CORSARI D'ITALIA

La guerra dei poveri.


Lo scenario più assurdo che la nostra politica, il nostro paese e l’immaginario collettivo, uniti, l’un contro l’altro in singolar tenzone, riuscisse, in un pieno stato di oppiacea visione a costruire, è ormai cosa fatta. Quattro grandi schieramenti, Pdl, Pd, M5S e gli assenteisti del voto, hanno condiviso e dato vita quello stato di assoluto inciucio che va a prendere forma nel Parlamento italiano. Un Pd che vincendo perde, un Pdl che perdendo vince e ciliegina sulla torta il Movimento dei “cittadini” non divide ma impera. Chi sono in realtà questi cittadini? Da dove vengono? Che esperienza hanno alle loro spalle? Belle domande, a oggi, noi popolo, sappiamo che sono vestiti da un’ancestrale verginità che li vorrebbe figli di un’abnegazione ideologica basata nell’interesse supremo della felicità degli altri in un omogeneo contesto di comportamento civile. I volti nuovi, di questo avanzante esercito di cittadini, sono composti da uno spaccato della società italiana che non ha eguali nella storia politica italiana. Dal ricercatore al disoccupato, dallo studente all’operaio, dal precario all’informatico, dal No Tav. al contestatore estremo del sostenibile ambientale, all’ambientalista che vede come unica soluzione l’annientamento dell’essere umano per la tutela del pianeta. Collante tutti i pentiti del Pdl e del Pd che in questa nuova cavalcata delle Walkirie hanno pensato di trovare la soluzione a tutti i malesseri del nostro pianeta. Grillo, dal canto suo, ha impostato una campagna denigratoria e speculativa su quanti erano macchiati dal marchio lugubre e mariolo della politica, parla di cambiamento epocale, di cittadini che entrano nello Stato e vieta ai suoi di partecipare in tv sotto le grinfie di quei politici che ne avrebbero fatto un solo boccone. C’è un famoso principio che spiega come non sempre quel che è male sia sbagliato come non sempre quel che è bene sia giusto. Vedere sbranati questi pulcini della politica dai volponi sarebbe stato utile a far capire cosa sono e cosa possono fare per il paese ma sarebbe stato destabilizzante per il Movimento e Grillo lo sapeva bene. Nella spartizione delle poltrone, già in atto, non dimentichiamo e immaginiamo le Commissioni, vedi il Copasir (comitato per la Sicurezza della Repubblica) con a capo la neo Senatrice Ivana Simeoni ora operatrice 118 a Latina che all’ora di pranzo trova il figlio, On. Cristian Iannuzzi, nel soggiorno di casa che diventa succursale del parlamento…. E la sicurezza della Repubblica? Come i grilli in natura… salta. Il M5S consapevole dell’impossibilità di governare il paese si propone affermando la volontà costruttiva nel votare solo quelle proposte che ritengono giuste e positive per i “cittadini”, sorge indelebile la questione giuridica del porre in essere sia nella sostanza sia nella forma l’intuizione legislativa che ha come fondamenta la Costituzione italiana e le sue leggi. Impavidi sostenitori di un mandato politico voluto dal popolo ma gestito ed esautorato dal suo leader e da quella figura in ombra che è il “pensatore” del movimento. Lividi nell’uso continuo del termine “distruggere” quel partito. Il Pd, che nel vincere perde senza l’onore delle armi, incapace di quel rinnovamento che avrebbe schierato ben più voti a favore della sinistra. Scelte sbagliate. La politica non è fatta per essere spettatori e giudici di proposte legislative importanti soggette al gradimento di un leader occulto. La politica sta nell’imporre democraticamente leggi e principi utili all’evoluzione della società, occorrono maestria e consapevolezza, necessaria e primaria diventa quella conoscenza dei fatti e delle materie che non è infrattabile nel giro di lezioni on line sul web. Nemmeno forzata da chi, come ieri sera nel programma “in onda” su La7, bevendo continuatamente del vino bianco scialava su principi sconosciuti dalla Costituzione inconsapevole che la democrazia si erge, vive e protegge proprio grazie a quegli articoli che i Padri fondatori vollero per il Paese. Quello che più mi spaventa rimane l’impreparazione di questi grillini sorti al più alto impegno del paese, la loro naturale impercezione delle “cose” di diritto e l’esser soggetti guidati da un’unica mente. Citerò Platone, un grande filosofo greco, a molti sconosciuto, che grande studioso della democrazia ha sempre definito la stessa in questi termini: quando la democrazia assume in maniera del tutto ingiustificata l'uguaglianza degli uomini e rinuncia programmaticamente al principio di competenza, è, essa stessa, destinata inevitabilmente a degenerare nella più terribile delle forme di governo; la tirannide.Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!