Mail. Se i bianconeri non riescono a cederlo, sarà complicato arrivare all'acquisto del difensore Caceres dal Barcellona.

KEIRRISON - Sembra sfumata la possibilità che il Barcellona possa cedere in prestito alla Roma l'attaccante brasiliano 20enne Keirrison, che i catalani hanno appena ingaggiato dal Palmeiras. Gli agenti del giocatore fanno infatti sapere che il loro assistito è in procinto di passare «al Porto o all'Ajax».

ANCELOTTI: «IL MILAN NON VA MALE» - «Non ho ancora visto il Milan, ma sono in contatto con Leonardo e mi dice che le cose non vanno certo male», ha detto l'ex tecnico rossonero Carlo Ancelotti alla vigilia di Chelsea-Milan, in programma nella nottea Baltimora. Ancelotti ha poi svicolato sulla possibilità del trasferimento di Pirlo a Londra: «Quello che so è che Pirlo giocherà contro di noi con la maglia del Milan. Il futuro non lo conosce nessuno. Vedremo».

BOJINOV - Gli arrivi di Adebayor, Tevez e Santacruz, oltre alla presenza in rosa di Robinho e Bellamy, hanno ulteriormente chiuso gli spazi al Manchester City per Valeri Bojinov. Per l'acquisto dell'ex Lecce, Fiorentina e Juve ci sarebbe in prima fila la Lazio, ma sono interessate anche Genoa, Livorno e Palermo, scrive il quotidiano britannico The Sun. Il City cederebbe il bulgaro per circa 6,5 milioni di euro.

NAPOLI - Il Siviglia ha reso noto di aver ceduto il portiere Morgan De Sanctis al Napoli. Nella scorsa stagione l'estremo difensore aveva giocato in prestito nel Galatasaray, in Turchia.


24 luglio 2009

 
 
 

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Post n°119 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

i racconti in un libro di Gian Maria Aliberti GerbottoI vip lo «fanno strano» (e a volte rischioso)Tinto Brass ha scalato il campanile di una chiesa, Franco Califano si è esibito in un cimitero, la Marini in ascensore

Oliviero Toscani (Ansa)
Oliviero Toscani (Ansa)
ROMA - Un giovane Roberto Gervaso l’ha fatto in cantina, appoggiato a una traballante pila di copie del Corriere della Sera: «Durante l’amplesso mi cadde l’occhio sul titolo di un editoriale di Missiroli: "Presto e bene". Lo feci presto, ma malissimo!». Franco Grillini ha "disonorato" la poltrona del Magnifico Rettore, Oliviero Toscani il letto del Patriarca al collegio veneziano, Valeria Marini ha messo a dura prova le corde di un ascensore. Gian Maria Aliberti Gerbotto ha intervistato 300 vip sui posti più strani dove hanno mai fatto sesso. Ne ha ricavato un libro che si chiama «Strano Amore» (liberamente inspirato al "famolo strano" degli sposini coatti Ivano e Jessica e infatti è dedicato a Carlo Verdone), lo pubblica Piemme, si vende in edicola, ricavato in beneficenza per l’Anlaids.

MAI NEL MIO LETTO - Le celebrità nostrane si sono decisamente applicate. Pamela Prati e Vladimir Luxuria raccontano di essersi concesse in macelleria, ovviamente al macellaio, Vladi con la scusa «di comprare due fettine di pollo». Pino Insegno si è infilato in un armadio a muro sul terrazzo, Tinto Brass ha scalato il campanile di una chiesa, Franco Califano si è esibito in un cimitero, la poetessa Alda Merini nel cortile del manicomio, Giorgio Albertazzi tra le foglie secche di una piscina vuota, Renzo Arbore ha peccato velocemente in un bagno di Viale Mazzini, «più che altro per fare una marachella a mamma Rai». Il principe Emanuele Filiberto l’ha fatto in aereo «ma non nel bagno perché puzza», bensì sui sedili di prima classe. Gianni Ippoliti si è nascosto dietro una copia della Gazzetta dello Sport.

