CORSARI D'ITALIA

a.a.a cercasi democrazia.


Oggi il dott. Berlusconi ha passato il primo giorno da parlamentare, ritiratosi nella sua proprietà, è raggiungibile da pochissime persone. I festeggiamenti, l'odio, le varie faziosità hanno ancora un ritorno di coda giusto per capire adesso su chi poter rivolgere la loro attenzione e il loro "odio costruito". In questi vent'anni, per molti ritenuti una stagione ormai chiusa, abbiamo avuto modo di notare, sentire, sorbirci ogni tipo d'invettiva contro Berlusconi e il suo operato.... Molti avevano anche la possibilità di sapere il colore degli slip indossati dall'ex senatore la mattina prima di uscire da Palazzo Grazioli.Quello che sinceramente ho notato stamane è che il cielo è grigio, fa freddo e sul giornale la percentuale di giovani disoccupati è al 42%.Molti si apprestano a specificare nettamente che tutti i danni di questo paese sono riconducibili al ventennio berlusconiano, che la colpa della disoccupazione è delle leggi ad personam, che se le ragazzine oggi trombano per un iphone è solo colpa del bunga bunga, e, come addirittura letto dopo la disgraziata vicenda sarda, la colpa del ciclone è additabile alla mamma di Berlusconi che si faceva curare dal sindaco di Olbia. Ok, va bene, diamo per scontato senza alcuna ombra di dubbio che tutte queste colpe siano adducibili al comportamento di Berlusconi in tutti questi 20 anni... ma scusate, voi, popolo di elettori, dove stavate?Io so che e voglio accendermi il caminetto o alzo le chiappe e vado a prendermi la legno oppure il camino da solo non si accende. Quindi una mia azione volontaria e diretta provoca una reazione... contro il freddo io accendo il fuoco. Cogito ergo sum.Sinceramente parlando, non voglio entrare nel merito della vicenda Berlusconi e della sua "cacciata" dal parlamento, ne disquisire sulla legge Severino, su cui ben noti e affermati costituzionalisti, bipartisan, si sono espressi negativamente, la mia domanda si pone sulla semplice e tragica esistenza o meno della libertà.Per cercare, a mio avviso, di capire quale sia stato il vulnus che ha creato questo squilibrio democratico, dobbiamo fare un passo indietro e tornare al 1992. Cade la prima Repubblica.E' noto a tutti come in quegli anni un Pm, oggi scomparso, a ragione veduta, dallo scenario politico, abbia cavalcato un momento particolare della storia di questa nazione e come un Parlamento in preda ad una crisi convulsa e assurda abbia rinunciato all'art. 68 della Costituzione italiana. L'immunità parlamentare.Non occorre essere degli studiosi del diritto per capire cosa siano i tre poteri dello stato, quello legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario. Non serve essere Montesquieu per capire quanto importante e che funzioni abbiano questi tre poteri dello stato. Senza dilungarmi quello legislativo ha la funzione di promuovere le leggi, quello esecutivo far eseguire le leggi dello stato e quello giudiziario giudicare se la legge è rispettata.E' chiaro che questi poteri devono essere separati tra loro e allo stesso livello, almeno sulla carta.Nel 1992 con un atto di stizza il parlamento italiano rinuncia all'immunità parlamentare creando, di fatto, un vero è proprio squilibrio tra i poteri stessi dello Stato. Nello stesso istante parte del potere giudiziario prende il sopravvento e in nome della difesa del diritto e della libertà del popolo compie atti e misfatti tali da arrivare al punto saliente di decidere il futuro politico della nazione infischiandosene tranquillamente del volere popolare.Mi domando per quale motivo i Padri Fondatori vollero i tre poteri dello stato separati e nessuno dei tre superiore agli altri? Bella domanda.Quando ad un cattolico chiedono chi ha inventato l'universo egli immediatamente risponde indicando Dio, se poi gli chiediamo chi ha procreato Dio la risposta sta nel Credo. Tuttavia non è la stessa cosa per lo stato, se mi chiedono chi ha creato lo stato posso affermare che nasce dall'intesa di una società che in primis decide di darsi un ordinamento di leggi cui attenersi. Quindi a capo di uno stato esiste la famosa Carta Costituzionale che i padri fondatori vollero quale cornice di questo quadro oltre il quale non fosse facile accedere.E qui casca l'asino... chi è il guardiano della Costituzione? La Corte Costituzionale è il principale organo di garanzia della Costituzione, detta corte, ha il compito, tra altri, di giudicare sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato.Ora mi domando, nel 1992 con la rinuncia all'immunità parlamentare, perché la Corte Costituzionale non ha ravvisato un atto incostituzionale di particolare rilievo? Se i Padri Fondatori nella Costituzione hanno previsto questa particolarità, è proprio perché nessun potere dello stato potesse interferire controllando e operare modifiche nei confronti dell'altro. Inutile dire che i soggetti preposti ad evitare un motu proprio della Corte erano in tanti, a partire dallo stesso Capo dello Stato pro tempore a finire agli stessi cittadini. Tutti presi dalla voglia giustizialista di vedere il politico alla gogna, suicidarsi, in manette. Risultato fine della democrazia.Un terzo degli italiani ha votato e forse continuerà a votare per Berlusconi, i processi a suo carico andranno aumentando, lui riuscirà comunque a portare avanti le sue idee perché sorretto proprio da quella parte del paese che lo approva. Si è fatta di lui una vittima, a ragione o meno solo tramite l'esistenza del potere giudiziario si è potuto cacciare dal parlamento, a poco possono servire le bottiglie di champagne stappate da pseudo intellettuali conoscitori delle vere colpe e capaci nell'esser giudici giudicanti.Quello che oggi deve far pensare e che il voto espresso in quell'urna segreta e di coscienza ha un valore molto effimero, considerando che fino a quando un parlamentare non sarà difeso dall'immunità e dalla trasparenza dei regolamenti parlamentari sarà sempre soggetto alla scelta e al volere di giudici politicizzati che perseguono il loro mandato superiore per fini politici.Il "caso Berlusconi" assume rilievo nel momento in cui il cittadino si chiede se davvero sia stata fatta giustizia e non basta che a gridarlo sia una parte del paese, occorre che tutti ne siano convinti. Mai come in questo caso, una parte o la maggioranza non può avere o assumersi l'onere e il privilegio di essere gli unici detentori della verità ma è necessario convincere tutti che la democrazia in questo paese non sia a lutto o scomparsa. Oltre qualsiasi dubbio. Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!