CORSARI D'ITALIA

2 Giugno Cuori in Divisa


Il 26 ottobre 1860, termina l'avventura di Garibaldi che a Teano consegna a Vittorio Emanuele II il Regno delle Due Sicilie e lo saluta "Re d'Italia", era servito il sacrificio di tanti uomini e donne che indossando una divisa e con l'ardire e la passione di chi voleva un paese unito aveva versato sangue e perso tutto per un ideale.Da quella data in poi il susseguirsi degli eventi videro sempre uomini e donne indossare una divisa per difendere questo paese, drammatiche e sanguinarie le due grandi guerre mondiali che di fatto portarono uomini umili e uomini di rango a consumare le loro vite su immensi campi di battaglia.Ma quanti civili inermi persero la vita i loro sogni le loro famiglie in queste idilliache guerre di potere, tra i tanti caduti sotto i bombardamenti indiscriminati , chi deportato nelle fabbriche della morte in Germania, chi per un ideale, chi perche costretto o chi solo per una misera paga con la quale poter dare da vivere alla propria famiglia.Ma ecco finalmente l'ultima guerra ha fine, l'ultima Grande Guerra č finita, per le strade donne e uomini si abbracciano ed esultano, festeggiano soldati che spesso hanno un accento straniero, tra "cioccolata signorina?" e chewing-gum lanciato a branchi di bimbi scalzi.Era ancora una divisa che portava l'idea della libertā della pace e la fine dei dolori.Nel 2 giugno 1946, a seguito dei risultati del "Referendum Istituzionale" indetto per scegliere fra Monarchia e Repubblica, l'Italia diveniva una Repubblica.E riecco nel 1948, per la prima volta, gli Italiani rivedono il loro l'esercito sfilare in una parata per la via dei Fori Imperiali di Roma, questi ragazzi con un moschetto tra le mani impettiti e orgogliosi della divisa che indossavano,porgere il loro tributo militare in onore della Repubblica, tra loro anche chi una divisa nn l'aveva ma che aveva un copioso tributo di sangue versato per la Repubblica, gli uomini e le donne della resistenza, anche loro con la bandiera del Tricolore piena di medaglie che era unita a quelle dei ragazzi dell'Esercito Italiano, a simboleggiare che era la migliore dimostrazione di agregazione nazionale.Sotto un sole splendido quei CUORI IN DIVISA marciavano tra sventolare di bandiere e urla gioiose di ragazze e gli occhi increduli e felici dei bambini affascinati da quei mezzi cosi particolari e le lacrime di chi come Doriana , Alberto, Lucia e tanti altri avevano perso i loro affetti, cuori di mamme di sorelle di papā di fidanzate e giovani spose spezzati dal dolore di quelle perdite immense ma orgolgliosi di vedere in quelle bandiere in quei vessilli in quelle uniformi rivivere il volto dei loro cari.Medaglie che nel loro splendore avevano un triste ricordo, il ricordo di soldati italiani che avevano combattuto per questa Italia e che erano stati trucidati a Cefalonia caduti in Africa e sfortunati ad El Alamain e di uomini e donne della resistenza caduti sotto il fuoco di un esercito nemico.Oggi abbiamo perso il ricordo di quei valori il ricordo di tanto dolore e del dolore dei familiari di chi ha donato la sua vita per questa Italia, per becere e insulse teorie di chi indegnamente e senza alcun consapevolezza ma solo per meri interessi di poltrona e fomentando idee anarchiche e asociali che vorrebbero cancellato il valore delle nostre Forze Armate, il valore di questi CUORI IN DIVISA che accorrono ovunque ci sia bisogno di loro dal Belice all'Irpinia dal Vajont al terremoto del Friuli, senza mai risparmiarsi ma donando oggi come all'ora tutto la loro abnegazione il loro coraggio la loro umiltā e forza di carattere. Si č arrivati al punto di dimenticare la stessa festa della Repubblica al punto che c'č voluta la legge 20 novembre 2000, n. 336 "Ripristino della festivita' nazionale del 2 giugno, data di fondazione della Repubblica" a decorrere dal 2001 la celebrazione della festa nazionale della Repubblica ha nuovamente luogo il 2 giugno di ciascun anno, che pertanto viene ripristinato come giorno festivo, e con una motivazione leggittima e realmente super partis "la parata č nuovamente di consuetudine su via dei Fori Imperiali e costituisce inequivocabile simbolo di aggregazione Nazionale, come indicato dal Presidente della Repubblica, dott. Carlo Azeglio Ciampi".Oggi 2 giugno 2006 č la festa della Repubblica e delle Forze Armate, della Repubblica per l'alto valore che lo stesso concetto di libertā e democrazia č sventolato dal nostro Tricolore, ed č la festa di quei CUORI in DIVISA che oggi come in passato portano il loro coraggio le loro vite in tutte le parti del mondo in cui a tutt'oggi nn hanno ancora festeggiato il loro 2 giugno del 1948.E come era scritto sulle bandiere del 1948 io oggi grido: W LA REPUBBLICA... W LE FORZE ARMATE...... W L'ITALIA