CORSARI D'ITALIA

De Andrè, un giudice!!!


"Sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane per permettere il soccorso delle persone a bordo".Con questa sentenza il tribunale del Tar del Lazio ha mandato a puttane (sic) il decreto Sicurezza bis. Da un po' di tempo gira una storiella inventata dalla sinistra che recita: " le sentenze non vanno criticate ma accettate", immane cazzata, le sentenze si criticano, si combattono, si devono, quando ingiuste, sovvertire perché nulla può essere infangato da chi usa l'arma della giustizia a scopi politici.Sono stanco di leggere negli articoli e nei commenti che la magistratura è corrotta, è politicizzata, immani cazzate che offendono la maggioranza di quei magistrati i quali ogni giorno svolgono il loro lavoro in silenzio e con quella coscienza che fa di loro dei veri eroi silenziosi a difesa del diritto e del popolo italiano.Non dobbiamo confondere chi, indossando quella Toga, spesso maledetta, vive una vita senza clamori, senza applausi e senza quei riflettori che da qualche tempo animano alcuni magistrati che dolosamente e consapevolmente offuscano e offendono il Diritto e l'abito che indossano.Fa ribrezzo vedere ministri che firmano un decreto per poi sabotarlo comportandosi come bandiere al vento, dirigendo la loro sopravvivenza su sponde che, cacciate a calci in culo nelle politiche passate, cercano di ritornare a fare i Kennedy, gli Obama o i Clinton tra fellatio e inciuci poi sputtanati alla Watergate anche se da noi è più di moda il metodo al water closet.A che serve commemorare Falcone, Borsellino, Livatino e tanti altri magistrati... anzi Magistrati, che incuranti della politica, delle pressioni e degli inciuci hanno sacrificato la loro vita per la tutela di una FIGURA importante che ogni giorno ha la vita di tante persone nelle mani?Non venite a dire che sono solo morti per mano della mafia perché è ben risaputo del legame che lega politica a criminalità, mazzette a favori, amici degli amici in uno show che è ormai un morbo endemico che attanaglia buona parte di questo paese tra santi e puttane.Sembrerebbe che sul piano dello spirito di un uomo/giudice chiedergli di non far parte di associazioni quasi o del tutto ancora segrete che con pseudo fini filantropici nascosti in una nebbia di segretezza svolgano le proprie attività e raggiungano i propri obiettivi, sia eccessivo.Magari l'art. 212 del T.U.L.P.S. andrebbe proclamato a viva voce, destituendo tutti quelli che nell'ambito del pubblico servizio facciano parte di associazioni e chi più direttamente interessati se non i magistrati come i militari?Attenzione... questo non vuole uccidere il diritto dell'uomo/magistrato ad avere o al formarsi una propria coscienza politica, di auto... e sottolineo AUTO-convincimento sulle dinamiche socio politiche della nostra pur strana convivenza civile.  Si riscontra che buona parte di determinate dinamiche sono palesemente presenti in correnti politiche e/o associazioni civili.Quello che deve essere il principio cardine per l'uomo/magistrato è che tali convincimenti siano fonte di un processo interno alla sua coscienza ove educazione, cultura e lo SPECCHIO del suo ruolo siano l'unica e sola fonte d'ispirazione che lo porti ad essere IN TUTTO completamente estraneo a ogni corrente politica.È assurdo pensare che un magistrato non solo si candidi e ottenga una carica politica nel mentre del suo status ma che nell'espletare i suoi doveri e compiti di magistrato coltivi il suo orticello politico innaffiato da quella o altra corrente politica. Questo è egemonizzare la politica ad allarmanti dittature silenziose.Un bambino con il proprio papà si ferma avanti alla statua della giustizia, bella, bianca, imponente e gli chiede perché la dea abbia una spada e una bilancia, il papà gli risponde dicendo che la giustizia deve pesare le colpe e colpire chi compie reati. La curiosità del bambino galoppa e ancora chiede al papà perche la dea sia bendata, il papà fiero e fiducioso delle sue convinzioni gli replica spiegando che la giustizia non deve avere nessun tipo di pregiudizio ma giudicare in base alle colpe senza prediligere vie diverse da quelle del diritto.Ma ora viene il bello... la curiosità del bambino lo spinge ben oltre e arrampicatosi sulla statua marmorea, ne scopre la benda e vede gli occhi della dea bendata marci, stupito, chiede al papà perché? E il padre deluso gli risponde... figlio mio purtroppo la giustizia è amministrata dall'uomo.Le sentenze se ritenute ingiuste vanno contestate e combattute.... altrimenti l'intero sistema giudiziario non avrebbe senso.Grazie a illustri Costituzionalisti del passato dobbiamo i tre gradi di giudizio che salvaguardano l'integrità delle sentenze e del diritto di chi sottoposto alla bilancia e alla spada di quella Dea bendata. Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!