CORSARI D'ITALIA

Omnes sinistrarum homines contra molossum dextram pugnant!!!


Ecco tutta la sinistra insorge contro il mastino della destra, Storace.I cinque senatori a vita, eterna, sono quelli che in questo governo con il loro voto " illuminato da cotanta saggezza" reggono la possibilità che scatti la pensione per i suoi accoliti e permettono un accanimento terapeutico verso Prodi.I fatti:1- Il tutto nasce da una dichiarazione di Storace " Questa maggioranza si regge solo con le stampelle dei senatori a vita" dichiarazione seguita da un regalo, due stampelle, donato alla Montalcini dai sostenitori di Storace.2- Scende in campo immediatamente il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "
mancare di rispetto, tentare d'intimidire la professoressa Rita Levi Montalcini, che ha dato tanto onore all'Italia, è semplicemente indegno.3- Storace non si tiene di certo una frase simile e porta il suo affondo contro Napolitano definendolo " per disdicevole storia personale, per palese e nepotistica condizione personale, per evidente faziosità istituzionale, indegno di una carica usurpata a maggioranza.4- Scatta immediatamente la magistratura romana che notifica, all’ex ministro della Salute, un avviso di garanzia ipotizzando il reato di "offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica", previsto dall’articolo 278 del codice penale.Esiste una situazione particolare in merito a questo reato. Solo il Guardasigilli, al secolo Clemente Mastella, può autorizzare il luogo a procedere per questo tipo di reato. Si... si, avete letto bene proprio Lui, quel Mastella che con il suo indulto ha messo fuori delle carceri ben 25.000 detenuti che per la stragrande maggioranza sono tornati a delinquere.Inutile parlare del vespaio di polemiche suscitato dalla vicenda, dal quale chi ne esce in uno stato non certo edificante è proprio Napolitano, un Presidente della Repubblica sotto protezione della magistratura, una protezione che, di certo, un ex comunista come Napolitano non sente il bisogno.Storace rappresenta quella destra più verace, quella destra che non ha accettato tante delle politiche democratiche di Fini nate da un processo innescato in An da Pinuccio Tatarella, vero “ideatore” e “costruttore” di quella destra democratica che oggi Fini rappresenta.Resta che, Storace, oggi, di quest’incriminazione se ne fregia come di un vessillo da portare a sostegno della sua politica, "un atto intimidatorio" come lo definisce Sandro Bondi che in ogni caso non sottoscrive le parole di Storace, ma che difende l'intervento, "opinabile" che non riveste carattere di lesa maestà.Consideriamo pochi esempi evidenti: quando parte della sinistra estrema ha chiamato "gay" il Papa e l'ha accusato di esser un tiranno, nessuno è intervenuto a difesa di un sovrano di uno Stato libero e indipendente. Dicasi lo stesso per le offese irriverenti e di cattivo gusto fatte a Bush, Presidente di uno Stato libero e sovrano, per le quali, mai nessuno è stato incriminato nemmeno per semplice calunnia.Che questi ex sessantottini sostituiscono il libretto rosso di Mao con il codice Rocco per usare le leggi fasciste inerenti al delitto di "lesa maestà" la dice lunga su quanto di "parte" prende vita in una vicenda simile.Cari "compagni"....... è l'ennesima comica, una vera commedia all'italiana, riesumare leggi fasciste che difendevano l'onore e il prestigio del Re contro un ex fascista nel terzo millennio ha il sapore del ridicolo, una volta tanto vi cito Karl Marx, per il quale, la storia si presenta una prima volta come tragedia, la seconda come farsa!!!In democrazia non esiste nessun principio indiscutibile, vero è che ci troviamo un presidente della Repubblica comunista, proprio quel Giorgio Napolitano che nel 1956 in merito alla rivolta, stroncata nel sangue, in Ungheria, attacca duramente Giolitti giustificando l'intervento militare sovietico.Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!