Maddalena Corvaglia (Lapresse)
Maddalena Corvaglia (Lapresse)
FAMOLO SCOMODO - Marco Baldini sostiene di averlo fatto mentre sfrecciava in moto, Maddalena Corvaglia sul sellino, Michele Cucuzza e Amadeus si sono ripiegati dentro una Cinquecento, Gerry Scotti in una piscinetta di plastica per neonati, il dj Ringo arrampicato su un ramo, Federica Pellegrini («Mai in piscina») stretta stretta in una toilette d’albergo, la jena Andrea Pellizzari sul tetto, Federico Facchinetti sulle poltrone di una discoteca di Ibiza, Enrico Papi sul cavallo, Franco Zeffirelli in taxi («Basta dare una mancia»).

INCONVENIENTI DEL MESTIERE - Piero Chiambretti è rimasto chiuso in un bagno dell’autogrill, il centauro Marco Simoncelli era così preso da non accorgersi che i ladri, un pezzo dopo l’altro, gli stavano rubando vestiti, orologio e portafoglio, un giovanissimo Emilio Fede restò per ore a mollo in mare ormai senza costume, Adriana Volpe è semisvenuta in sauna, Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi si sono lasciati andare dietro le quinte col microfono acceso, Biagio Izzo si è coricato sul letto ma sotto al lenzuolo c’erano gli gnocchi messi a riposare dalla mamma. Willy Pasini si è sdraiato su un formicaio.

 

 

Giovanna Cavalli
01 luglio 2009

 
 
 

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Post n°118 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

Metamorfosi a sinistraE Debora la vincente diventò
nel Pd una giovane petulanteIl «paradigma Serracchiani»: prima era un soprammobile pregiato, adesso una presenza molesta e petulante. Sono bastate due battute di un’intervista

Debora Serracchiani
Debora Serracchiani

Il «paradigma Serracchiani» prescrive che nel Pd il giovane adottato da tutti sia trattato come un cucciolo da vezzeggiare con paternalistica accondiscendenza, ma se è un giovane che sceglie una parte e dice la sua, allora sono rampogne severe, commiserazione, persino dileggio. Da un giorno all'altro il volto nuovo di Debora Serracchiani si deforma nel simbolo dell'ingenuità.

La fresca energia si rovescia in sventatezza. La schiettezza in dabbenaggine. Prima era un soprammobile pregiato, adesso una presenza molesta e petulante. Sono bastate due battute di un’intervista a Repubblica per compiere questa repentina metamorfosi. Giovane, e donna, ha appena ottenuto un record di preferenze alle europee, addirittura battendo Berlusconi nel suo Friuli. Il voto, in democrazia, dovrebbe pur fare la differenza.

Non la solita cooptazione oligarchica, l’ennesima candidatura in «quota giovani». Ma un’investitura popolare, con una messe di consensi che molti dei notabili della corrente a lei avversa, oggi in prima fila nell’accanirsi sulla poco sorvegliata creatura, neanche possono sognarsi. Invece, due battute e parte il fuoco d’interdizione. La Serracchiani ha detto che sta con Franceschini perché è più simpatico. Una leggerezza, ma da quanti anni, e con quanta stucchevole ripetitività, nella sinistra ci si avvita nella ricerca smaniosa di un leader che sia dotato di un appeal comparabile a quello di Berlusconi? Mai un rimprovero, nemmeno un buffetto: niente di paragonabile all’orrore suscitato dalla irriverente giovane (e donna). La Serracchiani ha anche detto che Massimo D’Alema rappresenta a suo parere una logica d’apparato da cui il Pd dovrebbe emanciparsi. Magari è una ruvida e ingiusta semplificazione. Ma è esattamente quella che pensano e non dicono, o forse sussurrano, esponenti ben più esperti e stagionati del Partito democratico.

