Guerra. Si è guerra oggi a Napoli come ieri e come nei giorni scorsi, s'è persa quella dignità umana che dovrebbe essere alla base delle coscienze comuni, si gioca a rimpiattino tra un Governatore, Bassolino, sommerso dal caso spazzatura ad una Jervolino, sindaco di Napoli, che cerca vie d'uscite accusando il governo di un inefficienza strutturale e di un menefreghismo insito nella mentalità napoletana.Le cariche della polizia per "alleggerire" i dimostranti più facinorosi sono sempre esistite, ma grazie a questa maggioranza di governo, succube di partitini che fanno il bello e cattivo tempo e che oggi accusano il governo, dopo i fatti di Genova e del famoso G8, sulla polizia pende sempre uno status di imbarazzo nel compiere le loro azioni di reimpostazione di legalità nelle manifestazioni.Colpire oggi un dimostrante equivale a riaprire un dictak sull'uso dei manganelli e la responsabilità penale della polizia.Quello che lascia stupiti, chi come me per lavoro ha vissuto a Napoli per due anni, è lo stato di questi cittadini, il napoletano è per antonomasia una persona tranquilla, moderata, con la famosa filosofia, della serie, " vevimm tutt sott o' ciel", vedere quindi facinorosi violenti armati di sbarre e sassi colpire le forze dell'ordine mi lascia perplesso.Ragazzi che in motorino circolano per le vie della città a rovesciare cassonetti , gente che armata di bobcat abbattono muri, blocchi stradali studiati e messi in funzione nei punti nevralgici della città e per ultimo dopo il "duro" discorso del premier Prodi sulla riapertura delle scuole, ecco che tonnellate di immondizia sono state posizionate all'ingresso delle scuole, oltre ad un mirato blocco della circolazione dei veicoli che impedisce l'accesso alle scuole. Tutto mirato a destabilizzare a bloccare e a rendere incandescente una situazione di persè al limite del collasso.Una regia che sa di camorra e di malaffare, troppo ben coordinata e velocissima nell'attuare questa difesa nel nome della salute pubblica e, ciliegina sulla torta, gli ambientalisti con la loro solita politica disfattista, allarmista e fuori ogni criterio, mentre un intera regione viene sommersa dalla propria immondizia.Inutile parlare di raccolta differenziata visto che quando le cose andavano bene solo il 7% era il massimo che si riusciva ad ottenere, oggi è precipitata al punto di esser inesistente, il popolo richiede il vecchio spazzino che girava casa per casa, proprio per reinstallare quel modus facendi che darebbe modo di riottenere, contro corrente, la possibilità di diversificare la raccolta.Il tutto va ricercato anche sul solito modo di fare di lavoratori disonesti, una città immersa nell'immondizia e ben 1100 spazzini in tutta la provincia napoletana, 362 solo a Napoli, pagati per non fare nulla. Secondo le denunce della CISAL enti locali questi 1100 spazzini dedicano la loro giornata a ben altre faccende e non certo per quelle alle quali sono diretti, tranne che per il giorno dello stipendio.A Napoli dei 362 spazzini individuati una parte demandata alla raccolta delle macerie edili sono regolarmente esonerati dal servizio grazie a certificati medici che dimostrano allergia alle polveri, idem dicasi per la raccolta dei cartoni da imballo ove chi preposto tramite sempre il solito certificato medico dimostra di esser afflitto da problematiche che porterebbero a danni irreversibili alla colonna vertebrale, per non parlare della barzelletta, tristemente vera, di quel netturbino indebitatosi alle carte che cita l'azienda municipale unica rea del suo indebitamento.Parliamo di gente che la mattina si presenta sul posto di lavoro firma e poi va via per i fatti propri dando successivamente la colpa alla mancanza dei camion alla politica o alla stessa spazzatura che da sola dovrebbe consegnarsi alle discariche e si ritrova, magari, nelle fila di quei manifestanti.Dati alla mano solo un eruzione del Vesuvio risolverebbe il problema immondizia oppure una vera rivolta popolare, come le famose 4 giornate, solo che questa volta non devono farla contro le forze dell'ordine ma contro tutti quei napoletani camorristi e non che su queste vicenda ci marciano.Domenico Merolla, uno dei 362 spazzini pagati e senza un ora di lavoro dal 27 marzo 2000 " Il sindaco Jervolino ci ha proposto di esser assunti alle dipendenze dell'ASIA, l'azienda della nettezza urbana. Noi abbiamo detto di no perché ci veniva proposto invece del passaggio diretto di dimetterci e venire poi riassunti. In questo modo l'ASIA avrebbe Finto di assumere dei disoccupati e avrebbe risparmiato milioni di contributi. Ci chiedevano di renderci complici di una truffa in grande stile ai danni dell'Inps. Ovviamente ci siamo rifiutati".Napoli 20.000 netturbini, Milano mezzo milione di abitanti in meno..... 2500 netturbini.Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!
