CORSARI D'ITALIA

Post N° 109


Intossicazione da cannabis Criteri diagnostici per l’Intossicazione da Cannabis A. Uso recente di cannabis. B. Modificazioni maladattive comportamentali o psicologiche clinicamente significative (per es., compromissione della coordinazione motoria, euforia, ansia, sensazione di rallentamento del tempo, deficit della capacità critica, ritiro sociale) che si sviluppano durante, o poco dopo, assunzione di cannabis. C. Due (o più) dei seguenti segni, che si sviluppano entro due ore dall’assunzione di cannabis: 1) iperemia congiuntivale, 2) aumento dell'appetito, 3) secchezza delle fauci, 4) tachicardia. D. I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale e non risultano meglio spiegati con un altro disturbo mentale. L’intossicazione si sviluppa entro pochi minuti se la cannabis è fumata, ma può richiedere qualche ora se la sostanza è assunta per via orale. Intossicazione con alterazioni percettive. Quando si presentano allucinazioni con test di realtà integro o illusioni visive, tattili in assenza di delirium. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SUI DISTURBI CORRELATI ALLA CANNABIS Manifestazioni e disturbi associati La cannabis è spesso associata con la nicotina, alcool, cocaina. Può essere fumata e mescolata con oppiacei o altri farmaci allucinogeni. I soggetti che la usano regolarmente spesso riferiscono letargia fisica, mentale e anedonia. In circa un terzo dei soggetti che ne fanno uso si osservano lievi forme di espressione, ansia o irritabilità. Quando sono assunte dosi levate hanno effetto psicoattivo che può essere simile a quello degli allucinogeni e i soggetti possono sperimentare effetti mentali avversi che assomigliano a bad trips indotti dagli allucinogeni. Questi variano dai livelli lievi o moderati di ansia a gravi reazioni ansiose che assomigliano agli attacchi di panico. Sono stati riferiti episodi di depersonalizzazione o derealizzazione. L’uso cronico è talvolta associato ad aumento di peso, probabilmente in conseguenza di sovralimentazione e di ridotta attività fisica. Si possono presentare sinusiti, bronchiti, enfisema. Il fumo di marijuana contiene quantità persino maggiori di carcinogeni noti rispetto al tabacco e l’uso pesante può incrementare il rischio di neuplasia maligna. La dipendenza e l’abuso generalmente si sviluppano in un periodo di tempo esteso. I soggetti che diventano dipendenti stabiliscono di solito modalità di uso cronico che gradualmente aumenta sia di frequenza che di quantità. Con l’uso cronico pesante si verifica a volte una diminuzione o una perdita degli effetti piacevoli della sostanza. Tratto in sintesi dal: American Psychiatric Association DIAGNOSTIC AND STATISTICAL MANUAL - IV- 2000