E poi, se la sfida tra i candidati è una gara vera e appassionante, si ha un’idea della brutalità politica con cui è stata condotta la competizione delle primarie democratiche tra Obama e Hillary Clinton, oggi sullo stesso fronte?

La Serracchiani, ex astro nascente quando si prestava a un unanime appoggio pre-elettorale, ha parlato troppo e male. Non dispone di paracadute di partito (a parte il dettaglio dei voti conquistati) e dunque su di lei è più agevole esercitarsi nell’arte della demolizione ad personam che sfiora il linciaggio politico. Non c’è bisogno di concordare con le sue tesi per non accorgersi che in tanta virulenza c’è qualcosa di smodato e di paradossale. Un partito che invoca il rinnovamento si trasforma in un consesso di arcigni professori che bacchettano la giovane che ha osato valicare i confini dell’irriverenza. Un partito che invoca le «primarie» a ogni passo non tiene in nessun conto il consenso elettorale che quella giovane ha ricevuto. Un partito che non fa che dichiarare la propria insofferenza per le oligarchie di appartenenza si scandalizza se la critica alla nomenklatura viene espressa con parole e concetti decisamente poco diplomatici.

Il «paradigma Serracchiani» è anche la spia di una schizofrenia politica che rischia di ipotecare seriamente la rude verità di una battaglia politica da cui scaturirà il volto del nuovo Partito democratico. Si spera solo una caduta di stile, non il sintomo di una voglia d’ordine ( interno).

Pierluigi Battista
03 luglio 2009

Pierluigi Battista e il PD
03.07|20:03
Lettore_10671

Personalmente non mi importa con chi si schiererà la Serracchiani al prossimo congrasso PD. Se a Bersani ha preferito Franceschini e Veltroni avrà i suoi buoni motivi e li espliciterà nelle sedi opportune. Ciò che vorrei far notare a quanti alimentano le polemiche, è che il commentatore del Corriere, Pierluigi Battista, sono giorni ed editoriali che martella in maniera "strisciante", attraverso il falso distacco in vecchio stile democristiano, su tutto quanto oggi avviene in orbita PD, arrivando sempre alla stessa conclusione: questi non sono buoni e credibili come classe dirigente del Paese. Scrivilo oggi, scrivilo domani e il gioco è fatto. Le buone maniere e il mestiere di equilibrista, lo faranno sempre cadere in piedi. E' il Bruno Vespa della carta stampata. Immagino che per il dott. Battista essere equiparato a Vespa è un onore. Beato lui. Come apprezzerei una uguale attenzione e perseveranza di fronte all'assenza totale di discussione nel centrodestra (senza trattino). Salvatore Cuoco

ministre di Berlusconi? non mischiamo la lana con la seta!
03.07|20:03
lbo_lbo

cito da un commento precedente: "quante ministre di Berlusconi sono più giovani di lei? 2 o 3? tanto per segnare la differenza.". no, dico, li abbiamo visti e sentiti quali sono i requisiti per entrare nelle stanze (metaforicamente e non) della politica richiesti alle giovani filo-berlusconiane? sulle ginocchia di chi si è mai dovuta sedere la Serracchiani? da chi si è fatta regalare gioielli? a quali ville si è fatta invitare? chi ha mai dovuto o dovrà chiamare "papi"? su quali calendari si è dovuta spogliare? davvero, non scherziamo, per carità. ok, le "ministre" hanno avuto una botta di fortuna, hanno svangato la disoccupazione e il precariato che altrimenti avrebbero meritato (e da precario dico buon per loro, ci fosse una Berluscona ninfomane al potere forse l'avrei fatto anche io), ma insomma, adesso non prendiamole troppo sul serio, eh? se no arriveremo a credere che pure i leghisti sono stati fatti ministri perché seri, rappresentativi e competenti.

