CORSARI D'ITALIA

Giustizia primi passi del nuovo Ministro.


L'onorevole Mastella ora ministro di Giustizia si è insediato alla grande, infatti in un paese in cui la giustizia è in crisi politica con problemi  che vanno dalla sicurezza al problema dei processi della serie "infinita", dove oramai la certezza della pena crea disorientamento nelle persone oneste e rassicura chi compie delitti, dove il soppruso e la violenza trovano ad ostacolo, poche e scarse risorse umane di apparteneti alle forze dell'ordine demotivati dai vari e sconsolanti processi che poi anche in fase di condanna sono svalutati dalle scontistiche delle pene e da permessi vari, da un insieme di clandestini che oramai popolano imperterriti le nostre spiagge e costituiscono vere e proprie società a delinquere, Lui.............. il nostro Ministro della Giustizia pensa come primo atto per dare un "esempio" e un "barlume di tranquillità" a tutti i cittadini..... pensa a firmare la grazia a Bonpressi.Però candidamente decide di andare a parlare con la famiglia del Commissario Calabresi, vittima di un omicidio di un atto di violenza abberrante e insulso di chi all'epoca si spacciava per combattente della libertà contro uno Stato a suo dire dittatoriale.Ma poi con una velocità degna del concord passa la pratica al Presidente della Repubblica che da  VERO SUPERPARTIS, firma il decreto in maniera veloce e molto accondiscendente.Allora facciamo il punto della situazione:L'on.Mussi a bruxelles ritira la delega sulle staminali.L'on Mastella firma la grazia a Bompressi.L'on Diliberto urla e sbatte i pugni per il ritiro immediato delle nostre forze armate all'estero.L'on Visco dichiara che metterà mano alle tasse  con aumenti di ICI  e cosette varie.Il giudice Borrelli cerca di beccare Berlusconi con la storia del calcio.La sinistra tutta (che di centro nn ha nulla) sta radicalmente portado l'italia in un baratro di clientelismo statalistico.Il mio sconforto e la mia rabbia si uniscono a tutte quelle persone che da anni condividono con le famiglie di questi Eroi caduti nel compimento del loro dovere, e condannano atti di pietà "politica" come quello che il Ministro della Giustizia ha compiuto.