Questa spazzatura qua... devi metterla lààààà!!!!
Guerra. Si è guerra oggi a Napoli come ieri e come nei giorni scorsi, s'è persa quella dignità umana che dovrebbe essere alla base delle coscienze comuni, si gioca a rimpiattino tra un Governatore, Bassolino, sommerso dal caso spazzatura ad una Jervolino, sindaco di Napoli, che cerca vie d'uscite accusando il governo di un inefficienza strutturale e di un menefreghismo insito nella mentalità napoletana.Le cariche della polizia per "alleggerire" i dimostranti più facinorosi sono sempre esistite, ma grazie a questa maggioranza di governo, succube di partitini che fanno il bello e cattivo tempo e che oggi accusano il governo, dopo i fatti di Genova e del famoso G8, sulla polizia pende sempre uno status di imbarazzo nel compiere le loro azioni di reimpostazione di legalità nelle manifestazioni.Colpire oggi un dimostrante equivale a riaprire un dictak sull'uso dei manganelli e la responsabilità penale della polizia.Quello che lascia stupiti, chi come me per lavoro ha vissuto a Napoli per due anni, è lo stato di questi cittadini, il napoletano è per antonomasia una persona tranquilla, moderata, con la famosa filosofia, della serie, " vevimm tutt sott o' ciel", vedere quindi facinorosi violenti armati di sbarre e sassi colpire le forze dell'ordine mi lascia perplesso.Ragazzi che in motorino circolano per le vie della città a rovesciare cassonetti , gente che armata di bobcat abbattono muri, blocchi stradali studiati e messi in funzione nei punti nevralgici della città e per ultimo dopo il "duro" discorso del premier Prodi sulla riapertura delle scuole, ecco che tonnellate di immondizia sono state posizionate all'ingresso delle scuole, oltre ad un mirato blocco della circolazione dei veicoli che impedisce l'accesso alle scuole. Tutto mirato a destabilizzare a bloccare e a rendere incandescente una situazione di persè al limite del collasso.Una regia che sa di camorra e di malaffare, troppo ben coordinata e velocissima nell'attuare questa difesa nel nome della salute pubblica e, ciliegina sulla torta, gli ambientalisti con la loro solita politica disfattista, allarmista e fuori ogni criterio, mentre un intera regione viene sommersa dalla propria immondizia.Inutile parlare di raccolta differenziata visto che quando le cose andavano bene solo il 7% era il massimo che si riusciva ad ottenere, oggi è precipitata al punto di esser inesistente, il popolo richiede il vecchio spazzino che girava casa per casa, proprio per reinstallare quel modus facendi che darebbe modo di riottenere, contro corrente, la possibilità di diversificare la raccolta.Il tutto va ricercato anche sul solito modo di fare di lavoratori disonesti, una città immersa nell'immondizia e ben 1100 spazzini in tutta la provincia napoletana, 362 solo a Napoli, pagati per non fare nulla. Secondo le denunce della CISAL enti locali questi 1100 spazzini dedicano la loro giornata a ben altre faccende e non certo per quelle alle quali sono diretti, tranne che per il giorno dello stipendio.A Napoli dei 362 spazzini individuati una parte demandata alla raccolta delle macerie edili sono regolarmente esonerati dal servizio grazie a certificati medici che dimostrano allergia alle polveri, idem dicasi per la raccolta dei cartoni da imballo ove chi preposto tramite sempre il solito certificato medico dimostra di esser afflitto da problematiche che porterebbero a danni irreversibili alla colonna vertebrale, per non parlare della barzelletta, tristemente vera, di quel netturbino indebitatosi alle carte che cita l'azienda municipale unica rea del suo indebitamento.Parliamo di gente che la mattina si presenta sul posto di lavoro firma e poi va via per i fatti propri dando successivamente la colpa alla mancanza dei camion alla politica o alla stessa spazzatura che da sola dovrebbe consegnarsi alle discariche e si ritrova, magari, nelle fila di quei manifestanti.Dati alla mano solo un eruzione del Vesuvio risolverebbe il problema immondizia oppure una vera rivolta popolare, come le famose 4 giornate, solo che questa volta non devono farla contro le forze dell'ordine ma contro tutti quei napoletani camorristi e non che su queste vicenda ci marciano.Domenico Merolla, uno dei 362 spazzini pagati e senza un ora di lavoro dal 27 marzo 2000 " Il sindaco Jervolino ci ha proposto di esser assunti alle dipendenze dell'ASIA, l'azienda della nettezza urbana. Noi abbiamo detto di no perché ci veniva proposto invece del passaggio diretto di dimetterci e venire poi riassunti. In questo modo l'ASIA avrebbe Finto di assumere dei disoccupati e avrebbe risparmiato milioni di contributi. Ci chiedevano di renderci complici di una truffa in grande stile ai danni dell'Inps. Ovviamente ci siamo rifiutati".Napoli 20.000 netturbini, Milano mezzo milione di abitanti in meno..... 2500 netturbini.Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!