Non fermiamoci alla superficie
03.07|20:03
Daniele Ramella

Come spesso accade, è molto più semplice fermarsi alla superficie. Ma quello che veramente ha scatenato l'orticaria dei vertici pd è che la giovane ed ELETTA Serracchiani ha sottolineato che il pd si è dimenticato di temi come sicurezza, lavoro, economia, etc, focalizzandosi solo su Berlusconi. I cittadini invece non se ne dimenticano. Che la "giovane ed inesperta" Serracchiani venga linciata per debolezze dialettiche è una simpatica copertura per evitare di ammettere che le sue parole sulla disattenzione del pd ai temi importanti siano molto più taglienti. Lei ha vinto perchè parla di temi concreti mentre il PD ha perso perchè parla di Berlusconi (che gli italiani hanno a noia). Se il PD non accetterà il cambiamento interno perderà ancora... cari amici che voterete per le primarie del PD, scegliete voi da che parte stare!

vittoria
03.07|20:03
swammm

Si vince con 100, 1000 Serracchiani e senza D'Alema, Fassino, La Torre e altri dello stesso stampo. Questi ultimi dovrebbero convincersene e sacrificarsi per le ragioni del partito, devolvendo la loro attenzione ad altre cose. Se volete vi dico anche quali cose.

Il VERO problema è il NON-DIBATTITO all'interno della destra, non il DIBATTITO all'interno della SINISTRA.
03.07|20:03
nunzio61

Lì se qualcuno dice "bè" viene licenziato (V. Mentana, Montanelli , Biagi, etc.)e tutti ad applaudire qualsiasi cosa succeda (bruttissimo segno). Stranizza questa parola, "petulante", da parte del Corriere ... - fra un pò vedremo l'ex-moglie di qualcuno in prima pagina come su Libero? - Buon weekend

 
 
 

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Post n°117 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1

in una solo giornata il pesce ha morso sei turisti e ne ha spediti due all'ospedaleSvizzera, catturato il «mostro lacustre»Una sandra ha terrorizzato i bagnanti del lago Maggiore

Il pesce catturato dalla squadra di sommozzatori
Il pesce catturato dalla squadra di sommozzatori
MILANO - Lo avevano soprannominato il «mostro del Lago Maggiore» ed era diventato velocemente lo spauracchio dei tanti bagnanti che ogni weekend affollano lo specchio d'acqua che si trova tra l'Italia e la Svizzera. Alla fine una squadra di poliziotti svizzeri, armata di fiocina e di tanta buona volontà, si è immersa nel lago ed è riuscita a catturare e a uccidere questa sandra di otto chili che nella sola giornata di sabato aveva morso ben 6 turisti, spedendone due all'ospedale con ferite che sfioravano i 10 cm. Domenica mattina, invece, prima che fosse acciuffato, il pesce, lungo 80 cm, aveva attaccato anche un sub della polizia, perforandogli la muta.

SQUILIBRI ORMONALI - Inizialmente i sub hanno cercato di prenderlo con le reti, ma è stato tutto inutile. Quindi hanno optato per la fiocina e una volta catturata, la sandra è stata offerta in pasto ai turisti che, nonostante il pericolo del "mostro marino", affollavano in massa uno dei campeggi di Tenero, sulle sponde del lago. Tutti quelli che lo desideravano hanno potuto assaggiare un boccone di questa specie ittica che è molto ricercata dai pescatori per la squisitezza delle sue carni. La sandra, conosciuta anche col nome di «lucioperca», è un pesce d'acqua dolce, appartiene alla famiglia del persico di cui ricorda vagamente la forma e la colorazione. È un predatore e ha denti molto aguzzi. Secondo Fabio Croci, a capo del team di sub che si è messo alla caccia del "mostro del Lago Maggiore" probabilmente, il comportamento del pesce è stato causato da «squilibri ormonali» che lo avrebbero reso incredibilmente aggressivo: «È davvero raro che le sandre mordano esseri umani» ha spiegato Croci ai media locali.

Francesco Tortora
14 luglio 2009(ultima modifica: 16 luglio 2009)

 
 
 

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