CORSARI D'ITALIA

Ultimi colpi di coda!!


A Prodi non è bastato l'ultimo tentativo alla Rambo per salvare il suo governo, non gli è bastata la figuraccia fatta con tante “ecoballe” promesse e mai mantenute, non gli è bastato riempire di tasse gli italiani, no, non gli è bastato, ora cerca di sistemare i suoi amici di bicicletta alle poltrone più carismatiche e importanti d'Italia.Eni, Enel, Finmeccanica, Terna. Poste e Tirrena sono le poltrone nel mirino di Prodi, assicurarsi quei posti, controllare quelle aziende equivale a mettere le mani sul cuore economico dello Stato, equivale a creare ancora una volta, uno scudo, un vero è proprio Niet alla possibilità di muovere l'Italia in senso diverso da quello da lui impostato.La politica non è solo Parlamento e leggi, varate da una maggioranza costituita da una macedonia dai sapori amari, ma è anche la possibilità di mettere i bastoni tra le ruote al nuovo governo nel momento in cui, Berlusconi, vinte le elezioni, muoverà i suoi programmi per risanare il danno creato da Prodi.Nel precedente governo abbiamo assistito a cosa servono i poteri decentralizzati, vedi le regioni, le province e i comuni, spessissimo colorate politicamente in maniera differente dal governo in carica, ciò porta ad un vero rallentamento delle azioni politiche, quello che Roma decide magari la regione rossa contesta e lascia passare, in parte, quello che una provincia di centrodestra approva, ma che alla fine un comune rosso torna ad opporre. Morale della favola per giochi d'interesse, per la solita storia infinita della guerra ad oltranza, chi rimane con le chiappe scoperte... è sempre il cittadino.Questa strategia, Prodi, la conosce bene, ed ecco il perché intende coprire poltrone, che domani, gli serviranno per ostacolare il tiranno Berlusconi.In quest’avventura all'ultimo atto è in scena anche Veltroni che, dopo aver perso le vacche... cerca tori, si prepara a "cadere" alle prime votazioni politiche con un partito che ha un vestito nuovo ma tessuto sempre con la stessa "vecchia" stoffa.Veltroni e buona parte della sinistra, auspicano ad un governo tecnico, in modo da tenere, per un anno ancora, l'Italia in uno stallo senza precedenti, il tutto per "sistemare" tutti quegli intrallazzi, ad hoc, per poi affrontare le nuove elezioni. Pecoraro Scanio e Diliberto, dall'alto dei loro pulpiti, inneggiano lodi all'operato del governo “sfiduciato”, segnalando il comportamento e le sensazionali vittorie ottenute in materia d'ambiente, di lotta al precariato e nella redistribuzione dei redditi; inutile commentare lo sfacelo commesso da questa gente, il risultato di una tale devastante politica è sotto gli occhi di tutti... anzi nelle borse di tutti.La sinistra è tornata ad urlare contro Berlusconi, il "tyrannosaurus rex" che ha solo l'intenzione di divorare l'Italia, naturalmente cosa più facile è sparare a zero su cognomi illustri della politica suoi alleati, vedi Storace, Mussolini, e Bossi.Le richieste di questi "mostri", sinceramente, non le posso definire come rivoluzionarie o terroristiche, cosi come dipinte dalla sinistra: loro, chiedono un freno alla criminalità, una chiara e facile applicazione di regole, per meglio definire un’immigrazione indiscriminata e senza freni. Bossi, in più, chiede la possibilità di usare almeno il 50% delle tasse regionali per sovvenzionare le proprie regioni e l'abolizione dell'Irap. In queste richieste, leggere note sovversive, è assurdo.L'assurdo appartiene da sempre ad una sinistra che è sottomessa al volere di minoranze politiche a cui deve dare conto per poter esistere e governare… quando ci riesce.Un noto libro ha per titolo " Dio s'è fermato ad Eboli", qualche giorno fa una nuova storia è nata e ha per titolo " La sinistra si è fermata a Ceppaloni", il resto è storia. Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!